Le ferie imposte dal datore di lavoro sono consentite dalla legge? Un dipendente può rifiutare le ferie? Chi ha il diritto di decidere in merito alla fruizione dei periodi di riposo? Per rispondere a tali domande cerchiamo di capire l’orientamento della giurisprudenza e le norme di riferimento.
Per ogni dipendente il periodo delle ferie è di vitale importanza. Si tratta di un momento utile per trascorrere del tempo con amici e familiari, per coltivare i propri hobbies, per fare vacanze, o semplicemente per riposarsi.
Individuare le settimane giuste per chiedere le tanto agoniate ferie non è però sempre semplice. Spesso l’azienda non ci permette di scegliere i giorni, e ci complica la vita perchè magari siamo costretti a non partire per un viaggio, in quanto le date non coincidono con quanto ci ha imposto il datore di lavoro.
Generalmente un lavoratore può fare delle richieste esplicite alla propria azienda, ma quest’ultima non è sempre tenuta a rispettare i desideri del dipendente, soprattutto se ci sono svariate attività lavorative da portare avanti.
Le ferie imposte dal datore di lavoro sono quindi legittime, ma devono essere rispettati alcuni requisiti, come ad esempio un preavviso ragionevole e la possibilità di usufruire dei giorni di riposo in maniera continuativa.
Un soggetto, d’altro canto non può rifiutare il periodo di riposo previsto dalla legge, o meglio se decide di farlo non può chiedere un relativo indennizzo, in quanto in automatico perde il diritto.
Ogni anno i lavoratori subordinati hanno il diritto ad alcune giornate libere, a prescindere dal loro specifico inquadramento. Si tratta di un diritto fondamentale irrinunciabile per i dipendenti, sancito anche dall’art. 36 della Costituzione:
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi
L’obbligo a un periodo di riposo ha lo scopo di assicurare un recupero psico-fisico del soggetto, permettendogli di riposarsi adeguatamente ma anche di dare la priorità ai rapporti sociali e familiari che magari ha trascurato a causa del lavoro.
Non si tratta quindi di una opzione facoltativa, ma di una regola dettata dalla giurisprudenza italiana. Non sono ammessi, perciò, accordi tra dipendente e datore di lavoro per sviare tale norma, magari trasformando in soldi aggiuntivi il periodo di ferie.
Ogni lavoratore, inoltre, deve fare annualmente il periodo minimo di ferie annuali stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale di categoria, solitamente mai inferiore a 2 settimane.
L’azienda non può impedire in nessun modo tale diritto, ma può decidere come devono essere svolte, ed è per questo motivo che spesso di parla di ferie imposte dal datore di lavoro. Va comunque precisato che l’interessato deve ricevere un preavviso ragionevole e deve godere di giorni continuativi e non di qualche ora giornaliera di riposo.
La legge prevede delle misure minime per quanto riguarda il diritto alle ferie. In particolare ogni anno un dipendente matura almeno 4 settimane, cioè 26 giorni, perchè non vengono conteggiate le domeniche e i giorni di riposo settimanale.
Va sottolineato, però, che tale regola riguarda solamente coloro che hanno lavorato per un intero anno, escludendo eventuali assenze previste dalla legge.
In alcuni contratti, però, le ferie possono essere maggiori, ad esempio nel settore pubblico i soggetti con maggiore anzianità possono avere 32 giorni ogni anno.
In ogni caso, i giorni di riposo maturano in modo proporzionale rispetto ai mesi lavorati, in particolare ogni mesi si matura un diciottesimo di ciò che ci spetta in un anno.
Ma, se i giorni i riposo maturati corrispondono a 4 settimane all’anno, non significa che abbiamo il diritto di stare a casa per tutto il periodo. Secondo la legge è possibile usufruire di almeno 2 settimane, possibilmente in modo consecutivo, le rimanenti 2 devono essere godute entro i 18 mesi successivi all’anno di maturazione.
Tutto ciò riguarda le regole minime da rispettare, ma ogni azienda, in riferimento a particolari contratti collettivi può definire periodi aggiuntivi di ferie.
Sebbene possano esistere ferie imposte dal datore di lavoro, non ci possono essere invece ferie negate in quanto si tratta di un diritto fondamentale del lavoratore, sancito anche nella Costituzione italiana.
Le aziende che mettono in atto un comportamento di questo tipo, possono venire denunciate all’ispettorato del lavoro e subire sanzioni pecuniare comprese tra 100 euro e 4500 euro in base alla gravità del fatto commesso.
Ogni persona ha il diritto di prendersi della pause, giornate da dedicare esclusivamente a se stesso e alla sua vita privata. Non fermarsi mai è del tutto controproducente, in quando non si consente al corpo e alla mente di ritrovare un giusto equilibrio.
Infatti i soggetti estremamente stacanovisti, alla lunga possono avere prestazioni meno elevate proprio perchè raramente si concedono momenti di riposo.
Abbiamo finora evidenziato che un lavoratore ha il diritto di godere almeno di 2 settimane di riposo in un anno. Tale periodo però non può essere scelto liberamente, anzi spesso ci parla di ferie imposte dal datore di lavoro. A tale proposito l’art. 2109 del codice civile, stabilisce alcune regole da rispettare:
Il prestatore di lavoro ha diritto ad un giorno di riposo ogni settimana, di regola in coincidenza con la domenica.
Ha anche diritto [dopo un anno d'ininterrotto servizio] ad un periodo annuale di ferie retribuito, possibilmente continuativo, nel tempo che l'imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro. La durata di tale periodo è stabilita dalla legge, [dalle norme corporative,] dagli usi o secondo equità.
L'imprenditore deve preventivamente comunicare al prestatore di lavoro il periodo stabilito per il godimento delle ferie.
Non può essere computato nelle ferie il periodo di preavviso indicato nell'articolo 2118.
Come possiamo notare le ferie imposte dal datore di lavoro, devono in ogni caso:
In ogni caso un’azienda non può obbligare un soggetto a fare le ferie, e quest’ultimo non può pretendere che esse vengano pagate alla conclusione del rapporto di lavoro. In altra parole, il dipendente che si rifiuta di accettare le ferie imposte dal datore di lavoro, perde il proprio diritto e non può chiedere indennizzi in merito.
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