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Gare d’appalto: la procedura per l’assegnazione dei lavori

Le gare d’appalto vengono istituite dalla Pubblica Amministrazione con lo scopo di realizzare opere pubbliche, rispettando i principi di trasparenza, concorrenza e meritocrazia tra i vari operatori economici.

Quando si parla di appalti pubblici si fa riferimento inevitabilmente alle gare d’appalto, il vero perno di tutta la procedura di aggiudicazione.

Nelle prossime righe analizzeremo le varie fasi che caratterizzano la procedura, ma anche i requisiti per potere partecipare e i criteri utilizzati per scegliere a chi affidare i lavori.

Cosa sono le gare d’appalto?

Le gare d’appalto vengono indette quando la P.A. deve realizzare delle opere pubbliche o acquisire beni, servizi o forniture, rispettando principi di trasparenza, concorrenza e meritocrazia per l’assegnazione dei lavori.

Un appalto pubblico è un contratto che viene stipulato tra due soggetti, ovvero:

  • appaltatore: deve realizzare l’opera o fornire un particolare bene o servizio
  • appaltante: deve pagare per la prestazione ricevuta 

Attraverso tale procedura, quindi, è possibile acquisire servizi, merci o lavori pubblici.

La gara, ad ogni modo, prevede diverse fasi e il rispetto di principi precisi, come stabilito dalle norme in vigore.

In particolare il riferimento normativo è dato dal cosiddetto “Codice dei contratti pubblici”, cioè il decreto legislativo 50/2016 con il quale sono state recepite alcune direttive europee in materia.

In tale occasione è stato rivoluzionato l’intero settore, ridefinendo le “regole del gioco” e abrogando in modo definitivo il precedente decreto legislativo 163/2006.

L’obiettivo di tale procedura è duplice, cioè:

  • è uno strumento per acquisire opere, beni o servizi
  • assicurare pari opportunità agli operatori del settore, attraverso procedure di acquisizione trasparenti e chiare

Il regolamento inerente ai bandi di gara contiene tutte le informazioni essenziali in merito al servizio richiesto, alle caratteristiche di realizzazione e alla modalità di partecipazione.

Chi intende partecipare, quindi, può consultare tale documento per capire se ha i requisiti necessari per prendere parte alle selezioni.

Inoltre, è fondamentale leggere con cura i criteri per l’aggiudicazione dell’appalto, per la sottoscrizione del contratto e l’esecuzione dell’opera.

Tutta la procedura è contenuta nell’art. 11 del codice degli appalti pubblici, intitolato “fasi delle procedure di affidamento”

Qual è la procedura?

La prima fase consiste nella pubblicazione del bando di gara, detto anche bando pubblico, nel quale vengono riportate tutte le informazioni necessarie e viene descritto nel dettaglio il lavoro richiesto.

Le imprese che possiedono i requisiti richiesti possono rispondere all’annuncio e partecipare alla selezione proponendo delle offerte. Il contratto verrà stipulato con il soggetto considerato più idoneo sia in termini economici che di qualità del lavoro.

Ad ogni modo non esiste una procedura unica, ma sono presenti diverse tipologie, ad esempio quella:

  • aperta
  • ristretta
  • competitiva con negoziazione
  • negoziata senza pubblicazione di un bando
  • dialogo competitivo
  • partenariato per l’innovazione

Le gare d’appalto sono predisposte dalle stazioni appaltanti, che possono scegliere di utilizzare dei modelli, approvati dopo una consultazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e le categorie professionali.

Ma chi può indire il bando esattamente?

Gli enti pubblici, quali:

  • governi
  • unione europea
  • autorità locali
  • organizzazioni internazionali
  • aziende che lavorano in settori speciali

Ad ogni modo non tutti possono partecipare, come vedremo a breve. Sono, infatti, necessari alcuni specifici requisiti.

Le prime offerte ricevute, comunque, possono essere valutate preliminarmente, controllando la documentazione amministrativa e la sussistenza dei requisiti di partecipazione. Solo se la verifica risulta essere positiva è possibile proseguire con la gara d’appalto vera e propria.

In genere i controlli vengono effettuati su un campione di offerenti non inferiore al 10% del totale delle offerte. Chi non è idoneo verrà escluso.

I partecipanti hanno 10 giorni di tempo per fornire la documentazioni utile a confermare i requisiti, a pena di esclusione dalla gara.

In una seconda fase di valutazione viene individuata l’offerta migliore, ovvero l’impresa aggiudicatrice. In seguito verrà stipulato un contratto e avviati i lavori.

I requisiti di partecipazione

Come abbiamo anticipato, sono necessari requisiti specifici per potere partecipare alle gare d’appalto, che possono essere:

  • di ordine generale
  • di ordine speciale

Nel primo caso viene valutata l’affidabilità morale e professionale, mentre nel secondo caso di fa riferimento:

  • alla capacità economica, quindi ai bilanci d’impresa, al fatturato e alle referenze bancarie
  • alla capacità tecnica, quindi ai lavori svolti negli ultimi 3 anni e al possesso di attrezzature tecniche e personale qualificato

Criteri di aggiudicazione

La fase finale delle gare d’appalto riguarda l’aggiudicazione dei lavori al soggetto ritenuto idoneo. Ma quali sono esattamente i criteri adottati per arrivare a una scelta?

Secondo le norme in vigore, l’aggiudicazione può avvenire secondo due diverse modalità. Ovvero è possibile seguire i seguenti criteri:

  • il prezzo più basso
  • l’offerta economicamente più vantaggiosa

Nel primo caso si tratta di selezionare il partecipante che ha offerto un prezzo inferiore a quello posto come base di gara, da valutare al netto delle spese necessarie per il personale. Si deve considerare il minimo salariale previsto dai contratti collettivi.

Nella seconda ipotesi, invece, vengono valutati la natura, e la caratteristica del contratto, analizzando vari aspetti quali:

  • il prezzo
  • la qualità
  • le caratteristiche estetiche, funzionali e ambientali, ad esempio il contenimento di consumi energetici
  • il pregio tecnico
  • costo di utilizzazione e manutenzione
  • assistenza tecnica
  • data di consegna, ovvero di fine dei lavori
  • approvvigionamento e origine produttiva
  • redditività
  • il possesso di un marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel UE)

Fonti normative

  • Decreto legislativo 50/2016, “Codice dei contratti pubblici”​

GARE D'APPALTO
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