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Novità in materia di immigrazione: DL 20/2023

Il Governo italiano ha recentemente approvato un Decreto Legge, noto come DL 20/2023, che introduce importanti novità in materia di immigrazione. Vediamole insieme.


Queste nuove norme riguardano i flussi di ingresso, le semplificazioni delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro, la formazione all'estero per i lavoratori stranieri, la conversione dei permessi di soggiorno e altre misure volte a rendere più efficiente e sicuro il sistema di gestione dell'immigrazione in Italia. Inoltre, il DL 20/2023 prevede anche disposizioni penali più severe per coloro che si occupano di traffico di esseri umani e di immigrazione clandestina.

Nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri

Una delle principali novità introdotte dal DL 20/2023 riguarda le nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri. 

Fino ad ora, la programmazione dei flussi di ingresso veniva realizzata attraverso un decreto annuale e un documento programmatico triennale. Tuttavia, a causa della lunghezza e complessità del processo consultivo, l'ultimo documento programmatico risale al triennio 2004-2006.

Con il nuovo decreto, verrà adottato un decreto triennale sui flussi di ingresso per motivi di lavoro per il triennio 2023-2025, deliberato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dopo un'ampia consultazione. Questo decreto conterrà criteri generali per la definizione dei flussi di ingresso e le quote massime di ingresso per ciascun anno. Se necessario, potranno anche essere adottati ulteriori decreti flussi annuali nel corso del triennio.

Le domande che non verranno accolte per mancanza di quote potranno essere esaminate, presumibilmente in via prioritaria e previo rinnovo della domanda, nell'ambito delle quote che si renderanno successivamente disponibili.

Misure per la semplificazione e l'accelerazione delle procedure di rilascio del nulla osta al lavoro

Il DL 20/2023 stabilizza le semplificazioni già previste dal DL 73/2022 per le procedure di rilascio del nulla osta al lavoro. 

In particolare, dopo 60 giorni dalla presentazione della domanda, lo Sportello unico per l'immigrazione rilascia il nulla osta al lavoro, anche se non sono stati acquisiti, in fase istruttoria, i necessari dati dalla questura competente. Questo termine è più lungo rispetto a quello sperimentato fino ad ora (30 giorni), ma assicura comunque un rilascio automatico del nulla osta entro un periodo ragionevole.

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Viene anche prevista una semplificazione delle verifiche relative all'osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo e della congruità del numero di richieste presentate. Queste verifiche saranno affidate a professionisti e organizzazioni datoriali, con la possibilità di rilasciare un'apposita asseverazione per il datore di lavoro da allegare alla richiesta di assunzione del lavoratore straniero.

Misure per rafforzare i corsi di formazione all'estero

Il DL 20/2023 mira a rafforzare e rilanciare il canale di ingresso riservato ai lavoratori formati all'estero. L'obiettivo è quello di permettere l'ingresso di lavoratori che abbiano completato programmi di istruzione e formazione nei Paesi di origine. 

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali dovrà adottare linee guida per la predisposizione dei programmi di formazione professionale e civico-linguistica e individuare i criteri per la loro valutazione. Inoltre, il Ministero potrà promuovere accordi di collaborazione e intese tecniche con soggetti pubblici e privati operanti nel campo della formazione e dei servizi per il lavoro nei Paesi terzi.

Conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro al di fuori delle quote

Una delle novità più importanti introdotte dal DL 20/2023 riguarda la conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro al di fuori delle quote. 

Prima di questa modifica, solo coloro che conseguivano in Italia il diploma di laurea, un master o un dottorato potevano convertire il permesso di soggiorno da studio a lavoro. Ora, questa possibilità è estesa a tutti i titolari di un permesso di soggiorno per motivi di studio/formazione.

Inoltre, la durata del permesso di soggiorno rinnovato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare viene estesa da due a tre anni

Modifiche al permesso di soggiorno per protezione speciale

Il DL 20/2023 introduce alcune modifiche al permesso di soggiorno per protezione speciale. Questo permesso protegge le persone dall'espulsione o dal respingimento verso uno Stato in cui possano essere oggetto di persecuzione

Le nuove norme prevedono che il permesso di soggiorno per protezione speciale possa essere rinnovato solo una volta e per non più di un anno.

Resta la possibilità di convertire il permesso di soggiorno per protezione speciale in un permesso per motivi di lavoro, se sussistono i requisiti previsti dalla legge.

Centri per migranti

Il DL 20/2023 prevede anche norme per affrontare situazioni straordinarie nella gestione dei centri per migranti. In caso di gravi inadempienze da parte dell'impresa aggiudicataria, il prefetto potrà nominare uno o più commissari per la straordinaria e temporanea gestione dell'impresa e avviare le procedure per un nuovo appalto per la gestione del centro.

Le norme riguardano i centri governativi di prima accoglienza, le strutture temporanee di accoglienza, i punti di crisi e i centri di permanenza per i rimpatri. Per i centri di permanenza per i rimpatri, è prevista la possibilità di derogare al codice dei contratti pubblici per garantire una maggiore celerità nelle procedure.

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