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Lo sconto delle cambiali: come funziona?

Un esempio classico di sconto delle cambiali si ha nella situazione che vede un imprenditore o un commerciante che ha  venduto della merce ad un cliente: invece di prevedere un regolamento immediato del valore della merce in questione, preferisce concedere un credito rappresentato dalla cambiale.

Sconto delle cambiali: cos'è

Per l'art. 1858 del Codice Civile, lo sconto è "il contratto con il quale la banca (soggetto scontante o scontatore), calcolati e trattenuti gli interessi, anticipa al cliente (scontatario) una somma di denaro, pari all'importo di un credito non ancora scaduto, che il medesimo vanta nei confronti di un terzo (debitore ceduto), in cambio della cessione salvo buon fine (pro solvendo) del credito stesso."Lo sconto delle cambiali ha come fine quello di poter ottenere in tempi rapidi di liquidità, che deriva da una forma di credito commerciale. La situazione sopracitata prevede infatti che, al momento  in  cui l’istituto di credito procede a scontare le cambiali, l'imprenditore o il commerciante riceverà sul proprio conto corrente il netto ricavo derivante dalla differenza tra il valore nominale del titolo scontato e gli oneri riconducibili all'operazione di sconto.

Questi oneri, in genere sono rappresentati o da interessi bancari, che sono stati applicati in base ai giorni che decorrono dallo sconto alla scadenza del titolo, oppure dalle spese e dalle commissioni richieste dalla banca di riferimento.

Sconto delle cambiali: come si ottiene?

Premessa essenziale quando si parla dello sconto delle cambiali è la necessità dell'imprenditore di avere un fido bancario, cioè un castelletto da alimentare attraverso la presentazione dei titoli. 

Il castelletto avrà un importo ponderato sulla base delle richieste dell'imprenditore e della valutazione istruttoria della banca, che si riserverà di considerare sia il giro d'affari maturato dal cliente e l'effettiva necessità di ottenere il credito, sia la tipologia dell'iniziativa imprenditoriale del cliente e la sua coerenza con l'ordinaria emissione di cambiali. Altro aspetto che si riserverà la banca, è il merito creditizio del cliente che domanda accesso alla forma di smobilizzo dei crediti.

Oltre al fido, è necessario anche che il cliente abbia la titolarità di un conto corrente di corrispondenza, per ottenere lo svincolo dei crediti.

La banca, dopo aver confermato in maniera positiva il credito del cliente, individua una cifra detta di  "castelletto", cioè un fido che il cliente userà attraverso lo sconto delle cambiali. Man mano le cambiali giungono in scadenza e risultano quindi onorate, il fido si rigenera, permettendo al cliente di presentarne altre.

Sconto delle cambiali: la presentazione degli effetti 

La presentazione degli effetti da scontare avviene presso l’istituto di credito, dove il cliente compilerà una distinta in cui saranno elencate le cambiali di sconto. Per ciascuna voce "effetto", bisognerà indicare sia il titolo dell'importo, il debitore, il luogo del pagamento e la data di scadenza.

La distinta e gli effetti saranno trasferiti poi alla banca attraverso una girata in bianco.

Ovviamente, l'importo di smobizzo richiesto dal cliente avrà come tetto massimo il castelletto condiviso dalle parti, e nel caso in cui il cliente dovesse presentare cambiali di importo maggiore rispetto al fido stabilito, l'anticipo avrà il limite massimo del castelletto accordato con l'istituto di credito. 

Molto importante è compilare gli effetti in maniera corretta, evitare quindi di compiere errori comuni come la compilazione del luogo, della data di scadenza e i nominativi del debitore. In questi casi l'ufficio respingerà i titoli al cliente.

Se i titoli verranno accolti allo sconto, l'ufficio accrediterà il netto ricavo sul conto corrente: per netto s'intende l'importo nominale del titoli al netto di interessi e commissioni.

Sconto delle cambiali: il concetto di "bancabilità della cambiale"

In poche parole, una cambiale si definisce "bancabile" se ha tutti i requisiti per essere ammessa allo sconto. I principali requisiti che deve avere una cambiale per essere scontata, come riportato dalla Banca d'Italia sono:

  • una scadenza che non è superiore ai 6 mesi;
  • la sua natura commerciale;
  • la presenza di almeno due firme di persone ritenute solvibili;
  • l’assenza di clausole che limitano l’esercizio dei diritti cambiari;
  • la necessità che sia pagabile su una piazza bancabile, ovvero in un luogo in cui la banca detiene filiali o corrispondenti.

Lo sconto delle cambiali: come calcolarlo 

Lo sconto si calcola utilizzando la formula dello sconto commerciale: per quanto riguarda il numero di giorni, si calcola dal giorno dell'operazione compreso, fino al giorno di scadenza, compreso anch'esso. I "C.D." ovvero i giorni banca,  vengono fissati dall'ente di credito (solitamente sono sei).

Il giorno dell'ammissione è da considerarsi il momento in cui è in corso l'operazione.

La formula dello sconto commerciale, nel caso in cui il tempo (t) sia espresso in anni, è:

SC = C*r*t / 100

in cui "C" è il capitale, "r" è il tasso di sconto commerciale applicato all’operazione.

Per quanto riguarda altri elementi tipici della formula e del conteggio dello sconto, c'è da tenere in considerazione:

  • tasso di sconto: in politica monetaria, è un tasso legato non solo dal mercato monetario europeo, e dal tasso di riferimento della BCE, ma anche dalle politiche di pricing della banca.
  • commissioni di incasso: si tratta di una commissione che viene applicata dall’istituto di credito per ogni effetto scontato a titolo di rimborso delle spese di incasso che deve sostenere. 
  • compensi aggiuntivi: oltre al tasso di sconto e alle commissioni di incasso, la banca potrebbe richiedere ulteriori compensi aggiuntivi.
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