Cerchi un avvocato esperto in
Costituzionale
Guide diritto costituzionale

Diritto Comunitario: di cosa si tratta

Dopo l’istituzione dell’Unione Europea, gli Stati membri crearono un ordinamento giuridico autonomo, vincolante sia per i loro cittadini sia per loro stessi, che doveva essere applicato dai rispettivi organi giurisdizionali: il Diritto Comunitario.


Il Diritto Comunitario (anche noto come Diritto dell'Unione europea) consiste nell'insieme di leggi giuridiche relative all'organizzazione e allo sviluppo dell'Unione europea.

Durante la storia dell'Unione Europea, quando nacquero le prime forme embrionali di essa, quali la CECA nel 1951 e la CEE nel 1957, non vi era un vero e proprio diritto comunitario, ma ogni Comunità esistente operava come organizzazione internazionale dotata di particolari poteri.

Un vero e proprio diritto comunitario sorse con l'esercizio, da parte degli organi della comunità, della facoltà di emanare norme, in autonomia, nelle materie di competenza. In questo modo fu accettato, da parte degli stati membri, il metodo comunitario.

​Diritto Comunitario e Unione europea: un po' di storia

​1945-1965: gli inizi della cooperazione

L'Unione europea che conosciamo oggi è il risultato dell'impegno di alcuni politici europei che lavorarono affinché terminassero i numerosi e brutali conflitti che ebbero il loro culmine nella Seconda guerra mondiale.

Il primo tassello per quell'obbiettivo fu la fondazione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), fondata nel 1951 e preceduta da due altri avvenimenti topici: la creazione della NATO e l'istituzione del Consiglio d'Europa, entrambi nel 1949.

La CECA fu istituita sulla base di un piano di collaborazione tra stati europei, proposto dal ministro degli esteri francese Robert Schuman. Come conseguenza a questo piano, infatti, sei paesi (Germania, la Francia, l'Italia, i Paesi Bassi, il Belgio e il Lussemburgo) firmarono un trattato per unire le rispettive industrie del carbone e dell'acciaio sotto una gestione comune, così da fare in modo, che nessun paese da solo potesse più fabbricare armi da guerra da utilizzare contro gli altri.

Più avanti, dato il successo del Trattato del carbone e dell’acciaio, i paesi fondatori estesero la cooperazione ad altri settori economici con i Trattati di Roma e nel 1957 istituiscono la Comunità economica europea (CEE). 

Nel 1958, inoltre, nacque il Parlamento europeo, battezzato dalla prima riunione dell'Assemblea parlamentare europea (precursore dell'attuale Parlamento europeo, così nominato solo nel 1962) che si tenne a Strasburgo presidenziata da Robert Schuman.

E nel 1965, gli organi esecutivi delle tre comunità (CECA, CEE ed Euratom) vengono accorpati, attraverso il trattato di fusione firmato a Bruxelles, per diventarne uno unico. Da qui in avanti le Comunità europee avranno un unico braccio amministrativo (la Commissione) e un solo organo esecutivo (il Consiglio).

​1966-1986: i primi nuovi membri

Nel 1968 i paesi della CEE rimuovono i dazi doganali sui beni di importazione di ognuno di loro, rendendo liberi gli scambi tra frontiere, per la prima volta. Inoltre, apportano gli stessi dazi sulle proprie importazioni dai paesi esterni. Tutto ciò favorisce gli scambi commerciali tra questi sei paesi e con il resto del mondo e li fa crescere molto rapidamente.

Con l'adesione del Regno Unito, dell’Irlanda e della Danimarca nel 1973, il numero degli Stati membri delle Comunità europee passa da sei a nove e diventa dieci quando, nell'81, anche la Grecia vi aderisce. La Spagna e il Portogallo aderiranno successivamente nell'86, facendo nascere l'Europa a dodici.

Nel 1979, inoltre, per la prima volta i cittadini europei iniziano ad eleggere in modo diretto i membri del Parlamento europeo. Prima di allora gli eurodeputati erano nominati dai parlamenti nazionali.

1987-1999: l'UE si espande 

A Maastricht ,il 7 febbraio 1992, i 12 Paesi fondatori si riunirono per firmare il Trattato che istituisce ufficialmente l'Unione europea (UE): per l'appunto, il trattato di Maastricht. Si tratta di un importante traguardo, il quale stabilisce leggi chiare riguardanti la futura moneta unica, la politica estera e di sicurezza e una cooperazione più forte in materia di giustizia e affari interni. 

Nel 1995 si aggiunsero tre nuovi membri all'UE: Finlandia, Austria e Svezia. Ad oggi i paesi membri sono 27, senza contare il Regno Unito.

Dal 1995 in sette paesi dell'Unione europea viene consentito ai viaggiatori di spostarsi in tranquillità e senza controlli dei passaporti alle frontiere. Nel 2021 i paesi che fanno parte di questo accordo sono 26.

Giungiamo infine nel 1999, quando in undici paesi viene introdotta la moneta che diventerà il simbolo dell'Unione europea: l'euro. 

Diritto comunitario: in cosa consiste

Il diritto comunitario, altresì detto diritto dell'Unione europea, per quanto si potrebbe pensare il contrario, non si inserisce all'interno del diritto internazionale pubblico.

Il diritto comunitario prevede, invece:

  • la prevalenza di organi che comprendano individui, che non agiscano in rappresentanza di Stati, ma a titolo individuale;
  • il principio maggioritario;
  • il potere di attuare atti vincolanti, e non solo di raccomandare dei principi;
  • l'adozione di un sistema di controllo giurisdizionale riguardante le leggi emanate da esso. 

Come appena detto, il Diritto Comunitario è vincolante e come tale vi è  presente un vero e proprio sistema sanzionatorio in caso di non osservanza delle sue leggi. Tutto ciò evidenzia, perciò, come il Diritto Comunitario si posizioni in mezzo tra il diritto "internazionale" e il diritto "nazionale", rappresentando una sorta di entità indipendente a sé stante.

L'importanza del Diritto Comunitario è rafforzata dal fatto che gli Stati membri hanno trasferito all'Unione Europea, in alcune materie, una parte del proprio potere normativo e amministrativo, esercitato in ambito strettamente nazionale in passato.

Sino al Trattato di Lisbona, diritto penale e diritto amministrativo (nelle materie che non competevano all'Unione) restavano esclusiva competenza degli Stati membri. Il Trattato di Lisbona nel 2009, però, introdusse la possibilità per l'UE di promulgare nuove leggi anche in materia penale, con direttive che non siano immediatamente esecutivi, le quali devono essere comprese dagli Stati membri. 

DIRITTO COMUNITARIO DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA UNIONE EUROPEA
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN COSTITUZIONALE?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.