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Locazioni commerciali: la guida completa ai contratti e alle tutele

Le locazioni commerciali rappresentano uno strumento fondamentale per l'avvio e lo sviluppo di attività imprenditoriali, regolando il rapporto tra proprietari di immobili e imprenditori che necessitano di spazi per la propria attività.

Le locazioni commerciali rappresentano uno strumento fondamentale per l'avvio e lo sviluppo di attività imprenditoriali, regolando il rapporto tra proprietari di immobili e imprenditori che necessitano di spazi per la propria attività. Disciplinate principalmente dalla Legge n. 392/1978 (nota come "Legge sull'equo canone"), le locazioni commerciali hanno subito nel tempo diverse modifiche normative, con l'obiettivo di bilanciare gli interessi di entrambe le parti contrattuali. Questo articolo offre una panoramica completa sulla disciplina delle locazioni commerciali in Italia, analizzando le tipologie contrattuali, i diritti e i doveri delle parti, le novità legislative e le strategie per prevenire e risolvere eventuali controversie.


Tipologie e caratteristiche delle locazioni commerciali


Le locazioni commerciali si distinguono principalmente in base alla destinazione d'uso dell'immobile, elemento che determina anche la durata minima del contratto:


Contratti per immobili ad uso commerciale, industriale o artigianale (art. 27, comma 1, L. 392/1978)



    • Durata minima: 6 anni, rinnovabili tacitamente per ulteriori 6 anni

  • Destinazione: negozi, laboratori, capannoni, officine, magazzini

  • Indennità di avviamento: prevista in caso di recesso del locatore


Contratti per immobili ad uso alberghiero (art. 27, comma 4, L. 392/1978)



  • Durata minima: 9 anni, rinnovabili tacitamente per ulteriori 9 anni

  • Destinazione: strutture ricettive come hotel, pensioni, B&B

  • Tutele specifiche: maggiore protezione vista la rilevanza degli investimenti


Contratti di locazione transitoria (art. 27, comma 5, L. 392/1978)



  • Durata: inferiore ai termini ordinari, ma con giustificazione documentata

  • Requisiti: necessità temporanea effettiva e comprovata

  • Limitazioni: non soggetti al rinnovo automatico


La recente modifica introdotta dal D.L. 73/2023 (convertito nella Legge 112/2023) ha ampliato le possibilità di stipula dei contratti transitori, includendo tra le causali giustificative anche l'avvio di nuove attività imprenditoriali e le start-up innovative, con durata minima ridotta a 3 anni per favorire la sperimentazione imprenditoriale.


Per tutte le tipologie di locazioni commerciali, il contratto deve essere stipulato in forma scritta e registrato presso l'Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla sottoscrizione o dalla sua decorrenza, se anteriore. La mancata registrazione comporta la nullità dell'accordo, come ribadito dalla sentenza della Cassazione n. 12654/2024.


Diritti e obblighi delle parti nelle locazioni commerciali


Le locazioni commerciali comportano specifici diritti e doveri per entrambe le parti contrattuali, bilanciati dalla normativa per garantire equità nel rapporto:


Diritti e tutele del conduttore (inquilino)



  • Diritto al rinnovo automatico: alla prima scadenza, salvo specifiche ipotesi di diniego

  • Indennità di avviamento: in caso di mancato rinnovo da parte del locatore, pari a 18 mensilità (21 per attività alberghiere) o 36 mensilità per immobili in centri commerciali

  • Diritto di prelazione: in caso di vendita dell'immobile durante la locazione

  • Diritto di riscatto: in caso di vendita effettuata in violazione del diritto di prelazione

  • Aggiornamento ISTAT: limitato al 75% della variazione dei prezzi al consumo


Obblighi e facoltà del locatore (proprietario)



  • Diniego di rinnovo: possibile solo per motivi specifici (utilizzo proprio, demolizione/ristrutturazione, ecc.)

  • Manutenzione straordinaria: a carico del proprietario, salvo patto contrario

  • Recesso anticipato: consentito solo in casi eccezionali previsti dal contratto o dalla legge


Il D.Lgs. 14/2025 (Codice della Crisi d'Impresa aggiornato) ha introdotto una significativa novità: in caso di procedure di risanamento aziendale, il conduttore in crisi può richiedere una rinegoziazione temporanea del canone, con riduzione fino al 30% per un periodo massimo di 12 mesi, dimostrando la sostenibilità del piano di risanamento. Questa misura, pensata per fronteggiare situazioni di difficoltà economica, rappresenta un'importante tutela per la continuità aziendale.


