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Polizza fideiussoria: cos’è e come funziona?

La polizza fideiussoria è una garanzia solitamente data da una banca o una compagnia assicurativa a favore di un creditore, nell’ipotesi che il debitore non riesca a rispettare le obbligazioni prese.

Al giorno d’oggi recuperare un credito sembra essere particolarmente difficile, soprattutto a seguito delle problematiche derivanti dalla crisi economica, che ha messo in ginocchio svariate attività nel nostro Paese, ma anche l’amministrazione economica di diversi nuclei familiari.

In genere le aziende fanno molta fatica ad ottenere liquidità. Un mancato pagamento inevitabilmente ne innesca un altro, dando vita a un circolo vizioso che può portare anche a fallimenti aziendali. 

Per questo motivo la polizza fideiussoria può essere una soluzione, dato che il rischio di una insolvenza, viene coperto da un soggetto terzo, detto appunto fideiussore. In pratica il creditore può ricevere la somma che gli spetta direttamente dal garante, se il debitore principale non ha le possibilità per adempiere all’obbligo.

Cos’è la polizza fideiussoria?

Si tratta di un contratto attraverso il quale un soggetto si impegna come garante di una obbligazione presa da un altro. Nella maggior parte di casi la garanzia viene data da una banca o una compagnia assicurativa, ma può ricoprire questo ruolo anche un privato cittadino.

Tale operazione è prevista e disciplinata dall’art. 1936 del codice civile:

È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce l'adempimento di un'obbligazione altrui.
La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza

In base a quanto riportato nell’articolo, è evidente che in alcuni casi il contratto rappresenta una promessa unilaterale, cioè fatta senza interpellare il debitore. In altre parole il creditore sottoscrive degli accordi con il fideiussore per tutelare i propri diritti, nel caso fosse impossibile ottenere il saldo del debito in altro modo.

Quindi volendo sintetizzare, si può affermare che, i soggetti coinvolti sono tre, anche se a volte la trattativa viene fatta solo tra due di essi:

  • chi ha contratto l’obbligazione iniziale
  • chi ha il diritto di recuperare il credito
  • chi fa da garante

Anche se in linea teorica qualsiasi cittadino potrebbe garantire un credito, risulta ovvio che i fideiussori più affidabili sono senza dubbio gli istituti di credito e le compagnie assicurative, in quanto dispongono di più capitali e riescono a gestire meglio il rischio.

Le tipologie di contratti più diffuse sono, infatti:

  • la fideiussione bancaria
  • la fideiussione assicurativa

In genere nel secondo caso, i tempi per la procedura sono meno lunghi, e il tutto si svolge con una modalità più flessibile, rispetto a quella bancaria, come analizzeremo a breve.

Ad ogni modo la garanzia può essere data:

  • con beneficio di escussione: se il garante interviene soltanto in caso di inadempimento del debitore principale
  • a prima richiesta: se si tratta di un contratto autonomo di garanzia, attraverso il quale il creditore può rivolgersi direttamente al fideiussore.

Oggi, una delle forme più diffuse è la fideiussione per l’affitto, infatti, spesso i proprietari chiedono agli inquilini di sottoscrivere una polizza per essere sicuri di ricevere regolarmente i pagamenti, considerando anche che le pratiche di sfratto non sono sempre semplici.

La polizza fideiussoria bancaria

La polizza fideiussoria bancaria viene definita anche “credito di firme”, e corrisponde a una garanzia prestata dall’istituto al proprio cliente. In pratica la banca si impegna a coprire eventuali inadempimenti.

Come sottolineato in precedenza, la fideiussione bancaria è molto frequente nei contratti di affitto, e sostituisce il tradizionale deposito cauzionale. Attraverso tale operazione vengono coperti i canoni di locazione non pagati dall’inquilino, ed eventualmente altri obblighi di tipo contrattuale per un determinato periodo di tempo.

