I dissuasori di sosta a cosa servono e quali autorizzazioni servono per installarli? Vediamo nelle prossime righe cosa dice la giurisprudenza in merito.
Nei centri abitati non è raro, purtroppo, che automobilisti indisciplinati lascino le proprie auto in zone improbabili, andando a causare dei disagi per i residenti, passanti, portatori di handicap e altro ancora.
Spesso, infatti, le vetture di questi automobilisti non proprio disciplinati, non soltanto sono in zone ed in aree dove normalmente non si può lasciare la macchina ma creano, appunto, ingombro al traffico veicolare e, come detto, anche a quello pedonale.
I rimedi che vengono adottati per reprimere queste improbabili e cattive usanze da parte degli automobilisti sono sempre le stesse da parte di forze dell'ordine e organi di polizia municpale: multe, rimozione dei veicoli e poco altro. La finalità di queste azioni di controllo e contravvenzione dovrebbero avere lo scopo di ricordare a questi automobilisti incivili che forse avrebbero dovuto stare più attenti durante i corsi per prendere la patente. Molto spesso, però, la repressione attraverso le multe non raggiunge il suo scopo e così le amministrazioni, anche attraverso l'aiuto spesso importante dei cittadini, adottano altre misure per riportare la circolazione a ciò che è conforme al Codice della strada.
Uno di questi metodi è appunto l'installazione di dissuasori di sosta che hanno lo scopo di evitare la sosta selvaggia di automobili in determinate zone considerate particolarmente sensibili: sia perché sono zone considerate ad altro transito e quindi di traffico sostenuto, sia perché prossime a monumenti o edifici pubblici o semplicemente prossime ad aree da teneresempre sotto controllo.
Vediamo, dunque, più nel dettaglio i dissuasori di sosta: che cosa sono ed anche quali autorizzazioni sono necessarie per la loro installazione sulla carreggiata.
Come detto il parcheggio o meglio la sosta selvaggia di vetture in alcune zone ed in alcuni tratti di strada è un vero problema che affligge centinaia di amministrazioni locali che si trovano, ogni giono, a dover combattere questo cattivo comportamento da parte di automobilisti indisciplinati: gli automobilisti, infatti, sostano ovunque, ed anche - quindi - in zone in cui non è permesso farlo.
Esempi sono le soste o i pacheggi in aree che sono appositamente limitate, nelle curve, davanti a scivoli per disabili, in aree che sono destinate alla sosta di veicoli di utilizzo pubblico, davanti ai passi carrabili, negli incroci (limitando così la vista di chi deve svoltare e rischiando di causare seri incidenti stradali), limitano a volte la vista di un semaforo o sostano a meno di 5 metri dall'inizio dell'area di intersezione e questi sono solamente alcuni esempi di ciò che tutti i giorni chi gira con la propria macchina vede con i propri occhi.
Come dicevamo, dunque, per repirmere queste cattive abitudini esistono anche altri modi rispetto alle solite multe o meglio vi sono dei metodi che tendono a voler evitare l'uso della multa per la repressione di questi comportamenti. Sono i dissuasori di sosta.
Ecco che cosa prevede la legge in merito:
Una volta descritto e spiegato che cosa sono i dissuasori e come la legge stabilische vengano creati ed installati, vediamo come richiedere l'autorizzazione per la loro installazione e come questa viene rilasciata.
Cominciamo con il definire che il proprietario della strada - ovvero il comune per ciò che concerne le strade cittadine comunali comprese le vie pubbliche delle città - ha il potere conferitogli dalla legge di stabilire dei limiti nel tempo quindi temporanei o permanenti per l'uso dei dissuasori per intere strade o per porzioni di strade. Per decidere ciò tiene conto delle esigenze, temporanee o meno, della circolazione o delle caratteristiche strutturali della strada stessa.
Per legge, dunque, l'ente che è proprietario della strada ha il potere di decidere di installare un dissuasore allo scopo di impedire in modo anche permanente la sosta in aree o zone determinate della città.
Va detto, inoltre, che questa decisione da parte dell'ente proprietario della strada può andare a favorire ovvero portare vantaggio anche un singolo cittadino: per esempio quando il passo carrabile di un cittadino - magari disabile - viene spesso ostacolato da soste di vetture non autorizzate alla sosta: in questo caso, dunque, l'ente prende le parti di questo cittadino penalizzato dal comportamento scorretto degli automobilisti e lo aiuta nell'intento di salvaguardare il passo carrabile di sua proprietà favorendo la sua circolazione.
Ma quale trafila deve esserci a monte dell'installazione di un dissuasore di sosta? La decisione del comune di installare un dissuasore di sosta è autorizzata da un'ordinanza sindacale ovvero fimata direttamente dla Sindaco del comune in questione - cioè del comune dove s'intende in stallare il dissuasore; occorre, però, che il dissuasore che deve essere installato sia stato preventivamente autorizzato dal Ministero dei Lavori Pubblici - Ispettorato Generale per fare in modo che sia garantita la sicurezza stradale.
Le autorizzazioni, dunque, saranno due: da una parte quella a livello nazionale del Ministero dei Lavori Pubblici e dall'altra del Sindaco con l'ordinanza sindacale.
Per arrivare all'ordinanza del comune che autorizzi l'installazione del dissuasore, infine, occorre che l'ordinanza stessa giustifichi il motivo per cui si richiede l'installazione del dissuasore così come il tipo specifico di dissuasore che viene installato - cioè forma (palo, cordone, cassonetto, fioriera o di altro tipo), materiale (plastica autospegnente, legno, calcestruzzo, alluminio, ferro e così via) eccetera - e gli estremi dell'autorizzazione del Ministero dei Lavori Pubblici per quello specifico dissuasore che sarà installato. In questo modo e fatto ciò, si procederà con l'installazione, in strada del dissuasore così come previsto.
Sempre più spesso le amministrazioni autorizzano l'instalalzione di qeuste contromisure contro le cattive abitudini di atuomobilisti indisciplinati.
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