A partire dal 1° marzo 2023 è possibile presentare contemporaneamente la domanda di separazione e divorzio con un unico atto introduttivo.
La Riforma Cartabia del processo civile, entrata in vigore di recente, ha suscitato l'interesse di molti italiani riguardo la possibilità di presentare cumulativamente e quindi ottenere sia la separazione che il divorzio dal proprio coniuge attraverso un'unica domanda al Tribunale. Ma quindi è possibile separarsi e divorziare insieme? La risposta a questa domanda non è semplice né univoca e richiede una comprensione più approfondita dei due istituti in oggetto.
La separazione e il divorzio sono due termini che spesso vengono confusi, ma hanno significati e implicazioni legali diverse. Con la separazione i coniugi decidono di vivere separatamente, con reciproco rispetto, senza porre fine al loro matrimonio e quindi il contratto che civilmente li vincola legalmente. Può essere una scelta temporanea o un passo verso il divorzio. Durante la separazione consensuale, i coniugi possono definire accordi su questioni come la divisione dei beni, l'affidamento dei figli e il sostegno finanziario, l'assegnazione della casa coniugale. Con la domanda di divorzio, invece, i coniugi chiedono al Tribunale la cessazione degli effetti civili del matrimonio e quindi lo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale. Richiede l'intervento di un tribunale e può comportare la divisione dei beni, la determinazione della custodia dei figli e il calcolo degli alimenti. Una volta divorziati, i coniugi sono legalmente liberi di sposarsi di nuovo.
La Riforma Cartabia ha introdotto un cambiamento significativo nel panorama giuridico per coloro che desiderano porre fine al matrimonio con l'assistenza legale. Ora è possibile presentare contemporaneamente l'istanza di separazione e quella divorzio all'interno di un'unica domanda, semplificando il processo. Prima di questa riforma, le due domande di separazione e divorzio dovevano essere fatte con due istanze separate, insomma si trattava di due processi distinti. La richiesta di divorzio, poi, poteva essere presentata solo dopo un periodo di sei mesi dalla comparizione dei coniugi davanti al tribunale, nel caso di separazione consensuale, o dopo un anno, nel caso di separazione giudiziale più complessa e contenziosa. Ciò significava che il coniuge già separato doveva avviare una nuova procedura legale per ottenere la sentenza di divorzio dal tribunale, mettendo così definitivamente fine al matrimonio.
Con l'introduzione del nuovo meccanismo a partire dal 1° marzo 2023, è possibile semplificare il processo di separazione e divorzio, depositando in Tribunale a domanda congiunta di separazione e contestuale divorzio con un gran risparmio di tempo e denaro per tutte quelle coppie di coniugi che desiderano lo scioglimento del vincolo coniugale e quindi la fine della loro relazione. Le domande di separazione e divorzio possono ora essere presentate in un unico atto, risparmiando tempo e costi di procedura. Questo significa che i giudici non dovranno condurre indagini separate sulle questioni finanziarie, patrimoniali, di custodia e mantenimento dei figli. Dovranno concentrarsi su un unico processo nel quale vengono avanzate sia la domanda di separazione che quella il divorzio. Questa modifica è particolarmente vantaggiosa in situazioni familiari complesse e delicate.
In ogni caso è importante consultare sempre un avvocato per valutare attentamente la possibilità di presentare un'unica domanda di separazione e divorzio. Infatti non sempre questa scelta è conveniente o appropriata e richiede una valutazione approfondita ad avvocato esperto, per valutare la convenienza e l’opportunità di presentare in Tribunale una domanda cumulativa di separazione e divorzio è la soluzione più efficace, ponderata e giusta. Sebbene la legge consenta ora il "cumulo delle domande", è comunque necessario rispettare i termini di sei mesi o un anno prima che il divorzio possa essere pronunciato. Durante questo periodo, la separazione deve essere effettiva e continua. La separazione rimane un prerequisito necessario per avviare la procedura di divorzio. Tuttavia, è possibile ottenere un abbattimento dei costi legali in quanto la difesa si concentra in un unico processo, consentendo all'avvocato di presentare tutte le richieste necessarie nel primo atto di citazione. È fondamentale affrontare questi aspetti, compresi i costi legali, durante la fase di stesura del preventivo iniziale in collaborazione con l'avvocato, al fine di una piena comprensione delle implicazioni di gestione familiare oltre che finanziarie.
La riforma Cartabia ha di conseguenza eliminato la necessità di due udienze separate davanti al Presidente (o al Giudice Delegato) e al Giudice istruttore. Ora, la trattazione della separazione e del divorzio avviene davanti a un solo Giudice, che stabilirà l'udienza per la comparizione delle parti entro novanta giorni dal deposito del ricorso. In caso di separazione consensuale e divorzio congiunto è anche possibile evitare l'udienza di comparizione dei coniugi innanzi al Giudice se richiesto dalle parti nel ricorso introduttivo. In tal caso, l’udienza sarà a trattazione scritta e i coniugi, tramite il legale, dovranno confermare le condizioni di separazione e divorzio già concordate e dichiarare la loro volontà di non riconciliarsi. In questo modo, i coniugi posso sottrarsi al disagio di apparire innanzi al Giudice Delegato in Tribunale. Il procedimento si concluderà con sentenza di separazione e, decorso il termine di legge, con sentenza di divorzio.
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