L’adescamento di minori è un reato commesso ai danni di bambini in età pre adolescenziale che molto spesso sfocia in abusi sessuali. Vediamo come riconoscere preventivamente tali condotte.
Negli ultimi anni i reati contro i minori hanno destato particolare allarmismo sociale. Le statistiche, infatti, sono tutt’altro che rassicuranti.
L’opinione pubblica ritiene che l’evoluzione della tecnologia legata al web sia la causa di questa emergenza criminale, ma di fatto situazioni di questo tipo di verificano spesso anche in ambienti familiari o comunque i colpevoli non sono sempre sconosciuti.
Senza, dubbio, comunque, la rete ha reso più facile entrare in contatto con i minori, mascherando l’identità reale, con dei profili fake, come vedremo.
Ad ogni modo è importante capire come agiscono i colpevoli, per essere in grado di comprendere la situazione di pericolo, ed evitare così che la condotta possa peggiorare e possa sfociare in abuso sessuale.
L’adescamento di minori, conosciuto anche come “child grooming” si riferisce ad un atteggiamento particolare messo in atto da un adulto nei confronti di un minorenne. Il verbo “to groom” in inglese significa prendersi cura di una persona, in questo caso però la cura e le attenzioni servono per conquistarsi la fiducia delle vittima, ovvero per prepararla psicologicamente a determinati scopi, quasi sempre di natura sessuale.
Si tratta di vere e proprie manipolazioni psicologiche messe in atto con lo scopo di selezionare, coinvolgere ed abusare di un minore.
L’art. 609 undecies del codice penale:
Chiunque, allo scopo di commettere i reati di cui agli articoli 600, 600 bis, 600 ter e 600 quater, anche se relativi al materiale pornografico di cui all'articolo 600-quater.1, 600 quinquies, 609 bis, 609 quater, 609 quinquies e 609 octies, adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. Per adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione.
Il colpevole mette in atto dei comportamenti subdoli per fare cadere le vittime in trappola. In particolare viene utilizzata una seduzione emozionale, per fare sentire al sicuro il minore.
Per soddisfare poi i propri impulsi sessuali, mette in atto delle minacce per intrappolare il minorenne, in modo tale da costruire un rapporto di lunga durata e non occasionale.
Possiamo dire che l’adescamento viene effettuato mettendo in atto una vera e propria condotta camaleontica, dato che il soggetto può modellarsi ed assumere diversi caratteri per raggiungere il proprio obiettivo. E’ molto difficile accorgersi di tali atteggiamenti, essendo leciti e ben studiati per non essere scoperti. Nella maggior parte dei casi assumono la forma di banali attività inoffensive.
Gli adescatori, quindi, sfuggono facilmente dai controlli e da indagini approfondite nei loro confronti. In sostanza la condotta preparatoria si confonde con azioni quotidiane di routine, lasciando pochi indizi per fare presumere gli intenti delittuosi.
Pertanto è indispensabile essere sempre vigili e fare attenzioni a situazioni particolari che si instaurano improvvisamente.
I cosiddetti groomer, cioè gli adescatori, possono entrare in contatto con la vittima in modi diversi:
Per quanto riguarda le tecniche offline, possiamo distinguere:
Come possiamo notare, perciò, il fenomeno non è strettamente legato al web, ma pre esistente rispetto ad esso. Senza dubbio, tuttavia, con le nuove tecnologie ci sono più modalità e strumenti da sfruttare per raggiungere lo scopo.
Come accennato l’adescamento di minori online, pur non essendo l’unica modalità disponibile, è quella che permette un mascheramento più facile. Attraverso il web, infatti, l’adescatore può assumere false identità per riuscire ad entrare in contatto più facilmente con la vittima.
E’ molto più facile suscitare fiducia assumendo le sembianze di un coetaneo, attraverso la creazione di un profilo fake in una delle piattaforme più diffuse.
In questo modo è possibile non dovere superare l’ostacolo inerente alla differenza d’età, particolarmente difficile se si cerca di accedere a luoghi pubblici frequentati da molta gente. In tal caso infatti si rischia di suscitare attenzione e destare sospetto.
In ogni caso, le vittime vengono selezionate con cura, studiando prima i loro gusti, interessi, fantasie, e argomenti attraverso i quali instaurare un dialogo, quindi iniziare un rapporto.
L’adescamento di minorenni online non si sviluppa con un unico comportamento, ma si compone di diverse fasi, che hanno l’obiettivo di trasmettere fiducia nella vittima, in particolare:
Dopo avere visto nei paragrafi precedenti come viene messo in atto questo tipo di reato molto subdolo e pericoloso, vediamo cosa prevede la legge in merito.
Le prime disposizioni in materia sono state introdotte con il Consiglio d’Europa il 25 ottobre 2007, ovvero nella cosiddetta Convenzione di Lanzarote. In particolare l’art. 23 prevede di agire contro l’agente quando la condotta è ormai in uno stato avanzato.
Nel nostro Paese, tuttavia, non sono stati seguiti i suggerimenti del Consiglio d’Europa, dato che l’art. 609-undecies c.p ha introdotto un reato diverso da quello previsto.
La punibilità, infatti, è prevista anche per le prime fasi, ovvero quando ancora non è palese l’adescamento di minorenni.
La pena è la reclusione da uno a tre anni, se non vengono commessi altri reati più gravi.
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