Attraverso le aste giudiziarie il giudice dispone la vendita forzata di beni mobili o immobili appartenenti ad un soggetto che ha subito un’esecuzione forzata o un fallimento. L’obiettivo è quello di recuperare le cifre utili per pagare i creditori.
Possono essere messi in vendita sia beni mobili, quali automobili e natanti, che beni immobili come abitazioni, garage e alberghi. Il soggetto che propone il prezzo più alto si aggiudica il bene. Si tratta di un’operazione spesso molto conveniente, soprattutto se il prezzo è stato notevolmente ridotto in seguito a diverse aste deserte. A volte, però, può essere rischioso procedere in tal senso, in quanto gli edifici potrebbero essere caratterizzati da irregolarità edilizie o addirittura essere abusivi.
Tra i vantaggi, comunque, va sottolineato che l’acquirente non deve versare spese notarili o provvigioni per la mediazione immobiliare.
La vendita tramite aste giudiziarie può avvenire:
Si tratta di un vera e propria gara pubblica al rialzo, per potere aggiudicare il bene al migliore offerente.
Un’azienda quando non riesce più a far fronte ai propri debiti in maniera normale, rischia il fallimento. In tale situazione gli interessati possono presentare un’istanza di fallimento presso un Tribunale per fare in modo che un curatore, possa analizzare la situazione e valutare i beni che possono essere pignorati e poi venduti alle aste giudiziarie per restituire ciò che spetta di diritto ai creditori.
Attraverso l’asta fallimentare è possibile soddisfare del tutto, o in parte i crediti. Possono partecipare sia persone fisiche che giuridiche. Ovviamente l’esecutato non può proporsi come offerente per riuscire a recuperare i propri beni. Possono farlo, però, eventuali parenti e il coniuge, a patto che non si tratti di un accordo preso per ostacolare le norme.
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