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Medico competente: chi è e di cosa si occupa?

Il medico competente è una figura molto importante per quanto riguarda la sicurezza sul luogo di lavoro. Ha il compito di intervenire direttamente per attuare il servizio di prevenzione dei rischi. Vediamo in quali casi è obbligatoria la sua presenza.

Tutte le aziende che decidono di assumere dei dipendenti, dei collaboratori o anche stagisti, devono farsi carico di determinati obblighi in materia di sicurezza per tutelare i soggetti. 

Ciò che viene sottolineato dall’art. 32 della Costituzione, quindi, è valido anche per quanto riguarda l’ambito lavorativo:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti

In particolare la normativa di riferimento, in questo caso, è il Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, che delinea diversi doveri aziendali da rispettare. 

La nomina di un medico rientra tra gli adempimenti obbligatori, per le aziende che presentano un alto potenziale di rischio.

Vediamo, quindi, di seguito di analizzare i compiti specifici del medico del lavoro, e il suo importante ruolo all’interno delle aziende italiane.

Adempimenti aziendali in materia di sicurezza sul lavoro

Quando si parla di adempimenti aziendali per la sicurezza sul lavoro non sempre le idee sono chiare. Innanzitutto va detto che devono essere tutelati tutti i lavoratori, a prescindere dalla tipologia di contratto che hanno sottoscritto con l’azienda.

L’art. 2087 del codice civile, infatti, afferma che:

L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro

In altre parole il datore di lavoro è il garante dell’incolumità dei soggetti e per questo motivo è obbligato a valutare i rischi potenziali e adottare le misure necessarie per ridurli al minimo.

In particolare nel Testo Unico, redatto nel 2008 e successivamente aggiornato diverse volte, possiamo leggere che, gli adempimenti aziendali obbligatori sono:

  • la redazione del Dvr, ovvero del Documento di Valutazione dei Rischi, utile per individuare i problemi e cercare di risolverli
  • la nomina del Rspp, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, un ruolo che può essere ricoperto dal datore di lavoro
  • la nomina del Rls, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
  • la nomina degli addetti alle emergenze, ad esempio per il primo soccorso e antincendio
  • la nomina del medico competente, per monitorare costantemente la salute dei dipendenti
  • l’organizzazione di corsi obbligatori per i lavoratori, per apprendere le norme generali di sicurezza, ma anche quelle specifiche in base alla mansione svolta
  • la fornitura dei Dpi, i Dispositivi di Protezione Individuale, come le scarpe infortunistiche
  • la redazione di un ulteriore documenti, il Duvri, in presenza di lavoratori di ditte esterne, ad esempio una ditta per le pulizie, per valutare il rischio di interferenze 
  • la comunicazione di eventuali infortuni all’Inps
  • la messa in sicurezza degli impianti, dei locali e delle attrezzature

Il ruolo del medico competente risulta essere fondamentale per quanto riguarda le azioni da intraprendere, dato che ha il compito di collaborare con l’azienda per valutare i rischi, e non solo per verificare la salute dei dipendenti.

Chi è il medico competente?

Dopo avere elencato i vari adempimenti aziendali per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, cerchiamo ora di analizzare in modo specifico chi è tale professionista e perchè il suo contributo è importante.

La prima cosa da evidenziare è il fatto che si tratta di un professionista:

  • con una specializzazione in medicina del lavoro, psicotecnica tossicologica industriale, igiene industriale e del lavoro, medicina preventiva, ed altre
  • oppure di un docente in medicina del lavoro 

Negli anni tale figura è diventata sempre più importante nei contesti aziendali, tanto che una volta veniva chiamato solamente Medico del lavoro, mentre oggi i suoi incarichi sono molto più vasti e non sono collegati soltanto alla salute dei lavoratori in senso stretto.

Il suo contributo è fondamentale per quanto riguarda la prevenzione, infatti deve collaborare attivamente con il datore di lavoro al fine di individuare i potenziali rischi e adottare le misure idonee per ridurli al minimo.

Egli deve elaborare assieme all’azienda il cosiddetto Documento di Valutazione dei Rischi, effettuando dei sopralluoghi negli ambienti e partecipando alla riunione periodica, che deve essere fatta almeno una volta all’anno, come stabilito dall’art. 35 del Decreto legislativo 81/08.

Va detto che l’obbligo della sorveglianza sanitaria riguarda le aziende esposte a particolari livelli di rischio, soprattutto di tipo biologico, chimico e da esposizione a videoterminale, indipendentemente dal numero di lavoratori presenti.

A tal proposito l'esperto in medicina del lavoro può stabilire la necessità di effettuare controlli in modo più frequente se lo ritiene necessario, in base alla propria esperienza professionale. La visita medica, inoltre, deve essere fatta ogni volta che il dipendente ne faccia richiesta, se collegata alla mansione svolta dal soggetto.

Di cosa si occupa il medico competente?

Come abbiamo sottolineato nel paragrafo precedentesi tratta di un professionista che ricopre un ruolo fondamentale in azienda. 

Tra i suoi compiti, possiamo elencare:

  • la sorveglianza sanitaria
  • la collaborazione per la stesura del Dvr, e gli aggiornamenti periodici
  • i sopralluoghi agli ambienti lavorativi 
  • la partecipazione alle riunioni periodiche, che devono essere fatte almeno una volta all’anno
  • la redazione di una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria

Detto ciò le visite che può effettuare sono:

  • preventive, quindi prima dell’assunzione o prima della ripresa del lavoro per quanto riguarda assenze superiori a 60 giorni per motivi di salute
  • su richiesta del lavoratore
  • periodiche, per monitorare la salute
  • in occasione del cambio di mansione
  • alla cessazione del rapporto lavorativo

A seconda degli esiti ottenuti, dai controlli effettuati, può esprimere un giudizio in merito a:

  • idoneità parziale
  • idoneità permanente
  • idoneità temporanea
  • inidoneità permanente

Il giudizio di idoneità o inidoneità è l’unico dato che egli può trasmettere all’azienda, in merito alla salute del dipendente. Tutti gli altri dati registrati nelle cartelle cliniche, sono coperte dal segreto professionale.

Quando è obbligatoria la presenza del medico competente?

Abbiamo visto quanto sia importante il ruolo del medico competente, non solo per la salute di ogni singolo lavoratore, ma anche per analizzare la situazione in generale ed adottare misure utili a ridurre i rischi potenziali.

Ma tale figura è sempre obbligatoria? 

Il Testo Unico prevede che esso debba essere nominato nei seguenti casi:

  • se sono previste movimentazioni manuali di carichi o azioni ripetute con le braccia, che possono essere rischiose
  • videoterminalisti impiegati per almeno 20 ore a settimana in media
  • soggetti esposti ad agenti fisici quali rumore, ultrasuoni, vibrazioni meccaniche, radiazioni ottiche, atmosfere iperbariche, campi elettromagnetici, microclima
  • soggetti esposti a sostanze pericolose, chimiche, mutagene, sensibilizzanti, cancerogene
  • soggetti esposti ad agenti biologici

In altre normative successive al decreto o non abrogate si possono dedurre ulteriori situazioni a rischio:

  • lavoro notturno
  • nei cassoni ad aria compressa
  • su impianti elettrici ad alta tensione
  • esposizione a radiazioni ionizzanti

L’obbligatorietà o meno di nominare un medico competente, tuttavia non è sempre chiara, per questo viene quasi sempre assolto tale adempimenti per evitare future contestazioni, indipendentemente dai reali rischi presenti in azienda.

SICUREZZA SUL LAVORO MEDICO COMPETENTE
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