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Permesso di costruire: cosa fare per ottenerlo

Il permesso di costruire è un documento rilasciato dal Comune che consente alle imprese edili e ai proprietari di dare inizio a grossi lavori di ristrutturazione o di nuova costruzione. 

Finalmente, dopo tanti sacrifici e anni di gavetta, siamo riusciti a mettere in piedi una nostra impresa edile.  Mescoliamo cemento e posiamo pavimenti, imbianchiamo le pareti di casa, saliamo sui tetti per mettere a posto le tegole dopo una grandinata. Ma oltre ai lavori di ristrutturazione, ci sono anche lavori più grossi da eseguire, come la costruzione di una casa da zero. Una bella villetta immersa nel verde con salone, cucina, camere letto e bagno sono solo il risultato di mesi, se non addirittura anni, di sacrifici e sudore. 

Ma come si fa per dare inizio ai lavori? Quali sono le "regole" da seguire per non commettere illeciti punibili per legge? Per poter dare il via ai lavori è fondamentale, nonchè obbligatorio, seguire un iter burocratico: in sostanza, bisogna avere il Permesso di costruire. Sì, ma di cosa si tratta?

​Cos'è il permesso di costruire e a chi viene rilasciato

Il Permesso di costruire è, per definizione, un documento che viene rilasciato dal Comune per consentire l'inizio di trasformazione urbanistica ed edilizia. Come stabilito dall'articolo 10 del Testo unico in materia edilizia, deve obbligatoriamente essere richiesto per eseguire alcune tipologie di interventi. 
Ecco quali:

  • Interventi di nuova costruzione;
  • Lavori di ristrutturazione urbanistica;
  •  Lavori di ristrutturazione edilizia che portino alla fine dei lavori ad "un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, nei casi in cui comportino anche modifiche della volumetria complessiva degli edifici".

Il permesso di costruire può essere rilasciato al proprietario dell'immobile o ai soggetti che, per legge, hanno i titoli per richiederlo, Inoltre è trasferibile nel senso che può essere "trasferito",  insieme all'immobile, ad eventuali nuovi proprietari in caso in acquisto, o a eredi in caso morte. Non può essere revocato ed è oneroso, nel senso che comporta il versamento di oneri di urbanizzazione.

​Condizioni per il rilascio

Questo documento non viene rilasciato a prescindere a chiunque lo richieda, ma per averlo è necessario rispettare alcuni requisiti. 

  • Innanzitutto bisogna lavorare nel rispetto degli strumenti urbanistici, dei regolamenti edilizi e della disciplina urbanistico-edilizia vigente.​ Se non li rispetta, la domanda di permesso di costruire viene sospesa. Si tratta di una misura di salvaguardia, che però non ha efficacia decorsi tre anni dalla data di adozione dello strumento urbanistico, ovvero cinque anni nell'ipotesi in cui l o strumento urbanistico sia stato sottoposto all'amministrazione competente all'approvazione entro un anno dalla conclusione della fase di pubblicazione.
  • Il permesso di costruire può essere rilasciato solo in presenza di opere di urbanizzazione primaria che prevedono, ad esempio, la realizzazione di strade residenziali, aree di sosta o di parcheggio, di fognature, rete idrica, rete di distribuzione dell’energia elettrica e del gas, pubblica illuminazione, spazi di verde attrezzato, infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione e opere di infrastrutturazione per la realizzazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica. Se non previste, chi esegue i lavori può impegnarsi a realizzarli contemporaneamente alla realizzazione dell'intervento oggetto del permesso.
Non sempre però tutto fila liscio. Lo stesso sindaco, in fase di valutazione, può infatti chiedere di sospendere gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio che siano tali da compromettere o rendere più onerosa l'attuazione degli strumenti urbanistici.

​Come richiedere il permesso di costruire?

Per ottenere l'autorizzazione a procedere è necessario compilare una richiesta da presentare in Comune, allo Sportello Unico dell'Edilizia o inoltrato via posta elettronica certificata (Pec) all'ufficio del Protocollo comunale. In aggiunta alla domanda, vanno allegati i seguenti documenti:

  • ​Un'attestazione concernente il titolo di legittimazione;
  • Gli elaborati del progetto ed eventuali altri documenti previsti ai lavori da eseguire;
  • Una dichiarazione del progettista abilitato che attesti la conformità del progetto agli strumenti urbanistici approvati ed adottati, ai regolamenti edilizi vigenti, e alle altre normative di settore. In particole bisogna dimostrare il rispetto delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di efficienza energetica.

​I tempi di rilascio

Come spiegato all'interno del Testo unico sull'Edilizia, una volta ricevuta tutta la documentazione, lo Sportello Unico ha tempo dieci giorni per comunicare al richiedente il nome del responsabile del procedimento, mentre entro sessanta giorni dalla presentazione della domanda, il responsabile del procedimento cura l'istruttoria, formula una proposta di provvedimento, corredata da una dettagliata relazione, con la qualificazione tecnico-giuridica dell'intervento richiesto. Se necessario può richiedere ulteriori documenti, apportare modifiche di modesta entità rispetto al progetto originario, illustrandone le ragioni. 


L'interessato si pronuncia sulla richiesta di modifica entro il termine fissato e, in caso di adesione, è tenuto ad integrare la documentazione nei successivi quindici giorni.
In questa fase, il procedimento può essere interrotto, solo una volta, ed essere ripreso quando si ha tutta la documentazione necessaria.


Il provvedimento finale, che lo sportello unico provvede a notificare all'interessato, è adottato dal dirigente o dal responsabile dell'ufficio, entro il termine di trenta giorni dalla proposta del responsabile del procedimento.
Una volta rilasciato il permesso, si ha tempo un anno per cominciare i lavori. L'opera deve essere invece portata a termine nel giro di tre anni.

​Abuso edilizio

Se non vengono rispettate le regole contenute all'interno del Testo unico, o non viene richiesto il Permesso di costruire, si verifica un abuso edilizio: si tratta di un reato urbanistico punibile per legge. A volte si commette volontariamente, per evitare di sostenere le spese previste. In questo i colpevoli possono essere puniti con una sanzione penale, (multa o arresto) o con una sanzione amministrativa, ovvero il ripristino dello stato anteriore dell’abuso. 


Tuttavia, chi commette un abuso edilizio, può chiedere l' Accertamento di conformità, per sanare la situazione ed evitare di subire in futuro conseguenze peggiori.


Fonte

Testo Unico sull'edilizia (Dpr 380 01) 

PERMESSO DI COSTRUIRE ABUSO EDILIZIO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE NUOVA COSTRUZIONE
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