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Fideiussione a prima richiesta: cos’è e come funziona?

La fideiussione a prima richiesta si basa su presupposti diversi rispetto a quella semplice. Tra il creditore e il garante, infatti, esiste un contratto autonomo di garanzia, non legato all’obbligazione principale.

In Italia un soggetto può farsi carico dei debiti assunti da un altro, o meglio può diventare garante delle obbligazioni prese da quest’ultimo con terzi. Ciò significa che, nel caso in cui il debitore non riesca a far fronte agli impegni presi, il creditore può ottenere comunque il proprio credito. 

Per ufficializzare tutto ciò esiste il contratto di fideiussione, che può essere stipulato da tutti e tre i soggetti coinvolti, quindi il debitore, il creditore e il fideiussore, o solamente tra il garante e chi vuole recuperare il suo credito.

Si tratta di una forma di garanzia, molto diffusa negli ultimi anni, complice anche la crisi economica che ha colpito il nostro Paese. Il fideiussore può essere qualsiasi individuo che decide di farsi carico del debito, oppure può essere una banca o una assicurazione.

In ogni caso, nel contratto di ci può essere una particolare clausola, cioè la fideiussione a prima richiesta, che funziona in modo diverso rispetto a quella semplice.

Cos’è la fideiussione?

La fideiussione è una garanzia data da un soggetto, da un istituto di credito o da un ente assicurativo per coprire un determinato debito. Quindi la prima cosa da evidenziare, è la presenza di tre figure diverse:

  • il debitore
  • il fideiussore
  • il creditore

In pratica accade che, attraverso la sottoscrizione di un contratto, il fideiussore decide di garantire al creditore di riuscire a recuperare l’importo dell’obbligazione, provvedendo a pagare di tasca propria nel caso in cui il debitore non riesca a farlo.

Risulta ovvio che, in questo modo vengono date più sicurezze sia a chi deve saldare il proprio debito, sia a chi vuole recuperare il proprio credito.

Si tratta di una modalità molto utilizzata negli ultimi anni, dato le maggiori difficoltà economiche derivanti dalla crisi che ha colpito anche il nostro Paese. Succede spesso che la fideiussione venga richiesta per affittare un appartamento o richiedere un finanziamento o un mutuo in banca. 

Esistono, comunque, differenti tipi di garanzie, ad esempio:

  • con beneficio di escussione: chi garantisce l’obbligazione deve intervenire soltanto a seguito di un inadempimento del debitore principale
  • omnibus: vengono garantiti tutti i debiti, anche quelli futuri, entro certi limiti massimi 
  • per rimborso IVA: per poter restituire allo Stato eventuali rimborsi errati
  • garanzia affitto: quando un proprietario vuole assicurarsi di ricevere il canone di affitto concordato
  • a prima richiesta: è un contratto autonomo di garanzia, slegato dall’obbligazione principale, nel senso che il creditore può rivalersi direttamente al garante.

Cos’è la fideiussione a prima richiesta?

La fideiussione a prima richiesta è caratterizzata da una clausola che prevede un tipo di rapporto diversi tra i soggetti che hanno sottoscritto il contratto. In particolare tra il creditore e il garante c’è un contratto autonomo di garanzia, cioè non più dipendente dall’obbligazione principale assunta dal debitore.

In pratica accade che, il dovere del garante non è più accessorio rispetto a quello del debitore, ma può accadere che debba coprire la cifra in questione direttamente. In altra parole è come se si trattasse di una questione completamente slegata alla prima. Un soggetto si è impegnato a coprire una certa somma e deve pagarla quando viene richiesto. 

Risulta ovvio, quindi, che la fideiussione a prima richiesta è particolarmente gravosa nei confronti del fideiussore, che deve restituire a prima richiesta, appunto, la cifra in questione. Non è possibile contestare la validità dell’obbligazione originaria o sollevare eccezioni.

Il fideiussore può contestare solamente la cosiddetta exceptio doli generalis, cioè se la richiesta di adempimento è abusiva o fraudolenta, in base a prove certe e incontestabili.
Perciò la fideiussione a prima richiesta può essere contestata dimostrando la condotta abusiva del creditore.

Come funziona la fideiussione a prima richiesta?

Abbiamo detto che la fideiussione a prima richiesta è caratterizzata da un contratto autonomo di garanzia, attraverso il quale il creditore può in ogni caso recuperare il suo credito, richiedendolo direttamente al fideiussore.

Si tratta quindi di trasferire da un soggetto a un altro il rischio derivante dal mancato rispetto di una prestazione contrattuale. 

Fideiussione a prima richiesta o semplice implicano due diverse tipologie di garanzia:

  • nel primo caso il fideiussore deve pagare in modo autonomo quanto dovuto, ma non in qualità di vicario, ma quasi come fosse un secondo debitore
  • nel secondo caso il garante è un vicario del soggetto obbligato, e deve agire solamente se quest’ultimo non rispetta i termini del contratto che ha sottoscritto.

Sono sfumature diverse, in grado di modificare radicalmente la situazione. Ma come si riconosce una tipologia da un’altra? Come facciamo a capire quando si tratta di una fideiussione a prima richiesta?

In genere se nei documenti è presente una clausola negoziale con la dicitura “pagamento a prima richiesta e senza eccezioni” o anche solamente “a prima richiesta” si tratta di un contratto autonomo di garanzia. 

Fideiussione bancaria o assicurativa

Abbiamo detto che i garanti possono essere persone fisiche o giuridiche. Le garanzie più frequenti sono comunque quelle date da istituti bancari o enti assicurativi.

Se si tratta di una banca, il contratto viene conosciuto anche con il nome “credito di firme”, e i debiti del cliente vengono coperti dall’istituto. E’ molto frequente per quanto riguarda la copertura richiesta per l’affitto di un appartamento o di una casa. In un certo senso essa sostituisce il classico deposito cauzionale.

In pratica con la fideiussione a prima richiesta o semplice, la banca, si impegna ad assolvere tutti gli obblighi presi dal debitore. Ovviamente tale prestazione ha un costo, una commissione del 1% circa della cifra totale, e tassi d’interesse in genere del 3%.

In ogni caso la procedura per richiedere una fideiussione a prima richiesta o semplice presso un ente assicurativo è più semplice, in quanto vengono fatti meno controlli in merito alla situazione economica dell’interessato, e viene stipulata una vera e propria polizza assicurativa.

Va considerato, inoltre, che la banca potrebbe vincolare le somme di denaro o i titoli, per tutta la durata del contratto, mentre l’assicurazione chiede soltanto il pagamento del premio, in base al valore del rischio che ha assunto.

Per entrambe le opzioni per effettuare la domanda è necessario presentare diversi documenti, come le ultime buste paga, la dichiarazione dei redditi.

E’ importante sapere, anche, che il fideiussore ha facoltà di recesso, cioè può estinguere il contratto se il creditore non opera in buona fede. 

L’art. 1955 cc, afferma che:

La fideiussione si estingue quando, per fatto del creditore, non può avere effetto la surrogazione del fideiussore nei diritti, nel pegno, nelle ipoteche e nei privilegi del creditore

La fideiussione a prima richiesta, come abbiamo descritto nel paragrafo precedente, prevede regole diverse in merito, e il fideiussore può tirarsi indietro solo a fronte di un condotta abusiva di chi intende recuperare il suo credito.

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