Si è certamente sentito parlare della Riforma Cartabia, un intervento di ampia portata posto in essere nel corso del Governo Draghi e volto ad uno "snellimento" degli iter della giustizia italiana. Tale riforma ha impattato anche sul tema della circolazione stradale e del reato di lesioni personali.
Il Decreto Legislativo n. 149 del 10 Ottobre 2022, meglio noto come "Riforma Cartabia" deve il proprio nome al Ministro della Giustizia Marta Cartabia ed ha come obiettivo una riduzione dei tempi dei processi in Italia attraverso interventi che impattano, da un lato, sull'iter processuale, dall'altro sulle procedure atte a favorire la digitalizzazione del processo.
L'argomento risulta ampio e complesso ed inevitabilmente la Riforma ha comportato un numero consistente di cambiamenti che hanno toccato numerose materie. Tra queste vi è anche il tema dei reati stradali, che affronteremo di seguito tentando una prima, rapida disamina delle modifiche più significative rispetto alla procedibilità dinnanzi al reato di lesioni stradali.
Il reato di lesioni personali stradali viene definito all'interno dell'articolo 590 bis del codice penale, il quale punisce coloro i quali provochino con colpa ad altri lesioni personali, violando la normativa sulla circolazione stradale.
Per comprenderne meglio la natura, bisogna fare anzitutto riferimento alla Legge n. 41 del 23 Marzo 2016 che ha riscritto di fatto il succitato art. 590 nella sua versione precedente, trattando in maniera separata le lesioni personali stradali gravi e gravissime - in precedenza considerate delle mere aggravanti - differenziandole come tipologia di reato a sé stante rispetto alle lesioni lievi e lievissime provocate con la violazione delle norme del Codice della Strada. Queste ultime seguitano ad essere trattate come lesioni colpose ordinarie, con sanzioni differenti.
Per le lesioni personali stradali gravi e gravissime, sono previste sanzioni di gran lunga più severe, al fine di scoraggiare in modo quanto più incisivo possibile l'attuazione di condotte di guida estremamente pericolose e potenzialmente letali.
Di base, la sanzione prevista è la reclusione da tre mesi sino ad un anno per quanto concerne le lesioni personali gravi, ma sale da uno a tre anni per le lesioni gravissime. Ciò inteso provocate con violazione della normativa prevista all'interno del C.d.S.
Vi sono però una serie di possibili aggravanti, quali la guida in stato di ebbrezza, ad esempio. Per ciascuna aggravante è previsto un aumento di pena in relazione al tipo di lesione cagionata.
Nello specifico:
Vi è poi la possibilità di applicazione della revoca della patente come sanzione accessoria su richiesta delle parti in fase di patteggiamento nei casi di condanna o di applicazione di pena.
La summenzionata Legge 41/2016 prevedeva, per lesioni gravi e gravissime, la cosiddetta "perseguibilità d'ufficio". Con questo termine si fa riferimento a tutti quei reati la cui gravità fa sì che, una volta acquisita notizia del fatto da parte dell'Autorità Giudiziaria, si proceda senza il bisogno che la parte offesa presenti querela, come invece solitamente avviene per reati di minor gravità.
Una delle modifiche più impattanti introdotte dalla Riforma Cartabia riguarda proprio questo punto. La riforma infatti ha introdotto anche per le lesioni personali stradali gravi e gravissime in assenza di aggravanti la procedibilità a querela, cioè a seguito della presentazione di istanza ad opera della parte offesa entro tre mesi dal fatto. In mancanza di querela, la vittima dovrà essere opportunamente avvisata del meccanismo al fine di poter sporgere querela entro i termini.
Data la complessità, il tema in oggetto richiederebbe una trattazione più dettagliata ed articolata su più approfondimenti. Risulta tuttavia possibile tentare un cenno ad altre importanti modifiche legate alla riforma in materia di lesioni gravi e gravissime.
In generale, le azioni della Riforma tendono a conferire più spazio alla cosiddetta "giustizia riparativa", al tema della "tenuità" del fatto e della messa alla prova.
Per quanto concerne l'aspetto della querela ed il successivo decorso processuale, viene introdotta la possibilità per il querelante di depositare una lista di testimoni in vista del dibattimento fino a sette giorni prima della prima udienza ed anche prima della costituzione a parte civile.
Altra, rilevante novità concerne il fatto che al Giudice assegnato per l'Udienza Preliminare viene richiesta una sorta di previsione rispetto alla possibilità della condanna sulla base del contenuto del fascicolo.
Sebbene in brevità, è già possibile intuire l'impatto rilevante che la Riforma Cartabia ha generato nel contesto delle lesioni stradali, così come per molte altre fattispecie e per l'iter processuale ad esse correlato.
Si può affermare in realtà che tali modifiche siano "in divenire", poiché il panorama delineato dalle loro conseguenze va definendosi sempre di più nel tempo, includendo necessariamente anche nodi da sciogliere e conflittualità.
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