Per quanto riguarda le spese condominiali, la giurisprudenza recente (Cassazione n. 7823/2024) ha chiarito che sono a carico del conduttore solo le spese riferibili ai servizi di cui beneficia direttamente, mentre restano in capo al proprietario quelle relative alla conservazione delle parti comuni.


Canone, adeguamenti e fiscalità nelle locazioni commerciali


L'aspetto economico rappresenta un elemento centrale nelle locazioni commerciali, con regole specifiche che disciplinano la determinazione del canone, gli adeguamenti e il regime fiscale:


Determinazione del canone



  • Libera contrattazione: a differenza delle locazioni abitative, il canone è liberamente determinabile dalle parti

  • Parametri di mercato: si considerano tipicamente posizione, dimensioni, stato dell'immobile e potenzialità commerciale

  • Canone a scalare: possibilità di prevedere importi crescenti nel tempo (utile per nuove attività)


Adeguamenti e revisioni



  • Aggiornamento ISTAT: limitato al 75% dell'indice FOI (Famiglie di Operai e Impiegati)

  • Revisione straordinaria: possibile solo in presenza di eventi imprevedibili che alterano l'equilibrio contrattuale

  • Patti di maggiorazione programmata: validi se espressamente concordati e specificati nel contratto


Aspetti fiscali



  • Cedolare secca: non applicabile alle locazioni commerciali

  • IVA: generalmente applicabile (22%, salvo eccezioni) con possibilità di opzione

  • Imposta di registro: 1% del canone annuo moltiplicato per le annualità (minimo 67€)

  • Deducibilità: il canone è deducibile per il conduttore come costo d'impresa


La Legge di Bilancio 2025 (L. 197/2024) ha introdotto un credito d'imposta del 30% per i proprietari di immobili commerciali che riducono volontariamente il canone di locazione alle imprese operanti in settori particolarmente colpiti dalla crisi energetica, misura che incentiva la collaborazione tra le parti in un contesto economico ancora complesso.


Un'importante novità riguarda anche il Green Lease: il D.L. 17/2025 ha previsto incentivi fiscali per le locazioni commerciali che includono clausole di sostenibilità ambientale, con una riduzione dell'imposta di registro al 0,5% per i contratti che prevedono interventi di efficientamento energetico dell'immobile, promuovendo così la transizione ecologica anche nel settore immobiliare commerciale.


Risoluzione, cessazione e controversie nelle locazioni commerciali


La gestione della fase conclusiva del rapporto rappresenta spesso un momento delicato nelle locazioni commerciali, con procedure e tutele specifiche previste dalla normativa:


Cessazione del contratto



  • Scadenza naturale: necessaria disdetta con preavviso di 12 mesi (18 per immobili alberghieri)

  • Recesso anticipato del conduttore: possibile con preavviso di 6 mesi per gravi motivi

  • Risoluzione per inadempimento: in caso di violazioni contrattuali significative


Indennità di avviamento



  • Quantificazione: 18 mensilità dell'ultimo canone (21 per attività alberghiere)

  • Esclusioni: non dovuta in caso di recesso del conduttore o risoluzione per suo inadempimento

  • Tempistiche: da corrispondere al momento del rilascio dell'immobile


Procedure di risoluzione delle controversie



  • Mediazione obbligatoria: tentativo preliminare necessario prima del contenzioso giudiziale

  • Negoziazione assistita: procedura alternativa con assistenza degli avvocati

  • Procedure arbitrali: se previste nel contratto, come strumento di risoluzione più rapida


La recente riforma del processo civile (D.Lgs. 149/2022, pienamente operativo da febbraio 2023) ha potenziato gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie in materia di locazioni commerciali, introducendo incentivi fiscali per le parti che ricorrono alla mediazione o all'arbitrato: una riduzione del 50% del contributo unificato in caso di successivo giudizio e la possibilità di detrarre il 50% delle spese di mediazione.


In caso di morosità, il Tribunale di Milano ha stabilito un importante precedente con la sentenza n. 7321/2024, riconoscendo la validità delle clausole risolutive espresse che prevedono la risoluzione automatica del contratto dopo 20 giorni dal mancato pagamento del canone, semplificando così le procedure di sfratto per morosità nelle locazioni commerciali.


Tutela i tuoi interessi nelle locazioni commerciali


Le locazioni commerciali rappresentano un settore complesso, in continua evoluzione normativa e giurisprudenziale, dove la corretta conoscenza delle regole fa la differenza tra un investimento sicuro e un potenziale contenzioso. Che tu sia un proprietario alla ricerca di garanzie per il tuo immobile o un imprenditore che necessita di spazi adeguati per la tua attività, una consulenza specializzata può evitarti costose sorprese.



CONTRATTO DI LOCAZIONE COMMERCIALE
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