Consultorio familiare: cos’è, come funziona

Il consultorio familiare nasce con l’intento di essere un punto di appoggio, una struttura sanitaria riconosciuta in cui ricevere supporto su tematiche centrali per adolescenti, adulti, coppie e famiglie. Chiunque può accedere al consultorio familiare essendo questo un servizio pubblico, anche se in alcuni casi erogato da strutture private accreditate, ed è fondamentale per fronteggiare alle problematiche legate anche al singolo individuo, a partire da tematiche di natura prettamente fisica, psicologica e comportamentale o per esaudire la necessità di occuparsi della propria prevenzione.
Consultorio familiare: storia e regolamentazione
Il consultorio familiare nasce da un crescente bisogno di supporto alla famiglia in un periodo storico caratterizzato dalla rivoluzionaria emancipazione femminile, tra il 1973 con la legge sull’aborto e la rivalsa della donna come elemento chiave nella gerarchia della famiglia.
Fondamentale alla nascita dei consultori è stata anche la nuova visione di salute che l’Italia ha adottato in quegli anni, un concetto non più legato all’assenza di malattia, ma bensì di “completo benessere fisico psichico e sociale”.
Istituiti tramite la Legge numero 405 (istituzione dei consultori familiari) del 29 luglio 1975 queste strutture socio sanitarie multidisciplinari sono state fortemente volute ed istituite da tutte le Regioni e totalmente gestite dalle ASL (azienda sanitaria locale) su tutto il territorio nazionale, per garantire una copertura omogenea e continuativa di tutti i cittadini con necessità ed anche se non si trova in un ambito ospedaliero, ma bensì come studio, funge da punto cardine per molte attività.
Dal 1997 si è aggiunto il consultorio giovani, dedito ad accompagnare gli adolescenti nella scoperta educativa di tematiche come la sessualità, le dipendenze e la prevenzione, mentre dal 1998 il servizio si è arricchito della regolamentata tutela di donne immigrate e dei loro figli.
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Consultorio giovani e familiare: differenze e fasce di età
Il consultorio giovani è uno spazio dedicato alla tutela dei cittadini di età compresa tra i 13 ed i 22 anni, ed è un luogo in cui si può accedere senza impegnativa medica e senza la presenza di un genitore o tutore.
Questo servizio è estremamente fondamentale perché oltre essere gratuito, permette a chi non si sente al sicuro di esprimersi tutelati dal segreto professionale, in modo confidenziale e ricevere un aiuto concreto per ricevere supporto sia psicologico che medico, su tematiche come l’aborto, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili e la salute mentale.
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Invece, il consultorio familiare è formulato per utenti più adulti, con età compresa tra i 23 e i 65 anni. Alcune prestazioni potrebbero essere soggette ad un ticket previsto dal Servizio Sanitario Nazionale, tutte le altre restano gratuite, coperte da anonimato e segreto professionale a tutela di tutti per legge.
Consultorio familiare: prestazione garantite
Il consultorio familiare nasce con lo scopo di garantire dei servizi pubblici e duraturi per tutti i cittadini italiani, extracomunitari regolari e no, mettendo a disposizione dei professionisti per tantissime prestazioni di utilità indiscutibile:
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- Centro d’informazione sulla genitorialità responsabile
- Centro d’informazione per la sterilità maschile e femminile
- Supporto di preparazione al parto per donne e coppie, per aiutare ad entrare nell’ottica di genitorialità sicura e compensata
- Assistenza per tutto il percorso della gestazione, sia per gravidanze che per gravidanza a rischio
- Interruzione volontaria della gravidanza (IVG), comprendendo assistenza medica e psicologica per i minori
- Possibilità di effettuare visite specialistiche come ecografie ostetrico-ginecologiche per prevenzione dei tumori femminili o disturbi legati alla salute, cardiotocografia per valutare lo stato di salute del feto e il livello di contrazioni per il parto, colposcopia utile per studiare anomale cellule presenti nel collo dell’utero, richiesta di test HIV.
- Prescrizione di contraccettivi previa visita medica interna
- Visita con genetista per la prevenzione e la valutazione di rischi genetici o gravidanze a rischio conclamato
- Consulenza psicologica ed interventi per situazioni di disagio giovanile, di coppia o di un nucleo famigliare collaborando con un educatore per creare strategie di miglioramento
- Sostegno a genitori in difficoltà, mediazione familiare e consulenza sociale
- Procedure di affido o adozione adozione nazionale ed internazionale di minori
- Psicodiagnostica nell’età evolutiva
- Tutela di donne immigrate e dei loro figli
- Supporto e tutela contro le violenze di genere
- Prevenzione del maltrattamento su minori e abusi sessuali
- Consulenza e supporto per donne in menopausa
- Presenza nelle scuole con progetti finalizzati ad informare e sensibilizzare gli adolescenti alla prevenzione
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Consultorio familiare: figure di riferimento
Sono molti i motivi che possono portare un singolo individuo o una coppia a richiedere una prestazione gratuita presso i consultori, sicuramente è importante chiedere consulto quando c’è necessità di avere informazioni su argomenti inerenti al nucleo famigliare o alla sfera sessuale, avere un parere sociale o legale, ma anche per screening sulla prevenzione precoce dei tumori femminili e per le gravidanze sia a rischio che no.
Le principali figure di riferimento all’interno del consultorio familiare si suddividono in due categorie, quelle del personale medico (equipe, operatori specializzati) e quella del personale addetto alle tematiche psico-sociali.
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- Il settore medico comprende spesso una ginecologa o ginecologo che si occupa delle visite specialistiche e delle prescrizioni mediche, con il supporto dell’infermiere o assistente sanitario.
Fondamentale è anche la presenza di ostetrica e genetista che garantiscono l’accompagnamento delle donne in gravidanza fino al parto, ed infine, la presenza di un pediatra e di un neuropsichiatra infantile ovviano tutte le problematiche che si possono presentare in età dello sviluppo. - Il settore psico-sociale si occupa di aspetti psicologici, fisici e sociali, ed è affidato ad uno psicologo che accoglierà singolarmente o in coppia chiunque si trovasse davanti a difficoltà di tipo sessuali o genitoriali, e che seguirà le dinamiche di adozione o di affidamento.
In questo settore è presente anche un educatore, che si occupa di assistere la futura o neo mamma in un percorso o per aiutare bambini in situazione di difficoltà collaborando con la figura dell’assistente sociale, utile a mediare situazioni di conflitto con i figli erogando supporto anche legale affiancato dall’avvocato.
Resta fondamentale la presenza di queste strutture sociosanitarie sul territorio nazionale, a volte poco utilizzate per vergogna o per scarsa fiducia nelle ASL di competenza, che operano costantemente con professionalità davanti ad ogni difficoltà che il cittadino può riscontrare nella sua quotidianità sociale, sentimentale e sessuale.