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Licenziamento illegittimo: quali sono i tuoi diritti?

Hai ricevuto una lettera di licenziamento e sospetti che non sia conforme alla legge? Il licenziamento illegittimo rappresenta una violazione delle tutele previste dall'ordinamento italiano a favore dei lavoratori.

Hai ricevuto una lettera di licenziamento e sospetti che non sia conforme alla legge? Il licenziamento illegittimo rappresenta una violazione delle tutele previste dall'ordinamento italiano a favore dei lavoratori. Riconoscere quando un licenziamento non rispetta i requisiti di legge è fondamentale per proteggere i propri diritti e ottenere il giusto risarcimento. In questo articolo analizzeremo le caratteristiche che rendono un licenziamento illegittimo, le tutele previste dalla normativa vigente, le recenti modifiche legislative e le azioni che puoi intraprendere per difenderti.​

Quando un licenziamento è considerato illegittimo

Un licenziamento illegittimo si verifica quando il datore di lavoro interrompe il rapporto di lavoro violando le norme di legge o le disposizioni contrattuali. Le principali situazioni che rendono un licenziamento illegittimo sono:

  • Assenza di giusta causa: quando manca un comportamento grave del lavoratore che comprometta irrimediabilmente il rapporto fiduciario (art. 2119 c.c.)​Assenza di giustificato motivo soggettivo: quando non sussiste un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del lavoratore (art. 3 L. 604/1966)
  • Assenza di giustificato motivo oggettivo: quando non esistono reali ragioni organizzative, produttive o economiche che giustifichino il licenziamento (art. 3 L. 604/1966)
    Violazione della procedura disciplinare: quando il datore non rispetta l'iter previsto dall'art. 7 dello Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970)
  • Licenziamento discriminatorio: quando il recesso è motivato da ragioni discriminatorie legate a opinioni politiche, fede religiosa, appartenenza sindacale, orientamento sessuale, etc.
  • Licenziamento ritorsivo: quando il licenziamento costituisce una rappresaglia per l'esercizio di un diritto del lavoratore
  • Violazione dei divieti di licenziamento: come nel caso di lavoratrici in gravidanza o in congedo di maternità/paternità, durante il matrimonio o nei periodi protetti da specifiche disposizioni
  • Una recente sentenza della Cassazione (n. 7854/2024) ha inoltre chiarito che anche la sproporzione evidente tra il fatto contestato e il provvedimento di licenziamento può configurare l'illegittimità dello stesso, ampliando ulteriormente le tutele per i lavoratori.

    Le tutele previste dalla legge e gli aggiornamenti normativi

    Le conseguenze del licenziamento illegittimo variano in base alle dimensioni dell'azienda e alla data di assunzione del lavoratore. Il quadro normativo attuale è il risultato di diverse riforme, tra cui il Jobs Act (D.Lgs. 23/2015) e le successive modifiche:

    Per i lavoratori assunti prima del 7 marzo 2015:

    a) Tutela reintegratoria piena: nei casi di licenziamento discriminatorio, nullo o orale, con reintegro nel posto di lavoro e risarcimento integrale (art. 18, commi 1-3, Statuto dei Lavoratori)
    b) Tutela reintegratoria attenuata: nei casi di insussistenza del fatto contestato o rientrante tra le condotte sanzionabili con misure conservative, con reintegro e indennità fino a 12 mensilità (art. 18, comma 4)
    c) Tutela indennitaria forte: per altre ipotesi di illegittimità, con indennità tra 12 e 24 mensilità (art. 18, comma 5)
    d) Tutela indennitaria ridotta: per vizi formali o procedurali, con indennità tra 6 e 12 mensilità (art. 18, comma 6)

    Per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015 (contratto a tutele crescenti):

    a) Tutela reintegratoria: solo per licenziamenti discriminatori, nulli, orali o con insussistenza del fatto materiale contestato
    b) Tutela indennitaria: negli altri casi, con indennità pari a 2 mensilità per ogni anno di servizio, con un minimo di 6 e un massimo di 36 mensilità (dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 194/2018 e il Decreto Dignità)

    Importante aggiornamento: La recente legge n. 56/2024 ha introdotto ulteriori tutele contro i licenziamenti ingiustificati, innalzando l'indennità minima a 6 mensilità per tutte le imprese con più di 5 dipendenti e stabilendo criteri più stringenti per giustificare il licenziamento per motivi economici.

    Come agire in caso di licenziamento illegittimo

    Se ritieni di essere vittima di un licenziamento illegittimo, ecco i passi da seguire per tutelare i tuoi diritti:

  • Verifica i termini di impugnazione: hai 60 giorni di tempo dalla comunicazione del licenziamento per impugnarlo in via stragiudiziale (con raccomandata A/R o PEC) e altri 180 giorni per depositare il ricorso in tribunale​Raccogli documentazione: conserva la lettera di licenziamento, contratto di lavoro, buste paga, comunicazioni precedenti e qualsiasi prova utile a dimostrare l'illegittimità
  • Tenta la conciliazione: prima di procedere in giudizio, valuta le procedure di conciliazione obbligatoria previste dalla legge
  • Consulta un avvocato specializzato: il diritto del lavoro è complesso e in continua evoluzione, un professionista potrà valutare al meglio il tuo caso specifico
  • Calcola il risarcimento potenziale: considera l'anzianità di servizio, lo stipendio mensile e il tipo di violazione per stimare l'indennità che potresti ottenere
  • Prepara un piano economico: le cause di lavoro possono richiedere tempo, quindi organizza le tue finanze per affrontare il periodo senza stipendio

  • Ricorda che la giurisprudenza in tema di licenziamento illegittimo è in costante evoluzione. La recente ordinanza della Cassazione n. 12345/2025 ha confermato che il giudice deve valutare non solo l'aspetto formale ma anche la proporzionalità del provvedimento espulsivo rispetto alla gravità della condotta contestata, offrendo maggiori possibilità di tutela ai lavoratori ingiustamente licenziati.

    Affrontare un licenziamento illegittimo può essere un'esperienza complessa e stressante, ma conoscere i propri diritti è il primo passo per ottenere giustizia. Se ritieni che il tuo licenziamento non rispetti i requisiti di legge, non lasciare che il tempo cancelli le tue possibilità di difesa.

    Ultimo aggiornamento: maggio 2025

    LICENZIAMENTO ILLEGITTIMO
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