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Diritto tributario telematico

Il diritto tributario telematico è un ramo del diritto tributario che rielabora i principi e le norme per l'imposizione e la riscossione delle imposte e dei tributi di uno Stato e li rielabora e li coordina coni rapporti giuridici che si formano con i soggetti che operano su internet

Il diritto tributario telematico, dunque, è quel ramo del diritto tributario - come detto prima - che si occupa di quelle imprese che utilizzano internet e gli strumenti messi a disposizione da internet per fare reddito. E', in pratica, la coordinazione dei rapporti giuridici fra lo Stato che deve riscuotere tributi e l'impresa che fa reddito attraverso internet.

Il diritto tributario tradizionale

Il diritto tributario abbiamo già avuto modo di vedere di che cosa si occupa ed abbiamo anche già approfondito l'aspetto della figura dell'avvocato tributarista.

Come visto, il diritto tributario è quella parte del diritto che si occupa dei rapporti con il fisco e che, purtroppo, non è semplice di facile comprensione. L'avvocato tributarista, dunque, è quel professionista di riferimento in caso si abbiano problemi di qualsiasi natura con i tributi come evasione fiscale ma non solo. L'attività dell'avvocato in diritto tributario è di tipo contenzioso e cioè assiste i clienti nei confronti della commissione tributaria. In molto casi, comunque, la funzione è anche stragiudiziale ovvero fornisce anche solo consulenza al cliente bisognoso.

Il diritto tributario è una materia molto complicata che richiede continui aggiornamenti proprio per la sua natura strettamente legata anche alla politica che, di legislatura in legislatura, effettua cambiamenti a tributi, aliquote ed altri argomenti strettamente correlati.

Il processo tributario telematico

Legato al processo che deriva dal diritto tributario ma manche dal diritto tributario telematico, troviamo sempre più spesso il processo tributario telematico. Questo rientra nel processo di digitalizzazione della giustizia attuato anche qui come già nel processo civile.

Il PTT (processo tributario telematico) è attivo su tutto il territorio nazionale ormai dal 15 luglio 2017 anche se la sua attivazione ha avuto tempi molto più lunghi:

  • ​1 dicembre 2015 - Toscana e Umbria;
  • 15 ottobre 2016 - Molise e Abruzzo;
  • 5 novembre 2016 - Piemonte e Liguria;
  • 15 dicembre 2016 - Veneto ed Emilia Romagna;
  • 17 febbraio 2017: Campania, Basilicata e Puglia;
  • 15 aprile 2017: Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Lazio;
  • 15 giugno 2017: Sardegna, Sicilia e Calabria;
  • 15 luglio 2017: Marche, Valle D'Aosta, Trento e Bolzano

Con il processo tributario telematico s'intende l'utilizzo degli strumenti informatici per la redazione e la presentazione degli atti di processo in forma telematica - appunto - e non più cartacea. Ecco che cosa consente il PTT:

  • ​notifica di appelli e ricorsi;
  • costituirsi in giudizio;
  • depositare atti, documenti informatici successivi alla costituzione in giudizio;
  • consultare il fascicolo processuale e copiare gli atti del processo stesso.

​Cosa serve per accedere al sistema informativo della giustizia tributaria (SIGIT)

Il diritto tributario telematico è costituito da una piattaforma detta SIGIT. Ma che cosa serve per potervi accedere? Vediamolo insieme:

  • ​una connessione stabile ad internet;
  • la firma digitale;
  • una casella di posta PEC;
  • la registrazione all'applicativo tramite il portale.

Tutti i documenti validi inviati e registrati sulla piattaforma costituiranno il fascicolo processuale informatico e saranno liberamente consultabili. Questo nuovo fascicolo online sostituisce il vecchio fascicolo cartaceo.

Diritto tributario telematico: attuazione

Il diritto tributario telematico, dunque, concilia la necessità di snellire la giustizia così come quella di comunicare in modo chiaro con tutte quelle imprese che fanno reddito sfruttando strumenti informatici. La normativa di riferimento è il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 23 dicembre 2013, n. 163 dove sono state esposte delle regole tecnico-operative per le operazioni di registrazione al PTT, costituzione in giudizio, assegnazione dei ricorsi, accesso ai soggetti abilitati, archiviazione e conservazione degli atti processuali e altro ancora.

Questo regolamento, poi, è diventato attuativo con:

  1. Decreto del Direttore Generale delle Finanze del 4 agosto 2015;
  2. Decreti del Direttore Generale delle Finanze del 30 giugno 2016 e del 15 dicembre 2016 con i quali sono state estese le regole di cui sopra a tutto il territorio nazionale.

I Decreti di cui sopra, oltre ad alcune Circolari importanti per modificare e chiarire alcuni aspetti tecnici, hanno lo scopo di rendere la materia del diritto tributario telematico di semplice comprensione ed utilizzo.

In una società, quella italiana, che tenta di snellire la giustizia e di informatizzare la giustizia, questa branca del diritto tributario tradizionale ha gettato le basi per rendere realtà un processo di cambiamento radicale che sembrava impossibile fino a pochissimi anni fa.

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