La banca può prestare una garanzia con beneficio di escussione se si impegna a versare l’importo non pagato dall’obbligato principale, quindi in caso di insolvenza il creditore deve rivolgersi prima al debitore e poi all’istituto di credito.
Oppure, il fideiussore si può impegnare a coprire tutti i debiti contratti dal cliente, nei confronti di un altro soggetto.

Esiste, inoltre, una forma particolare chiamata “fideiussione omnibus”, con la quale vengono garantiti tutti i debiti, anche quelli non ancora contratti. Ovviamente per essere regolare, tale procedura, deve prevedere dei tetti massimi da non superare, calcolati con il buon senso, quindi valutando attentamente la situazione economica dell’interessato.

L’art. 1938 del codice civile, sottolinea infatti che:

La fideiussione può essere prestata anche per un'obbligazione condizionale o futura con la previsione, in questo ultimo caso, dell'importo massimo garantito

Ad ogni modo, un’operazione di questo tipo ha un costo, cioè una commissione solitamente dell’1% della cifra totale che deve essere coperta, alla quale devono essere aggiunti gli interessi, che possono avere un tasso variabile attorno al 3%.

Prima di concedere una fideiussione, la banca effettua delle analisi in merito alla situazione economica del debitore, per valutare l’entità del rischio che si sta assumendo, e può decidere di garantire solo parte del debito, se non ritiene opportuno esporsi troppo.

La polizza fideiussoria a prima richiesta

La fideiussione a prima richiesta è un contratto autonomo di garanzia, non più strettamente legato all’obbligazione principale.Ciò significa che, l’obbligo del garante non è più accessorio rispetto a quello del debitore, dato che potrebbe essere costretto a coprire la somma in modo diretto. 

E’ come se si trattasse di una questione completamente slegata, in cui un soggetto si è impegnato a garantire una somma e deve pagarla quando richiesto.
Quindi è una situazione particolarmente gravosa per il fideiussore, che in questo caso, non ha la possibilità di contestare la validità dell’obbligazione originaria o sollevare eccezioni.
L’unica contestazione può essere fatta se la richiesta risulta essere abusiva o fraudolenta, ma è necessario dimostrare il tutto con prove certe e incontestabili.
La fideiussione a prima richiesta è, quindi, il trasferimento di un rischio da un soggetto a un altro. 

La polizza fideiussoria assicurativa

Quando si parla di fideiussione assicurativa o bancaria non sempre sono chiare le differenze, e in quale caso sia meglio la prima nei confronti della seconda. E’ utile quindi capire le diverse caratteristiche di queste pratiche molto diffuse al giorno d’oggi.

Si tratta di forme contrattuali che hanno avuto un vero boom negli ultimi anni, complice la crisi economica e i vantaggi che ne derivano. Rispetto ad altre soluzioni, infatti, tale pratica è agevolata da un ordinamento abbastanza morbido, che non pone particolari limiti di utilizzo. Per questo motivo viene sottoscritta sia da persone fisiche che giuridiche.

In generale si può dire che la procedura è molto più semplice e veloce presso una compagnia assicurativa. La banca, infatti, potrebbe decidere di vincolare le somme di denaro e i titoli, per tutta la durata del contratto. 

La compagnia assicurativa richiede semplicemente il pagamento di un premio, in base all’entità del rischio assunto. Generalmente la polizza assicurativa viene stipulata con clienti già noti, che non presentano elevati livelli di rischio.
Ad ogni modo, anche in questo caso verranno fatte delle analisi per verificare la situazione economica dell’interessato.

Il costo dell’operazione dipende, poi, da diverse variabili, come:

  • importo che deve essere coperto
  • tasso di interesse, calcolato in base all’affidabilità del richiedente
  • la durata

Una polizza di questo tipo, oggi viene chiesta frequentemente quando si affittano dei locali, per evitare di dovere effettuare procedure di sfratto per morosità in caso di mancati pagamenti.

Ma, viene utilizzata anche in altri ambiti. Ad esempio vengono sottoscritti contratti di questo tipo per assicurare la corretta esecuzione e svolgimento di lavori fatti con appalti pubblici.

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