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Di cosa si occupa la Digos?

Molte volte è capitato di sentire la notizia di un reato commesso dalla tifoseria durante una partita di calcio in cui veniva nominata la Digos come organo a carico dell'indagine. Ma cos'è la Digos? E di cosa si occupa? Se sei interessato, qui sotto risponderemo a queste domande.

La Digos, sigla di Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali, nacque insieme all'Ucigos (Ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali), con la riorganizzazione del Dipartimento centrale di Polizia nel 1978, come uffici secondari presso ogni questura, prendendo il posto dei passati "Uffici politici" subordinati all'Ufficio affari riservati.

Questo dipartimento è una sezione specializzata della polizia di Stato che si occupa solo di crimini particolarmente importanti che possono mettere in pericolo la sicurezza e l’ordine pubblico.

Cosa fa la Digos?

La Digos non si occupa di piccoli reati come diffamazioni o truffe, ma nemmeno per delitti più seri come la violenza sessuale, l’omicidio stradale o lo stalking. Questo avviene perché, come abbiamo detto, la Digos si occupa solamente di indagini che riguardano reati che possono mettere in pericolo la sicurezza e l’ordine pubblico, come ad esempio gli attentati terroristici, anche di tipo informatico e telematico. L'obiettivo è seguire direttamente le operazioni frutto delle proprie investigazioni e seguire ogni fenomeno sociale che possa creare pericoli per la sicurezza e l’ordine pubblico.
L'espressione che meglio identifica le competenze proprie di questo organo è "Polizia di prevenzione", (direzione centrale della polizia di prevenzione) dal momento che la medesima è responsabile della conservazione dell'ordine democratico trattando attività di contrasto alle attività eversive e terroristiche nazionali ed internazionali. Tra le attività più note si riconosce quella di contrasto al fenomeno della violenza negli stadi da parte delle tifoserie organizzate (gli ultras), come pure l'adozione di misure di controllo dei gruppi estremistici che attuano la sovversione dell'ordine, specialmente con il ricorso alla violenza (si pensi ad esempio ai gruppi estremisti che abbiano di mira il sovvertimento sociale). La Digos si occupa anche di contrasto al terrorismo informatico e telematico.

Com'è composta la Digos?

La Digos, a seconda dell'entità della Questura a cui appartiene, è composta e da una o più sezioni antiterrorismo e da una o più sezioni informative.

Le sezioni informative eseguono la loro attività nel campo delle pubbliche manifestazioni sportive e di piazza (cortei, manifestazioni politiche, eventi sportivi, concerti, ecc.) per garantirne lo svolgimento regolare. Esse seguono, dunque, ogni fenomeno sociale che possa essere una minaccia per la sicurezza e l’ordine pubblico. Ad esempio, la Digos può effettuare investigazioni preventive per identificare se, durante una protesta, potrebbero partecipare gruppi appartenenti a organizzazioni violente con l’intento di realizzare una sollevazione, infiltrandosi tra i cittadini scesi in piazza in modo pacifico. 

Nell’ambito dell’attività informativa, un rilievo particolare assume la “Squadra tifoserie”, introdotta a seguito dell'approvazione della direttiva del Ministero dell'Interno, il 12 febbraio 2001, che segue le dinamiche interne al tifo sportivo attraverso un organico dedicato a ciascuna squadra di calcio presente nella zona di competenza.

Per quanto riguarda invece la divisione preposta al contrasto del terrorismo, come accennato sopra, essa adempie alla funzione di sorveglianza e impedimento di fenomeni di terrorismo sia nazionale che internazionale, svolgendo attività investigative finalizzate al dissidio dei reati di eversione dell’ordine democratico.

Vi è poi un'ultima sezione, ovvero quella investigativa, che svolge attività di polizia giudiziaria nell’ambito di competenza dell’ufficio. Si occupa, quindi, in prevalenza, di reati commessi durante le manifestazioni sportive o politiche, oppure reati elettorali, delitti contro la personalità dello Stato e di qualsiasi altro reato che non sia riconducibile alla criminalità comune o organizzata.

La differenza tra Digos e Squadra mobile sta nelle tipologie di reati trattati. La Squadra mobile infatti ha competenze più ampie, che includono anche la criminalità organizzata, i reati contro la persona e il patrimonio. Entrambe le unità hanno un ruolo importante nella lotta alla criminalità e collaborano spesso tra loro e con altre agenzie investigative.

Quanta autorità ha la Digos?

Benché si occupi di reati particolarmente gravi, non si può dire che la Digos abbia maggiore autorevolezza e autorità della rimanente parte della polizia di Stato o delle altre forze dell’ordine, come i carabinieri. La Digos è, più semplicemente, una  polizia specializzata, che ha autorità limitatamente ai reati che le sono attribuiti dalla legge, così come appurato nel paragrafo precedente.

Ciò, ovviamente, non significa che un poliziotto facente parte delle Digos mentre assiste a un reato commesso in sua presenza possa fare finta di niente, voltandosi dall'altra parte: il suddetto, in quanto  appartenente alla forze dell’ordine, dovrà necessariamente agire e assicurare il colpevole alla giustizia, o quanto meno comunicare la notizia di reato in Procura. Sarà successivamente il pm ad assegnare le indagini all’autorità ritenuta da lui più competente (carabinieri, guardia di finanza, polizia postale, ecc.).

Si tenga però presente che, in ogni caso, è sempre la Procura della Repubblica ad assegnare gli incarichi alle forze dell’ordine. Ciò sta a significare che, anche se siamo in presenza di un crimine rientrante tra quelli di competenza della Digos (per esempio, un presunto attentato terroristico), dovrà essere il pm ad incaricare la stessa, presente sul territorio, allo scopo di eseguire le investigazioni.

Criticità della Digos

Durante maggio 2019, l’operato della Digos è venuto criticato per sospetta oppressione dell'indipendenza di manifestare il proprio pensiero, sancita dall’Articolo 21 della Costituzione italiana. Le operazioni compiute dalla Digos vengono di solito motivate con la necessità di evitare turbolenze e assicurarsi che non si verifichino incidenti. Esse vengono giustificate da un’interpretazione molto ampia di una legge del 1948, che punisce «chiunque con qualsiasi mezzo impedisce o turba una riunione di propaganda elettorale, sia pubblica che privata». La suddetta legge fu approvata in un momento molto turbolento della storia politica italiana. Le contestazioni, a volte anche violente, erano la norma durante i comizi.

In altre occasioni, gli agenti della Digos sono stati contestati per provvedimenti sproporzionati all’effettiva minaccia in atto. Si tratta di interventi spesso effettuati anche attraverso l’uso della forza, che avrebbero provocato danni materiali e lesioni fisiche ai manifestanti ed, inoltre, ingiustificata limitazione della libertà di circolazione.

Come entrare nella Digos?

Per entrare nella Divisione investigazioni Generali e Operazioni Speciali occorre essere già all’interno dell'organo di Polizia. Perciò, l’iter da percorrere al fine di entrare nella Digos consiste nel partecipare e vincere un concorso pubblico per entrare nella Polizia di Stato e, dopo essere stati ammessi e ultimato il corso di formazione, si può chiedere al proprio ufficio di competenza di entrare a far parte della Divisione. In questo modo sarà possibile essere trasferiti nel reparto.


Fonti: Articolo 21 della Costituzione italia

DIGOS ORDINE PUBBLICO TERRORISMO
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