Cerchi un avvocato esperto in
Penale
Guide diritto penale

Usurpazione: definizione del reato e punizioni previste

L’usurpazione è un reato inserito nel nostro ordinamento con l’obiettivo di tutelare l’integrità e il diritto di proprietà dei fondi. Vediamo quando si verifica esattamente e come viene punito.

La proprietà dei beni immobili viene protetta attraverso una sorta di divieti posti dal legislatore, per punire chi lede i diritti del proprietario. In modo particolare non è possibile il furto delle stesse e si verifica un illecito ogni volta che vengono rimossi dei termini apposti sui beni.

Nelle prossime righe analizzeremo il reato in questione, cercando di sottolineare le sue caratteristiche peculiari e le differenze con altri illeciti che possono sembrare simili.

Il reato di usurpazione

Per comprendere a pieno quando si configura il reato di usurpazione è necessario fare riferimento a quanto afferma l’art. 631 del codice penale:

Chiunque, per appropriarsi, in tutto o in parte, dell'altrui cosa immobile, ne rimuove o altera i termini è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a duecentosei euro.

Possiamo, quindi, trarre delle considerazioni, dopo avere letto il testo dell’articolo, in modo particolare:

  • si tratta di un reato comune, ovvero realizzabile da chiunque, tranne dal proprietario del bene in oggetto;
  • l’agente deve agire con lo scopo di appropriarsi dello stesso, perciò il comportamento presuppone la conoscenza della proprietà;
  • non è perseguibile d’ufficio, quindi per potere attivare il procedimento penale è necessaria la querela della persona offesa

Inoltre, si fa riferimento a due diverse azioni, ovvero:

  • rimozione: togliere i beni dal luogo in cui si trovano
  • alterazione: spostarli dalla collocazione originaria

Ma cosa significa esattamente? In sostanza vengono punite le condotte volte ad alterare o rimuovere i termini di confine, e qualsiasi cosa, sia naturale che artificiale destinata a rappresentare in modo stabile la linea di confine tra immobili.

Ad esempio, tali comportamenti si possono attuare spostando dei pali, muretti, o rimuovendo alberi, ecc..

Usurpazione: la cosa altrui

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che l’art. 631 c.p. descrive il reato di usurpazione, e prevede delle punizioni per chi si appropria del bene o ne rimuove o altera i confini, vediamo ora di approfondire il significato di cosa altrui.

Sebbene possa sembrare che la norma in questione si riferisca soltanto ai beni oggetto del diritto di proprietà, in realtà è necessario analizzare la questione in modo più “ampio”.
Il legislatore, infatti, mirava a proteggere anche il possesso e la detenzione.

Vediamo come vengono descritti tali diritti.

L’art. 832 c.c. sottolinea che:

Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico [Cost. 42, 43, 44].

L’art. 1140 c.c. afferma che:

Il possesso è il potere sulla cosa che si manifesta in un'attività corrispondente all'esercizio della proprietà o di altro diritto reale. Si può possedere direttamente o per mezzo di altra persona, che ha la detenzione della cosa

Infine, l’art. 1141 c.c. descrive il mutamento della detenzione in possesso;

Si presume il possesso in colui che esercita il potere di fatto, quando non si prova che ha cominciato a esercitarlo semplicemente come detenzione.
Se alcuno ha cominciato ad avere la detenzione, non può acquistare il possesso finché il titolo non venga a essere mutato per causa proveniente da un terzo o in forza di opposizione da lui fatta contro il possessore. Ciò vale anche per i successori a titolo universale.
In altri termini, la tutela del legislatore deve essere intesa allargarsi anche al possesso e alla detenzione. La considerazione non deve stupire: l’art. 631 c.p. è chiaramente inteso sanzionare in maniera specifica sanzionare la rimozione o l’alterazione dei termini, per salvaguardare il rapporto di fatto che viene esercitato sugli immobili sia dal proprietario che dai terzi legittimati a farlo.

Detto ciò, con il termine “altrui”, il legislatore intendeva tutelare ogni rapporto con un immobile, anche di soggetti diversi dal proprietario, ma con interessi simili, ovvero all’integrità del bene.

Usurpazione: analogie e differenze con altri reati

Il reato di usurpazione non deve essere confuso con altri illeciti, ad esempio con:

  • esercizio arbitrario delle proprie ragioni 
  • sconfinamento con aratura del terreno

Esercizio arbitrario delle proprie ragioni

L’esercizio arbitrario delle proprie ragioni è descritto dall’art. 393 c.p., aggiornato il 27 novembre 2019 nel seguente modo:

Chiunque, al fine indicato nell'articolo precedente, e potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo usando violenza o minaccia alle persone, è punito, a querela dell'offeso, con la reclusione fino a un anno.
Se il fatto è commesso anche con violenza sulle cose, alla pena della reclusione è aggiunta la multa fino a duecentosei euro.

Risulta evidente che in tal caso si cerca di tutelare il monopolio giudiziario della risoluzione di controversie, oltre all’incolumità personale e degli interessi del privato.

Sconfinamento con aratura del terreno

In questo caso non si tratta di usurpazione, ma piuttosto vengono integrati i seguenti reati:

  • deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi (art. 632 c.p.)
  • invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.)

Alcuni sostengono inoltre che, in tale ipotesi non si tratta di reato comune, visto che può essere commesso solamente dal possessore del fondo confinante o dal proprietario.

Fonti normative

  • Art. 631 c.p.
  • Art 632 c.p.
  • Art. 633 c.p.
  • Art, 393 c.p.
USURPAZIONE DIRITTO DI PROPRIETÀ POSSESSO DETENZIONE
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN PENALE?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.