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Foia: Freedom of information act

Foia, Freedom of Information Act, è una legge del 2016 che ha lo scopo di rendere più trasparente l’operato della Pubblica Amministrazione, consentendo ai cittadini di avere accesso agli atti giudiziari pubblici.

In svariate situazioni, un cittadino potrebbe avere la necessità di consultare i documenti depositati dalla P.A.. Ma ha il diritto di farlo?

Non tutti sanno che, gli atti amministrativi non sono protetti da segreto, almeno non tutti. Ciò significa che un soggetto interessato, o soltanto curioso, può fare una specifica istanza per potere consultare le informazioni contenenti.

Si tratta di un possibilità prevista da pochi anni, in particolare dal 2016, l’anno in cui è stato introdotto il Foia, ovvero il Freedom of Information Act, detta anche legge sulla libertà d’informazione.

Ora, chiunque, può fare domanda per avere accesso agli atti, anche senza una valida motivazione, obbligatoria in precedenza.

Vediamo, quindi, di descrivere in modo dettagliato quali sono i diritti dei cittadini, e le relative tutele della privacy dei soggetti coinvolti.

Gli atti della Pubblica Amministrazione

La P.A. ha il compito di gestire al meglio la cosa pubblica. Risulta evidente quindi che un cittadino abbia il desiderio di conoscere se tutto viene svolto correttamente rispettando i principi di legalità. 

L’accesso agli atti è l’unico modo per potere verificare come sono state gestite determinate situazioni, e controllare che non ci siano state inesattezze.

Ma tutto ciò è possibile? Oggi si, con alcuni limiti come vedremo, ma in un recente passato soltanto chi era effettivamente interessato ed aveva delle motivazioni poteva fare la domanda presso gli enti dove venivano depositati i documenti.

Dopo l’introduzione del Freedom of Information Act (Foia) nel 2016 tutto è cambiato, dato che chiunque può chiedere l’accesso agli atti. Tale cambiamento ha l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla P.A. incentivando una maggiore trasparenza e la possibilità di controllare e verificare in qualsiasi momento la correttezza dell’operato.

Va sottolineato che con il termine atti amministrativi si intendono tutti i documenti di interesse pubblico, detenuti da una P.A.

Ad ogni modo, non ci dobbiamo dimenticare che l’esigenza di una maggiore trasparenza non deve entrare in conflitto con il diritto alla riservatezza e alla privacy, quindi non si possono consultare informazioni in grado di compromettere queste ultime.

Rispettando gli altri diritti coinvolti, comunque, il Foia permette il tanto auspicato controllo dell’operato dello Stato da parte dei cittadini.

Dalla legge 241/1990 al Foia

La prima legge in materia, la 241/1990, prevedeva la possibilità di visionare soltanto i documenti se c’era un fondato interesse, quindi non per semplice curiosità.

In altre parole la trasparenza era inerente soltanto agli atti che riguardavano direttamente un soggetto e non la collettività.

Utilizzando un gergo tecnico possiamo dire che il richiedente era concreto, attuale e giuridicamente tutelato e collegato all’atto.

Dal 2016 con l’introduzione del Foia, la situazione è cambiata radicalmente, infatti, chiunque può fare una domanda per consultare dei documenti di pubblico interesse, se non si tratta di materiale protetto da segreto di Stato.

La richiesta deve essere fatta direttamente alla P.A. coinvolta, che deve rispondere entro 30 giorni, respingendo o accettando l’istanza. 

Nel caso in cui la domanda venisse respinta l’interessato può fare ricorso al Tar.

Da sottolineare che la trasparenza viene assicurata anche attraverso il cosiddetto accesso civico, ovvero con la pubblicazione dei documenti direttamente online nel sito dell’ente coinvolto.

Si tratta di una modalità per tenere informati i soggetti in merito alle attività degli enti.

Foia: il Freedom of Information Act

La legge sulla libertà di informazione del 2016, ovvero la Freedom of information act (Foia) permette a chiunque di fare una richiesta per visualizzare determinati documenti di pubblico interesse. Il servizio è gratuito e non è più necessario motivare la richiesta.

Si tratta di una vera svolta dato che ora è possibile visionare gli atti anche per semplice curiosità e non solo per motivi validi. 

Diversamente dal passato il diritto alla privacy diventa l’eccezione e non la regola, nel senso che solo in alcuni casi viene negato l’accesso.

Nell’ottica di prevenire i fenomeni illeciti, il legislatore ha dato la possibilità al cittadino di accedere agli atti della P.A. grazie al Foia, anche senza essere direttamente coinvolti in esso.

In modo particolare la richiesta può essere rivolta a tre diversi uffici:

  • quello che detiene materialmente i dati
  • l’Urp, l’Ufficio Relazioni con il Pubblico
  • un altro ufficio indicato nel sito web dall’amministrazione

Come anticipato, comunque, in alcuni casi l’ente è obbligato a pubblicare gli atti nel proprio sito web. Se il cittadino non trova i documenti online, può rivolgersi al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Ad ogni modo, dopo l’istanza l’amministrazione deve rispondere entro 30 giorni. Se la domanda può creare dei danni ad altri soggetti, definiti controinteressati, l’ente deve informarli della richiesta d’accesso. Questi ultimi hanno 10 giorni per fare opposizione.

Durante tale periodo il termine dei 30 giorni per la P.A: viene sospeso.

Se, però, non c’è alcuna risposta all’istanza, la domanda viene considerata automaticamente accolta. 

La P.A: può rifiutare l’accesso, fornendo delle motivazioni in merito. L’interessato d’altro canto può fare ricorso o chiedere il riesame al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Foia: quando l’accesso è vietato?

Abbiamo accennato più volte che, nonostante le nuove disposizioni dettate dal Foia, in alcuni casi non è possibile visualizzare alcuni documenti. 

Innanzitutto va precisato che la normativa si riferisce soltanto alle amministrazioni pubbliche e non agli enti privati, quali aziende, società, ecc.

Inoltre, in certe situazioni gli enti sono obbligati a pubblicare direttamente online le informazioni per garantire ancora di più la trasparenza.

Il Foa, comunque, non permette l’accesso a tutti gli atti, in particolare esso è vietato se può provocare pregiudizi a interessi pubblici, quindi se si tratta di :

  • segreti di Stato
  • sicurezza e ordine pubblico
  • sicurezza nazionale
  • questioni militari
  • relazioni internazionali
  • conduzione di indagini 

Volendo concludere possiamo dire che senza dubbio sono stati fatti dei passi in avanti per permettere ai cittadini di potere partecipare in maniera più attiva alla gestione della vita pubblica.

Potere visionare i documenti delle P.A. è un aspetto significativo di una democrazia, nella quale il popolo rimane sovrano e ha il compito e il diritto di controllare l’operato dello Stato.

ACCESSO AGLI ATTI FOIA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
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