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Rinnovo permesso di soggiorno: quando e come avviene?

Un soggetto extracomunitario deve periodicamente effettuare il rinnovo del permesso di soggiorno per potere vivere nel nostro Paese. Dopo un certo periodo di tempo, infatti, le autorità verificano se i requisiti per restare in Italia sono ancora validi.

Rispetto ai decenni passati, nel nostro Paese sono presenti sempre più soggetti stranieri, che decidono di rimanere in Italia per svariati motivi. Non tutti hanno i requisiti per potere chiedere la cittadinanza, e magari non rientra nemmeno tra le loro intenzioni. E’ ovvio che la legge italiana deve poter controllare questo flusso, certificando con dei documenti le persone e le motivazioni che li spingono a vivere all’interno dei nostri confini.

La presenza di stranieri sul nostro territorio è tutelata dal permesso di soggiorno, che possono essere di varie tipologie, da quelli turistici, a quelli rilasciati nelle procedure di adozione.

Alcune tipologie di richieste devono essere periodicamente riformulate, per questo motivo parliamo di “rinnovo del permesso di soggiorno”. 

I permessi vengono dati in forme diverse, in basi ad alcuni parametri che vengono valutati di volta in volta. Sono determinanti: il reddito, gli anni di permanenza in Italia, e le ragioni per tale richiesta. 

A volti anche ragazzi nati in Italia, magari da genitori stranieri, e ancora privi di cittadinanza, necessitano di avere un permesso di soggiorno, come i loro coetanei provenienti da altri paesi.

Il Permesso di soggiorno ha una scadenza?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima analizzare quali sono le tipologie di “permesso di soggiorno” disponibili, cioè per quali motivazioni è possibile richiederne uno.

Per i non cittadini italiani, il permesso che garantisce i maggiori diritti è il “permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo”. Per riuscire ad ottenerlo è necessario essere residenti in Italia da almeno 5 anni, conoscere la lingua italiana, vivere in un’abitazione considerata idonea dall’Asl, e avere un determinato reddito che non deve essere inferiore all’importo dell’assegno sociale che ogni anno lo Stato eroga ai cittadini in difficoltà.

Si tratta di un permesso senza scadenza, che potremmo definire a tempo indeterminato, in quanto non necessita del rinnovo, ma solo di un aggiornamento. Esso da molto più diritti rispetto alle agli altri, infatti è possibile entrare in Italia senza il visto, lavorare in qualsiasi settore e accedere ai servizi della Pubblica amministrazione, come entrare in graduatoria per ottenere una casa popolare. 

Ovviamente non è esente da regole che possono portare anche alla revoca dello stesso. In particolare non un’assenza dai confini dell’UE per più di 12 mesi consecutivi, o dal territorio italiano per 6 anni. 

Gli altri tipi di permesso di soggiorno sono:

  • per motivi lavorativi
  • per motivi familiari
  • per motivi di studio

Per quanto riguarda le persone che vivono stabilmente in Italia per lavorare, il permesso può essere di ulteriori due tipologie, cioè per lavoro subordinato o autonomo.

Nel caso di lavoro subordinato la durata del permesso di soggiorni dipende dal tipo di contratto: se si tratta di tempo indeterminato dura due anni, mentre se è determinato vale un anno solo. 

Con il lavoro autonomo il permesso dura due anni.

Un individuo ha un permesso di soggiorno per motivi familiari, se ha dei parenti che risiedono stabilmente in Italia, anche se non sono cittadini, in una casa idonea e con un reddito sufficiente. La durata in questo caso è vincolata alla scadenza del permesso di soggiorno del familiare alla quale è correlato.

Il permesso di soggiorno per motivi di studio viene rilasciato ai cittadini extracomunitari che desiderano frequentare un corso di studi presso il nostro Paese. Va rinnovato ogni anno, presentando anche la prova di avere superato almeno un esame nel primo anno e due per gli anni successivi.

I titolari dei permessi citati hanno la possibilità di soggiornare per periodo inferiori ai tre mesi, in altri paesi dell’area Schengen, senza l’obbligo di mostrare un visto all’ingresso.

La procedura per il rinnovo del permesso di soggiorno

E’ necessario effettuare il rinnovo del permesso di soggiorno almeno 60 giorni prima della data di scadenza, considerando che è necessario effettuare dei pagamenti, in particolare:

  • 30 euro alle Poste italiane
  • 16 euro per la marca da bollo
  • 30,46 euro per il permesso di soggiorno, un contributo per la stampa del documento elettronico 

Bisogna presentare:

  • una fotocopia del codice fiscale
  • una fotocopia del permesso di soggiorno da rinnovare
  • una fotocopia del passaporto, di tutte le pagine rilevanti
  • per il permesso di soggiorno per motivi di lavoro, presentare la fotocopia del contratto di lavoro e una copia del modello unico
  • dimostrare di vivere in un alloggio idoneo dal punto di vista igienico sanitario
  • in caso di permesso per altri motivi, bisogna presentare la prova dell’esistenza di questi ultimi

Inoltre dal 1 gennaio 2012 è entrata in vigore una norma sull’Autocertificazione, valida anche per quanto riguarda il rinnovo dei permessi di soggiorno. In sostanza la questura non può più chiedere al cittadino extracomunitario di mostrare uno stato di famiglia o un certificato di residenza in quanto già presenti nella banca dati, dal momento della prima richiesta.

Tutti i soggetti che sono in attesa del rinnovo, che hanno richiesto, possono uscire dall’italia e rientrare se hanno in loro possesso la ricevuta rilasciata dalle Poste Italiane, il permesso di soggiorno scaduto e il passaporto.

Il rinnovo del permesso di soggiorno può essere respinto?

Il rinnovo del permesso di soggiorno può anche venire rifiutato. In realtà il concetto stesso di scadenza ha senso per potere controllare se le condizioni sono ancora valide.

In particolare, al momento del rinnovo del permesso di soggiorno la Questura può disporre un rifiuto, se mancano alcuni requisiti.

In presenza delle seguenti condizioni, non è possibile rinnovare il permesso:

  • mancato possesso dei requisiti
  • il richiedente ha soggiornato per oltre la metà del permesso fuori dall’italia
  • il soggetto rappresenta un concreto pericolo per l’ordine pubblico, è una minaccia per la sicurezza del territorio nazionale, ma anche di paesi con la quale l’Italia ha siglato degli accordi per l’eliminazione dei controlli alle frontiere, incentivando la libera circolazione delle persone
  • se il permesso per motivi di famiglia, era un modo per eludere le norme in materia di ingresso e soggiorno in Italia, ad esempio con l’adozione o con il matrimonio
DIRITTI DELLA PERSONA PERMESSO DI SOGGIORNO
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