Il mobbing orizzontale si riferisce alle vessazioni nei confronti di un lavoratore effettuate dai colleghi di lavoro. Vediamo esattamente quando si verifica e come si può reagire.
Sebbene il termine mobbing sia ormai molto diffuso, non tutti sanno che ne esistono diverse tipologie, ad esempio orizzontale e verticale. Le due fattispecie differiscono a seconda dell’artefice dei comportamenti. Nel primo caso i colleghi, nel secondo il datore di lavoro.
Cerchiamo di capire, in seguito, quali sono le differenze e come è possibile fare valere i propri diritti in situazioni di questo tipo.
Il mobbing orizzontale riguarda atti persecutori reiterati sul posto di lavoro, messi in atto dai colleghi di lavoro. In questo caso, quindi, non si tratta di comportamenti negativi di chi ricopre una posizione gerarchica superiore rispetto alla vittima, come ad esempio il capoufficio, il dirigente, o il manager.
L’artefice o gli artefici sono soggetti che si trovano nella stessa posizione, e l’obiettivo è sempre il medesimo, ovvero indurre un lavoratore a licenziarsi o impedire che possa fare carriera.
Il mobber, infatti, mira a isolare e denigrare un soggetto, ostacolando la sua crescita professionale, molto spesso perchè lo considera di intralcio per il raggiungimento dei propri interessi, o perchè lo teme da un punto di vista lavorativo.
Il mobbing orizzontale si realizza attraverso varie forme, come calunnie, pettegolezzi, dispetti, che portano all’isolamento di un individuo, che si ritrova così ai margini della vita aziendale, non potendo sviluppare dei rapporto sociali sul luogo di lavoro.
Semplificando potremmo dire che si tratta dell’equivalente del bullismo in ambito scolastico.
Negli ultimi anni il fenomeno si è diffuso rispetto al passato, complice la crisi occupazionale che ha caratterizzato anche il nostro Paese. In pratica, essendo la competizione più elevata, si cerca di screditare ed “eliminare” i propri rivali.
Si tratta di una situazione molto pericolosa, dato che la vittima, subisce una situazione di forte stress psico-fisico, e in certi casi può causare la depressione, l’esaurimento, e il licenziamento.
Ad ogni modo è utile ricordare che il datore di lavoro è tenuto a controllare il comportamento dei propri dipendenti per legge. Ciò significa che deve mettere in atto delle azioni volte a scongiurare o a risolvere situazioni di bullismo e discriminazione.
Per capire esattamente quando si verifica il mobbing orizzontale è utile analizzare il significato stesso del termine. Esso, infatti, deriva dall’inglese “to mob”, e significa “assalire con violenza”.
In generale esso viene usato per indicare una serie di comportamenti violenti in ambito lavorativo, sia di natura verbale che fisica. Rientrano nella categorie le angherie, l’emarginazione, le umiliazioni, gli insulti, le aggressioni, le vessazioni e le maldicenze.
Come intuibili tutto ciò può avere un impatto enorme sulla vittima, che potrebbe prendere delle decisioni estreme, come decidere di dare le dimissioni volontarie.
Come accennato, negli ultimi anni il fenomeno di è accentuato, data la scarsità di posti di lavoro che determina una maggiore competitività tra i lavoratori.
Nonostante ciò, in Italia non esiste ancora una legislazione ad hoc per affrontare il mobbing orizzontale o di altro tipo. Di conseguenza non è sempre semplice riuscire a presentare un quadro probatorio efficiente.
Ad ogni modo, la Corte di Cassazione ha ribadito che si può effettivamente presentare un situazione di questo tipo se si verificano le seguenti condizioni:
In base a quanto abbiamo detto fino ad ora, risulta evidente che, la vittima deve trovare il coraggio di denunciare i fatti, per salvaguardare non soltanto il posto lavorativo, ma anche la propria salute.
Ad ogni modo, prima di procedere, è necessario essere certi della condotta del mobber, quindi bisogna verificare che il comportamento persecutorio:
E’ necessario che si verifichino tutti e tre i punti sopra elencati, per potere agire.
Va detto, però, che nonostante il tema sia oggi oggetto di molti dibattiti, non esiste ancora una legge specifica, e il reato di mobbing orizzontale o verticale non è ancora presente nel codice penale.
Il primo passo da fare, se non sono possibili azioni bonarie, è quello di contattare un bravo avvocato esperto in diritto del lavoro, per riuscire a comprendere come è possibile agire correttamente.
Il mobbing orizzontale, come abbiamo detto, si verifica tra colleghi alla pari. Si tratta di una situazione molto pericolosa, che può compromettere il clima aziendale, quindi può avere un grosso impatto anche sulla qualità delle prestazioni e sui risultati raggiunti.
L’azienda, perciò, deve attivarsi per impedire atteggiamenti negativi da parte dei dipendenti. In particolare, il datore di lavoro ha l’obbligo di controllare gli atteggiamenti del personale, e deve agire nel caso di problemi.
L’art. 2087 del codice civile afferma infatti che:
L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro
In base a quanto possiamo leggere, dunque, se il datore di lavoro non dovesse rispettare i propri obblighi, rischia di essere coinvolto in un procedimento per risarcimento danni.
La vittima può agire entro i termini di prescrizione, che decorrono a partire dall’ultimo episodio di mobbing orizzontale.
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