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Successioni e Testamenti
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Testamento olografo: cos’è e come funziona?

Il testamento olografo è scritto a mano dal diretto interessato, indicando le specifiche volontà da attuare in seguito alla sua morte. Per essere valido deve rispettare alcuni requisiti e deve considerare che parte del patrimonio per legge deve essere diviso tra gli eredi legittimari.

Pensare a ciò che avverrà dopo la nostra morte ci lascia una sensazione di smarrimento e tristezza, ma ci aiuta anche a capire come è possibile dividere i nostri beni materiali, tra le persone che ci sono più care.

Il primo pensiero, infatti, va ai parenti più stretti, quindi i figli, il coniuge, i fratelli, i cugini, etc. Tutto ciò che siamo riusciti a guadagnare nell’arco della nostra vita, con sacrificio e impegno, può essere utile alle persone che amiamo di più. 

La legge prevede una distribuzione del patrimonio in quote legittime in base al grado di parentela, dal più vicino fino al sesto grado. In particolare quando non ci saremo più ci sarà un concorso tra successori, nel senso che i più vicini riceveranno ciò che gli spetta di diritto in base a quanto decretato dalla giurisprudenza italiana. Se non ci sono legittimari, le proprietà diventeranno statali.

Tenendo sempre in considerazione le quote di eredità legittima, è possibile però, esprimere delle preferenze, attraverso un testamento, cioè l’indicazione delle volontà di un soggetto.

Tra le varie tipologie presenti in Italia, la più semplice è il testamento olografo, cioè redatto di proprio pugno dal soggetto interessato, e non necessariamente depositato presso un notaio.

Vediamo allora di delineare un quadro completo dell’argomento, cercando di capire quelle che sono le opzioni possibili per decidere a priori la suddivisione dei propri beni.

Cos’è un testamento?

Quando un soggetto intende lasciare traccia delle proprie volontà, in merito alla suddivisione del proprio patrimonio, dopo la sua morte, deve conoscere quanto riportato dall’art. 587 del codice civile:

Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, di tutte le proprie sostanze o di parte di esse.​Le disposizioni di carattere non patrimoniale, che la legge consente siano contenute in un testamento, hanno efficacia, se contenute in un atto che ha la forma del testamento, anche se manchino disposizioni di carattere patrimoniale.

Da quanto possiamo leggere, la legge prevede che un individuo possa prendere delle decisioni sottoscrivendo un testamento, cioè un documento attraverso il quale vengono garantite:

  • la libertà di scegliere in merito ai propri beni
  • la revocabilità, cioè la possibilità di cambiare idea, sempre rispettando i requisiti imposti dalla giurisprudenza

In realtà la libertà decisionale può essere totale solo se non ci sono familiari prossimi, altrimenti è necessario rispettare le quote legittime obbligatorie per i parenti stretti. In questo caso, infatti, il soggetto può disporre per testamento solo di una parte dei propri possedimenti.

In ogni caso la libertà è garantita anche da specifiche norme che impongono il divieto di effettuare:
  • patti successori: contratti stipulati da altri
  • atti congiunti: provvedimenti presi da due persone in favore di un terzo
  • atti reciproci: disporre dei propri beni in modo simmetrico

Decidere della suddivisione dei beni è un atto personale, e non può essere decretato da altri, nemmeno da rappresentanti.

Ci possono però essere diverse tipologie di documenti:

  • testamento olografo: scritto di proprio pugno dal proprietario dei beni
  • pubblico: redatto in presenza di un notaio e di due testimoni​segreto: sigillato, del quale nessuno conosce il contenuto, nemmeno il notaio
  • speciale: in casi particolari si possono redigere documenti semplificati

Il testamento olografo

Si tratta di un documento che può essere scritto a mano direttamente dal soggetto interessato, senza ricorrere delle consulenza e dell’operato di un notaio e di testimoni.

In esso vengono depositate le volontà del testatore, scritte in totale libertà, pur rispettando la suddivisione delle quote legittime previste per i parenti più stretti.

Non si deve rispettare una formula particolare di scrittura, ma come vedremo ci devono essere alcuni requisiti per evitare che il tutto sia nullo.

Bisogna, inoltre, considerare che si tratta di un atto che avrà valore in futuro, quando il titolare dei beni non avrà più la possibilità di dare ulteriori spiegazioni, quindi tutto deve essere indicato nel modo più chiaro possibile.Quindi, dal testamento olografo si devono desumere i reali desideri del soggetto che l’ha sottoscritto.

Da una parte esso rappresenta senza dubbio la via più veloce, semplice ed economica per lasciare le proprie volontà scritte, senza subire condizionamenti esterni. D’altro canto, però, si tratta di una scelta rischiosa, in quanto il documento stesso potrebbe andare perso.

I vantaggi, perciò, sono:

  • comodità
  • gratuità
  • segretezza

I rischi, invece, sono:
  • alterazione
  • smarrimento
  • distruzione
Il supporto di un notaio è utile proprio per ufficializzare le decisioni, scrivendo tutto in modo chiaro, senza dare adito a diverse interpretazioni, ed essendo depositato non può venire distrutto, danneggiato o perso.

I requisiti

Fino ad ora abbiamo detto che un testamento olografo può essere scritto a mano, dal proprietario di beni, per stabilire come essi debbano essere suddivisi dopo la sua morte.

Abbiamo sottolineato anche, che non esistono vincoli formali in merito, infatti, esso può essere scritto in qualsiasi tipo di foglio o supporto, purchè possa attestare che sia stato redatto dal diretto interessato e non da dispositivi elettronici per esempio.
L’art. 602 del codice civile sottolinea che:

Il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano del testatore.La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni. Se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore.La data deve contenere l'indicazione del giorno, mese e anno . La prova della non verità della data è ammessa soltanto quando si tratta di giudicare della capacità del testatore della priorità di data tra più testamenti o di altra questione da decidersi in base al tempo del testamento.

In particolare, per essere valido, tale documento deve rispettare i seguenti requisiti:
  • autografia: interamente scritto di pugno del testatore, quindi non è valido se creato al computer o da altre persone
  • data: devono essere indicati chiaramente il giorno, il mese e l’anno di redazione. Si tratta di elementi utili per stabilire la capacità di intendere e volere del soggetto.
  • sottoscrizione: cioè la firma, solitamente intera, sebbene sia considerata valida anche quella contenente uno pseudonimo, se conosciuto pubblicamente.
Nel caso in cui venissero aggiunti delle parti in un secondo momento, tali requisiti devono essere nuovamente rispettati.
Esso può essere conservato in un posto sicuro, senza avvisare nessuno. Ovviamente è consigliato consegnarlo a una persona di fiducia o comunque depositarlo presso un notaio, per evitare che possa essere danneggiato o perso.

La pubblicazione

Il soggetto che possiede il testamento olografo redatto da un altro, per renderlo valido a tutti gli effetti deve effettuare la pubblicazione presso un notaio.

In questo caso verrà redatto un verbale in presenza di due testimoni, come stabilito dall’art. 620 del codice civile:

Chiunque è in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio per la pubblicazione, appena ha notizia della morte del testatore.Chiunque crede di avervi interesse può chiedere, con ricorso al tribunale del luogo in cui si è aperta la successione, che sia fissato un termine per la presentazione

Per effettuare ciò è necessario presentare i seguenti documenti:
  • copia di documenti di identità del testatore
  • atto di morte se non è già stato certificato, che si può richiedere al comune
  • atto da pubblicare
I costi relativi alla pubblicazione possono variare in base alla parcella del professionista, in genere variano da 700 a 2000 euro.
TESTAMENTO OLOGRAFO
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