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Diritto del lavoro dell'Unione Europea

Il diritto del lavoro dell’Unione Europea è caratterizzato dalle direttive comunitarie che hanno lo scopo di unificare il mercato, adottando delle politiche comuni, volte ad incentivare la libera circolazione di persone.

Tra i vari obiettivi dell’Unione Europa c’è quello di promuovere il progresso sociale e migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini dei vari paesi membri. Per questo motivo, esistono dei trattati europei, in grado di completare le azioni intraprese autonomamente dagli stati. 

In particolare vengono definite le normative in grado di fissare i requisiti minimi per quanto riguarda le condizioni di lavoro e impiego e la questione sull’informazione dei lavoratori.

Le direttive hanno l’obiettivo di creare con il tempo delle politiche comuni, in grado di rendere l’Europa un luogo dove oltre alla libera circolazione di persone e merci ci sia anche un sentimento comune di appartenenza. In un certo senso dovere rispettare le stesse regole ci dovrebbe fare sentire più uniti, più simili e dovrebbe favorire lo sviluppo dell’intera area geografica.

Diritto del lavoro dell'unione europea: l’occupazione  

Negli ultimi anni le politiche europee hanno cercato di incentivare l’occupazione e la protezione sociale, proponendo normative mirate a migliorare le condizioni di vita e di lavoro, in un’ottica di maggiore coesione sociale.

 Il trattato di Amsterdam del 1997 è stato il primo a trattare le problematiche relative all’occupazione, durante il quale è stato delineato un grande progetto che si può dividere in due passaggi fondamentali:

  • prima fase, dal 1998 al 2002: attuazione di diverse politiche volte a garantire una maggiore occupazione nel mondo del lavoro, spronando l’imprenditorialità e il lavoro autonomo, e promuovendo il concetto di pari opportunità per porre fine alle varie discriminazioni lavorative
  • seconda fase, dal 2003 a oggi: attuazione della cosiddetta “flex security”, cioè l’importanza di rendere il lavoro sempre più flessibile e sicuro allo stesso tempo. Si basa sulla flessibilità contrattuale, sul file-long- learning cioè sulla formazione continua, politiche per l’occupazione giovanile e sicurezza sociale, cioè misure a sostegno del reddito 

Nel 2016 è stato comunque creato il Centro di competenza europeo per le politiche in materia di diritto del lavoro, occupazione e mercato. Il suo compito è quello di definire gli aspetti giuridici e normativi e porre delle linee guida che gli stati membri devono seguire.

Diritto del lavoro dell'unione europea: i vantaggi

Nell’Unione Europea sono presenti oltre 240 milioni di lavoratori, avere delle normative comuni è sicuramente un vantaggio per i cittadini che si sentono maggiormente tutelati.  A volte, infatti, le leggi nazionali non sono in grado di tutelarli in modo corretto. Con le direttive è possibile esercitare degli impatti positivi in uno degli aspetti più importanti della loro vita quotidiana.

Il diritto del lavoro delll’UE rappresenta un vantaggio anche per i datori di lavoro e per le aziende, in quanto:

  • viene fornito un quadro chiaro sui diritti e doveri dei soggetti coinvolti
  • viene tutelata la salute della manodopera
  • viene promossa una crescita economica sostenibile

Tutto ciò è direttamente collegato allo sviluppo di un mercato unico, con normative volte a permettere una concorrenza leale tra i vari paesi, con lo scopo di favorire una libera circolazione di beni, servizi, capitali e lavoratori.

Diritto del lavoro dell'unione europea: direttive e leggi nazionali

Come abbiamo visto, l’Unione europea può adottare delle direttive che gli stati membri devono recepire nel loro diritto nazionale e mettere in atto.

Uno degli obiettivi del Centro di competenza europeo per le politiche in materia di diritto del lavoro, occupazione e mercato è proprio quello di controllare che tutto funzioni correttamente, in particolare:

  • deve assistere la Commissione Europea, e fornire supporto per garantire una corretta applicazione del diritto dell’UE in tutti i paesi membri
  • monitorare le riforme della legislazione del lavoro 
  • anticipare questioni che potrebbero sorgere nell’applicazione delle direttive
  • aumentare la consapevolezza e incoraggiare il dibattito politico in merito a questioni importanti inerenti al mondo del lavoro

I controlli a livello nazionale vengono, però, attuati da ogni singolo stato.  E’ quindi compito delle amministrazioni nazionali controllare l’applicazione della normativa.

In alcuni casi può succedere che un tribunale nazionale non abbia le idee chiare su come interpretare una determinata direttiva, in questo caso è possibile inoltrare una domanda alla Corte di Giustizia dell’UE, che deve fornire le risposte necessarie per permettere al tribunale di potere deliberare.

La Commissione Europea, invece, verifica regolarmente che nelle varie legislazioni nazionali si stata recepita la direttiva, e che essa venga applicata correttamente.

Se ciò non avviene può decidere di avviare una procedura di infrazione.

Diritto del lavoro dell'unione europea: diritti dei lavoratori

Un datore di lavoro deve rispettare tre requisiti minimi per garantire i diritti del lavoratore stabiliti dall’Unione Europea.

In particolare deve:

  • specificare nei contratti di lavoro quali sono le condizioni previste, cioè il luogo dove verrà svolta l’attività lavorativa, la posizione ricoperta, il grado, la descrizione del lavoro indicando i vari compiti; durata del contratto, numero dei giorni di ferie retribuiti; durata del preavviso in caso di rescissione del contratto; lo stipendio base; e l’orario di lavoro
  • informare il personale di qualsiasi modifica delle condizioni del lavoro, ad esempio in caso di trasferimento in un'altra sede
  • se i dipendenti sono più di 50 deve: informare il personale sull’andamento attuale e sulle previsioni economiche dell’azienda; informare il personale su cambiamenti sostanziali che potrebbero avvenire; consultare i dipendenti in merito alle possibili evoluzioni aziendali. Ovviamente il personale ha l’obbligo di non divulgare le informazioni ricevute.
LAVORO DIRITTO AL LAVORO UNIONE EUROPEA
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