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Maltempo: Chi paga i danni da eventi atmosferici?

Negli ultimi anni si assiste frequentemente a maltempo ed eventi atmosferici particolarmente intensi e dannosi che si abbattono con violenza, lasciando tracce talvolta indelebili.

A seguito del maltempo, poi, si contano i danni su auto, case, strade, attività agricole…ma a chi spetta pagare i danni? Vedremo nel corso dell’articolo come funziona il risarcimento dei danni causati dal maltempo, ma prima una breve panoramica sui numeri della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) sul clima.

Eventi atmosferici estremi in Italia

Sono 432 gli eventi atmosferici estremi contati tra il 2022 e i primi 5 mesi del 2023, che ha registrato un incremento del +135% nel medesimo periodo rispetto all’anno precedente. Si tratta di eventi, quali: trombe d’aria, precipitazioni piovose incessanti, caldo estremo e così via che causano danni estremamente significativi; basti pensare che “soltanto” l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nel maggio del 2023 ha arrecato danni per circa 10 miliardi di euro.

Le cause di tali eventi metereologici sono, per i più, attribuibili al cambiamento climatico, alla “ribellione” della natura contro l’inquinamento messo in atto dall’uomo e si può notare come siano sempre più frequenti e violenti e i danni sempre più ingenti. Ma è possibile chiedere il risarcimento?

Risarcimento danni da maltempo

Tra le prime cose ad essere colpite da eventi atmosferici e maltempo vi sono sicuramente le automobili, che molto spesso sono parcheggiate in strada e all’aperto; alcuni possessori di auto decidono di investire in un’assicurazione che comprenda anche la copertura per “eventi atmosferici”, questa potrebbe permettere di ottenere un risarcimento dei danni direttamente dalla compagnia assicurativa, altri invece, non attivano questa particolare assicurazione accessoria e si ritrovano solo con molti danni sul veicolo, ma possono richiedere un risarcimento, vediamo come per i differenti casi.

Se si dispone di una specifica polizza assicurativa, per richiedere il risarcimento da maltempo è necessario:

  • Assicurarsi che un centro meteorologico riconosciuto accerti che si sia trattato di un evento eccezionale;​
  • Assicurarsi che l’evento meteorologico dannoso sia stato riscontrato da più automobilisti;
  • Fare foto e video sul luogo del danno, per documentare il tutto accuratamente.

Una volta fatto ciò, è necessario procedere alla denuncia di sinistro presso le autorità e presentare richiesta di rimborso alla propria Compagnia assicurativa che provvederà a inviare un perito per effettuare i dovuti accertamenti sul veicolo, stimando i costi di riparazione. Nel caso in cui l’auto non sia più riparabile, la Compagnia riconoscerà il valore di mercato del veicolo attestato al momento in cui è avvenuto l’episodio.


Se, invece, non si possiede una polizza assicurativa che preveda la copertura in caso di eventi atmosferici è fondamentale dimostrare che si sia trattato di un evento fortuito ed eccezionale, ma non solo, bisogna dimostrare che il danno sia stato causato da una negligenza nella “custodia della cosa”, ossia entra in gioco l’articolo 2051 del Codice civile che recita “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.

Il ruolo della Pubblica Amministrazione

Quindi, se l’auto è danneggiata da un albero cadutole sopra che non era stato messo in sicurezza se necessario o che non era stato oggetto di manutenzione, allora il proprietario dell’auto potrà vedersi riconosciuto l’indennizzo. Se invece, l’albero in questione al momento dell’incidente godesse di ottima salute e avesse regolarmente superato tutti i controlli previsti, in quel caso si tratterebbe di un evento assolutamente imprevedibile e quindi non è contemplato alcun risarcimento.

Ovviamente, sarà il Comune (o il soggetto privato se proprietario dell’albero in questione) a dover dimostrare di aver adempiuto a tutti i necessari provvedimenti al fine di evitare i danni. A tal proposito, la Cassazione ha riconosciuto all’Ente locale l’onere della prova sulla non prevedibilità di eventi atmosferici e sulla circostanza per cui anche con tutti i controlli e le manutenzioni sarebbe comunque avvenuto il danno, proprio per l’eccezionalità del fatto.

Immobile in affitto: chi paga i danni?

Anche nel caso degli immobili la regola è la medesima che abbiamo illustrato per le automobili, ma se l’appartamento è in affitto, chi deve occuparsi di riparare i danni: il proprietario o l’inquilino?

Per rispondere è fondamentale ribadire che all’interno del contratto di affitto sono indicati diritti e doveri del conduttore e del locatore e in capo al primo vi è la responsabilità di prendersi cura dell’immobile locato. 

Detto ciò, nel caso in cui la proprietà subisse un danno da eventi atmosferici avversi, l’inquilino ha il dovere di avvisare tempestivamente il locatore che dovrà provvedere ad effettuare le riparazioni a sue spese, ciò se l’inquilino dimostri di non essere il responsabile dei danni, altrimenti sarà lui a dover risarcire il proprietario dell’immobile.

Queste sono le linee generali valide, ma è opportuno valutare ogni caso specifico a sé, ricorrendo all’assistenza di professionisti competenti laddove necessario, al fine di assicurarsi che siano tutelati tutti i diritti spettanti.



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