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Protezione temporanea: cosa si intende?

È un concetto legale che fa parte del sistema giuridico italiano, rientrando nel più ampio contesto del diritto internazionale e del diritto dell'immigrazione, è una misura eccezionale che si attiva in circostanze straordinarie, in particolare, quando un grande numero di persone necessita di protezione internazionale ed è, per questo, su base collettiva.

I beneficiari hanno diritto a rimanere nel paese che offre tale protezione per un periodo determinato, che può essere esteso a seconda dell'evoluzione della situazione nel loro paese d'origine.

Questo meccanismo giuridico è stato ideato per fornire immediati aiuto e sostegno a individui che fuggono da situazioni di grave pericolo, come conflitti armati o disastri naturali, e che non possono fare ritorno nel proprio paese d'origine.

Affonda le sue radici nella necessità di rispondere a crisi umanitarie che superano le capacità dei sistemi tradizionali di asilo ed è nata nell'UE negli anni '90 come risposta diretta alle conseguenze scaturite dalla guerra nei Balcani, che avevano scatenato un massiccio flusso di rifugiati verso i paesi europei. Obiettivo della misura, oltre a quello di fornire un supporto rapido ed efficiente a suddette emergenze, era (ed è ancora oggi) quello di garantire un meccanismo flessibile per gestire situazioni di emergenza su larga scala.

Quando si attiva la Protezione Temporanea?

Abbiamo accennato al fatto che lo strumento si attivi in situazioni di emergenza umanitaria in cui vi è un afflusso massiccio e improvviso di persone che fuggono da situazioni di grave pericolo. Il governo italiano, in coordinamento con le autorità europee e internazionali - come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) - è investito dell’onere di determinare quando effettivamente una situazione giustifichi l'attivazione di questa misura.

Un esempio tipico di circostanze che possono innescare suddetta misura include i conflitti armati - come guerre civili, che costringono un gran numero di persone a lasciare il proprio paese - altri scenari possono includere disastri naturali o crisi umanitarie su larga scala.

A cosa ha diritto un beneficiario di Protezione Temporanea?

I beneficiari godono di diversi diritti, tra cui quello a un alloggio dignitoso, l'accesso ai servizi sanitari, l'istruzione per i minori e, in alcuni casi, il permesso di lavoro. Questi diritti sono fondamentali per garantire che le persone possano vivere in sicurezza e dignità durante il loro soggiorno in Italia oltre che scongiurare che possano cadere in condizioni di marginalità.

Non mancano, però, alcuni doveri. I beneficiari, infatti, devono impegnarsi a rispettare le leggi del paese ospitante e cooperare con le autorità per quanto riguarda la gestione della loro permanenza e il rispetto delle condizioni della protezione temporanea come la presenza in specifiche aree geografiche e la partecipazione a programmi di integrazione.

Come si richiede la Protezione Temporanea?

Se si rientra nei casi indicati, è sufficiente recarsi presso la Questura del luogo e presentare domanda relativa. La richiesta è assolutamente gratuita. Saranno prese le impronte digitali del richiedente, oltre che i dati personali e un documento di identità valido. A seguito di ciò, al richiedente sarà rilasciata una ricevuta di presentazione della domanda che dovrà sempre portare con sé sino al rilascio del permesso di soggiorno per Protezione Temporanea.

Nel caso in cui la domanda sia rigettata, è possibile fare ricorso al giudice competente e, in alcune condizioni, è possibile godere di assistenza legale gratuita.

Si può essere esclusi dalla misura?

Sì, questo può accadere nel caso in cui ci siano gravi motivi per ritenere che il richiedente abbia commesso:

  • un crimine contro la pace, di guerra o contro l’umanità;​
  • un reato grave non politico al di fuori dell’Italia;
  • un atto contrario ai principi e alle finalità delle Nazioni Unite.

Oppure se in Italia il soggetto sia stato condannato per:

  • reati previsti dall’articolo 380 comma 1 e 2 del codice di procedura penale;
  • un reato collegato a stupefacenti, libertà sessuale, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina;
  • reati di reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione, o di minori da impegnare in attività illecite;
  • motivi di ordine o sicurezza pubblica.
Infine, anche se l’individuo rappresenti un pericolo per la sicurezza dello Stato italiano.

Protezione Temporanea vs status di rifugiato


Si è spesso sentito parlare dello status di rifugiato, ma non è da confondere con lo strumento della Protezione Temporanea; infatti, innanzitutto il primo si basa sulla Convenzione di Ginevra del 1951 mentre la seconda non presuppone che il richiedente soddisfi la definizione di rifugiato secondo suddetta convenzione.

La protezione temporanea, poi, è concepita come una risposta immediata e rapida per fronteggiare velocemente situazioni di emergenza, mentre la procedura per ottenere lo status di rifugiato è molto lunga e complessa, in quanto richiede anche un'analisi dettagliata della situazione personale dell'individuo si basa su una valutazione individuale del pericolo e della persecuzione.

Anche la durata è differente. Mentre lo status di rifugiato può rimanere valido fintanto che persistano le condizioni di pericolo nel paese d'origine del soggetto in questione, la Protezione è concepita come una misura a breve termine; misura che può essere estesa se la situazione nel paese d'origine non persista e non migliori.

La Protezione Temporanea rappresenta una soluzione cruciale nell'ambito del diritto dell'immigrazione e del diritto internazionale per rispondere a situazioni di emergenza umanitaria. Essa consente di fornire rapidamente aiuto e protezione a chi ne ha bisogno, salvaguardando allo stesso tempo la sicurezza e l'ordine pubblico nel paese ospitante e tracciando un equilibrio tra le esigenze di protezione delle persone vulnerabili e le capacità/risorse dei paesi ospitanti.

La sua attivazione dipende da valutazioni accurate delle circostanze e richiede un'efficace cooperazione internazionale.

Fonti:
•    Protezione civile
•    Polizia di Stato
PROTEZIONE TEMPORANEA STATUS DI RIFUGIATO IMMIGRAZIONE DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTI UMANI
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