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Medicina legale: di cosa si occupa?

La medicina legale opera in stretto rapporto con la giurisprudenza, per dare risposte medico-scientifiche inerenti a processi, a cause di risarcimento danni, alla responsabilità medica, ma anche per stabilire se un soggetto ha il diritto di ricevere forme di assistenza sociale.

L’ambito medico e del diritto a volte collaborano per riuscire a valutare correttamente le dinamiche di determinati fatti.

Succede, infatti, che l’applicazione delle leggi non sia sempre possibile senza prima analizzare in modo approfondito e oggettivo il reale stato di salute di un soggetto, per capire la causa che ha determinato eventuali danni biologici.

In particolare la figura del medico legale è associata agli incidenti stradale, in quanto, prima di ottenere un adeguato risarcimento danni, effettua una visita al paziente e attraverso una perizia stabilisce l’entità del danno subito. Ma si tratta di una professione determinante anche per definire la responsabilità medica legata alla malasanità, la sentenza nei processi, le cause di morte attraverso l’autopsia, e il diritto a ricevere prestazioni previdenziali.

Cos’è la medicina legale?

La medicina legale è strettamente legata al mondo giuridico, e si occupa delle condizioni di salute degli individui, tenendo in considerazione le norme attualmente in vigore nel nostro Paese. L’attività di medico, in questo caso, sta ad indicare una abilità scientifica molto vasta, che necessita anche di conoscenze legali.

Le principali branche di questo settore sono la medicina:

  • giuridica: mira allo studio e alla soluzione di problemi di natura generale, e alla relativa elaborazione del materiale utile all’opera legislativa, in altre parole si dedica all’attività dottrinale e critica utile per l’evoluzione del diritto
  • forense: è una scienza di applicazione, nel senso che utilizza le nozioni mediche per valutare situazioni giuridiche, in vari casi concreti
  • legale clinica: utile per valutare la responsabilità medica nella sua globalità, quindi in relazione non solo alla colpa medica, ma anche come impegno per tutelare i diritti dei pazienti e le dinamiche dei delitti. Lo scopo in questo caso è quello di tutelare la salute della collettività, quindi non prettamente legato a risolvere casi giuridici.

La medicina legale non deve essere confusa con la cosiddetta medicina difensiva, che mira a supportare il professionista per prevenire sanzioni, in altre parole di concentra sulla tutela degli interessi dei medici, e non sui bisogni e diritti della persona assistita. Anzi, spesso difendere il professionista significa andare proprio contro le esigenze del paziente.

La perizia medico legale

L’operato della medicina legale, ovvero dei medici legali, si concretizza con la cosiddetta perizia medica, ovvero il documento in grado di evidenziare gli studi e le analisi effettuate durante la consulenza.
Si tratta di uno strumento di grande importanza in grado di determinare l’andamento dei processi sia civili che penali. Grazie agli studi effettuati e ai dati riportati è possibile, infatti, individuare un nesso di causa-effetto tra un determinata azione e particolari conseguenze quali malattie, lesioni, o anche il decesso di un soggetto.

Molto spesso le perizie servono per analizzare situazioni delicate, che hanno dei risvolti emotivi importanti negli individui, perciò la figura del medico legale è indispensabile per capire cosa è effettivamente accaduto. Il diritto in casi di questo tipo non sarebbe in grado di formulare delle soluzioni da solo, in quanto si tratta di tematiche che vanno oltre alle competenze legali.

Succede allora che due discipline apparentemente lontane tra di loro, collaborino per fornire risposte più precise e per tutelare maggiormente i cittadini.

La medicina legale diventa fondamentale quando si tratta delle seguenti situazioni:

  • infortunio stradale: a seguito di incidenti ci possono essere diverse persone ferite, che riportano danni più o meno gravi alla salute, e per essere risarcite è necessaria le perizia medica
  • infortunio sul lavoro: nei casi più gravi può causare inabilità temporanea o permanente, quindi l’impossibilità a continuare a lavorare, perciò l’interessato ha il diritto di ricevere un indennizzo
  • responsabilità medica: indispensabile per valutare la colpa medica dovuta a diagnosi errate o a terapie sbagliate che hanno determinato danni al paziente
  • reati penali: capire il nesso tra aggressioni e violenze e salute della vittima
  • autopsia: individuare le cause del decesso
  • materie previdenziali: stabilire se un soggetto ha il diritto di ricevere prestazioni assistenziali

In tutti i casi che abbiamo elencato sopra, il medico redige una perizia, per determinare la natura e l’entità dei danni subiti dal paziente, oppure le cause del decesso. Tale documento è di fondamentale importanza ed è in grado di stravolgere l’andamento delle causa sia di natura civile che penale.

Medicina legale e processi 

Abbiamo detto che la perizia medico legale, è spesso determinante nei processi, ma è utile sottolineare come spesso essa venga utilizzata per decretare le sentenze, senza discutere ulteriormente il caso. In altre parole accade di frequente che vengano prese decisioni esclusivamente in base all’operato del medico, scaricando sulla perizia tutta la responsabilità senza avere un reale confronto sul piano giuridico.

Ovviamente la perizia ha una notevole importanza, ma allo stesso tempo è fondamentale valutare la situazione anche da un punto di vista legale. Le due diverse scienze, infatti, devono collaborare per riuscire ad analizzare i fatti con due punti di vista.

La medicina legale ha il compito di analizzare la responsabilità medica, cioè se le scelte in merito alle cure e terapie vengono fatte osservando le linee guida e nel rispetto dei diritti del paziente. 

E’ determinante, come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, per individuare il nesso causa effetto tra un incidente stradale e danni biologici riportati nella vittima, che possono determinare uno stato di invalidità temporanea o permanente, più o meno grave.
Attraverso la perizia vengono attribuiti al soggetto dei punti percentuali di inavalidità, indispensabili per determinare un risarcimento danni e il diritto a ricevere delle forme di assistenza sociale.

A tal proposito è bene ricordarsi che i danni biologici possono essere:

  • micropermanenti o lievi fino al 9%
  • macropermanenti o severi oltre al 9%

Medicina legale e previdenza

La medicina legale non è utile solo per determinare l’entità del risarcimento danni si cui ha diritto una vittima di incidenti stradali, di malasanità o di reati, ma serve anche per valutare se un soggetto ha il diritto di ricevere forme di assistenzialismo sociale, previste dallo Stato per aiutare chi si trova in difficoltà.

Perciò la perizia medica, ha lo scopo di accertare le condizioni psico-fisiche di un individuo che intende chiedere l’erogazione di prestazioni assicurative sociali per inabilità o invalidità.

Rispetto ai casi analizzati sopra, in queste situazioni il paziente deve inizialmente rivolgersi al proprio medico di base, per procedere a fissare la data e l’orario preciso per effettuare la visita di un medico dell’Inps. Può essere anche fatta a domicilio se il soggetto non è in grado di spostarsi.

Successivamente il riconoscimento viene fatto tramite una commissione composta da membri Asl e il medico dell’Inps.

In particolare può avvenire:

  • il riconoscimento dell’invalidità all’unanimità e il conseguente avvio dell’iter necessario per ottenere i benefici
  • approvazione non all’unanimità, e la richiesta di una nuova visita entro 20 giorni
  • non approvazione, quindi la domanda viene respinta e l’interessato può presentare ricorso in tribunale entro 180 giorni.

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