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Come funziona Accesso Giustizia

Accesso Giustizia è una "cancelleria virtuale", riservata non solo agli addetti al settore ma anche al pubblico. Attraverso il punto di accesso è possibile depositare e consultare documenti e atti del processo civile, attraverso il sistema informatico. 

Accesso Giustizia è il punto di accesso alla Giustizia Digitale.

​Accesso Giustizia: il Processo Civile Telematico

Il Processo Civile Telematico (PCT) non è un nuovo tipo di processo civile, ma si tratta più semplicemente dell'introduzione di strumenti informatici nel tradizionale processo, con lo scopo di creare una cooperazione telematica efficiente tra gli attori del processo medesimo. Questo progetto, quindi, istituisce, disciplina ed organizza le modalità attraverso le quali i documenti giudiziari in formato elettronico ed attraverso strumenti telematici vengono prodotti, depositati e consultati dagli attori pubblici, vale a dire: 

  • ​personale di cancelleria;
  • giudici;
  • ufficiali giudiziari;
  • Avvocatura dello Stato;
  • Amministrazioni pubbliche;
  • privati (avvocati, CTU, CTP e notai) coinvolti nel processo.

​Fase di consultazione: Polisweb 

Quando si parla di Accesso Giustizia, tutti i collegamenti (sia per la consultazione sia per l'invio e deposito degli atti) passano attraverso il Punto di Accesso al quale si è iscritti. Quando l'Avvocato cerca di entrare, nella sezione dedicata all'erogazione del servizio Polisweb, il sistema gli chiede di farsi riconoscere, richiedendo l'attivazione del certificato di autenticazione contenuto nella sua smart-card: l'Avvocato dovrà, quindi, inserire la sua smart-card nell'apposito lettore collegato al computer e dovrà digitare il PIN che permette di sbloccare la carta. Il sistema, effettuata l'identificazione dell'Avvocato e verificato che non sia soggetto a sospensione e/o radiazione dall'albo, consentirà la consultazione dei registri di cancelleria e in particolare dei dati dei procedimenti in cui risulta costituito. Grazie all'accesso alla giustizia, l'Avvocato potrà quindi:

  • ​esaminare e ricostruire tutti gli eventi processuali che si sono verificati in un determinato processo;
  • verificare determinate scadenze ed adempimenti;
  • monitorare lo scioglimento di una riserva o il deposito di un provvedimento del giudice;
  • controllare eventuali attività fuori udienza della controparte in quanto il sistema gli può mostrare tutti gli eventi processuali verificatasi dalla data dell'ultima consultazione. 

Con procedura analoga sarà possibile la consultazione del fascicolo processuale elettronico e dei provvedimenti del giudice. L'Avvocato avrà quindi la possibilità di consultare e acquisire copia dell'intero fascicolo processuale e dei provvedimenti del Giudice dal proprio studio o comunque da qualsiasi luogo con accesso a Internet.

​Fase di deposito degli atti

Decisamente più complessa è la gestione dei servizi del PCT cd. asincroni, come ad esempio il deposito di atti processuali. Il processo, che dalla redazione dell'atto arriva all'invio dello stesso, attraversa diverse fasi che si possono distinguere in: 

  • ​Redazione;
  • Trasformazione nel formato previsto (xml o pdf);
  • Sottoscrizione digitale;
  • Inserimento degli allegati e imbustamento;
  • Cifratura delle buste;
  • Invio delle buste. 

Alcuni di questi passaggi sono chiari per l'Avvocato in quanto il software che gestisce il processo, chiamato "redattore", esegue tali operazioni in modo automatico senza che l'Avvocato ne abbia contezza. Il redattore, di norma, prevede due modalità di redazione dell'atto: 

  • ​si collega direttamente ad un word-processor;
  • prevede un suo modulo di videoscrittura avente le principali funzioni di formattazione, composizione, correzione e ortografia. 

In entrambi i casi si possono usare due modelli già predisposti abbastanza personalizzabili. Il primo degli atti processuali che è stato reso operativo è il ricorso per decreto ingiuntivo, per cui, data la sua semplicità, è possibile creare dei "moduli" da riempire con le informazioni, variabili e specifiche per ogni procedimento (nomi delle parti, importi ingiunti etc.). Ultimata la redazione dell'atto nella forma richiesta si procede alla sottoscrizione con firma digitale. Effettuata la sottoscrizione dell'atto verrà creata una "busta elettronica" nella quale, insieme all'atto, verranno inseriti gli eventuali allegati che dovranno anch'essi essere firmati digitalmente.  La busta deve essere cifrata con l'utilizzo della chiave pubblica dell'Ufficio giudiziario al quale l'atto viene inviato per il deposito. Per il momento, l'individuazione della chiave pubblica dell'Ufficio destinatario avviene manualmente, scaricandola dal sito del Ministero. A questo punto, basterà inviare il messaggio di posta elettronica così compilato per il tramite del Punto di Accesso, che fatta l'identificazione forte dell'Avvocato, provvederà ad inoltrare il messaggio per il tramite del Gestore Centrale, al Gestore Locale dell'Ufficio giudiziario presso cui deve avvenire il deposito. 

​Accesso Giustizia e PST Giustizia

​Come consultare i fascicoli

In caso di consultazioni aperte al pubblico tutti possono interloquire con gli uffici giudiziari e accedere ai servizi telematici, anche senza l'intermediazione di un Avvocato. Per poter effettuare il login, è necessario registrarsi (non solo da pc ma da qualunque dispositivo mobile). Nel caso di consultazione privata le regole cambiano perché si può accedere solo tramite "autenticazione forte", che consiste nella firma digitale o CNS abilitata. 

​Come si verifica l'assegnazione di una causa

Il sistema mette a disposizione dell'utente dei parametri tramite i quali si può selezionare il procedimento ai cui atti si vuole accedere. Dopo aver individuato l'area territoriale e la tipologia del procedimento è possibile verificare il nome del Giudice a cui la causa è stata assegnata. 


ACCESSO GIUSTIZIA GIUSTIZIA DIGITALE
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