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Processo penale: come funziona?

Il processo penale è il dibattito tra le parti in causa che avviene di fronte a un giudice. Una sentenza di diritto penale serve per regolamentare comportamenti illeciti, definiti reati, per i quali è prevista la reclusione in carcere e l’ergastolo.

Il diritto penale è un settore particolare del diritto italiano, utile per disciplinare e regolamentare i reati considerati più gravi. In caso di contravvenzioni o delitti, quindi, è necessario dar vita a un procedimento composto da varie fasi, come previsto dalla legge, per arrivare ad una sentenza finale.

Il primo passo è l’iscrizione della notizia, e poi si prosegue con le indagini preliminari, utili per recuperare prove in merito ai fatti avvenuti. Se il materiale trovato non è soddisfacente il PM può archiviare il caso, altrimenti può fare richiesta di rinvio a giudizio.
Durante l’udienza preliminare l’imputato, o meglio il suo difensore legale può decidere se essere processato con riti alternativi, se patteggiare o svolgere lavori di pubblica utilità, se il caso non è grave.
Nel processo vero e proprio c’è il dibattito o contraddittorio tra le parti, utile per arrivare poi alla sentenza finale del giudice.

Risulta ovvio che, il ruolo dell’avvocato penalista è centrale nelle varie fasi. Il professionista deve trattare situazioni delicate inerenti a reati anche gravi, quindi è fondamentale un’ampia esperienza e competenza in materia.

Cos’è il diritto penale?

Il diritto penale contiene tutte le norme utili a regolare illeciti per i quali è previsto il carcere e l’ergastolo, quindi delitti ma anche contravvenzioni. Viene disciplinato sia nel codice penale, che in leggi specifiche che trattano particolari reati.

Il termine stesso reato, per essere corretti, si riferisce esclusivamente alla disciplina penalistica, anche se viene erroneamente utilizzato per indicare anche altri tipi di illeciti. Quindi definire determinati comportamenti come “reati penali” è in qualche modo ridondante.

Il diritto penale, infatti, non ha l’obiettivo di intervenire in questioni tra privati, ma di effettuare la repressione di illeciti considerati molto gravi da parte dello Stato. Perciò, essere condannati penalmente è molto più grave rispetto alle sanzioni di tipo civile e amministrativo.

E’ importante fare una distinzione anche tra:

  • delitto: i comportamenti più gravi, che possono essere compiuti con dolo o colpa, disciplinati dal secondo libro del codice penale
  • contravvenzione: i fatti meno gravi, puniti con un’ammenda o reclusione.

Differenze tra procedimento e processo penale

Nel linguaggio comune spesso si utilizzano termini come fossero sinonimi, anche se in realtà di riferiscono ad aspetti diversi. Frequentemente sentiamo pronunciare processo e procedimento, come se si trattasse del medesimo concetto, ma non è così.

Senza dubbio entrambi i termini si riferiscono alle varie fasi utili per arrivare ad un sentenza volta a condannare o assolvere un imputato, ma è necessario fare chiarezza in merito alle differenze.

In particolare:

  • il procedimento penale rappresenta le fasi iniziali, attraverso le quali si avvia l’intero iter giudiziario
  • il processo penale, invece, comprende il dibattito vero e proprio in Tribunale, cioè il contraddittorio tra le parti di fronte al giudice.

Nella maggior parte dei casi, si parla di “procedimento” per indicare tutti i vari passaggi necessari per applicare il diritto penale a un singola causa.

Il processo penale vero e proprio inizia, invece, nel momento in cui viene esercitata l’azione penale, e quindi il soggetto interessato smette di essere un indagato e diventa un imputato. 

Le fasi del processo penale

Dopo avere chiarito i concetti di base, possiamo ora elencare le varie fasi del procedimento, utili per arrivare ad una sentenza finale.

Esse sono:

  • la notizia del reato
  • le indagini preliminari
  • l’archiviazione o il rinvio a giudizio
  • l’udienza preliminare
  • il dibattimento (processo penale)
  • la sentenza

La notizia di reato

Il reato deve essere iscritto in un apposito registro, del pubblico ministero. Ciò avviene dopo una specifica denuncia, o dopo una decisione d’ufficio. Vengono annotati il nome del soggetto responsabile dell’illecito e le circostanze del reato stesso.

A tal proposito esistono 4 tipologie diverse di registri a seconda dei fatti commessi:

  • a carico di persone ignote
  • a carico di persone note
  • anonime
  • atti che non costituiscono notizia di reato

Le indagini preliminari

Si tratta di uno step molto importante, nel quale la Polizia Giudiziarie e il P.M. svolgono delle indagini per verificare l’attendibilità del reato. Quindi vengono cercare delle prove e vengono analizzate per capire se è possibile esercitare il diritto penale.

E’ una fase riservata e solamente i soggetti autorizzati possono accedere agli atti relativi.

L’archiviazione o il rinvio a giudizio

In base ai risultati ottenuti con l’indagine preliminare vengono prese decisioni fondamentali come:

  • richiesta di archiviazione: se la notizia viene considerata infondata, per estinzione del reato o per impossibilità a procedere, il P.M invia la richiesta di archiviare il caso al giudice, che potrà accoglierla o respingerla, chiedendo ulteriori indagini 
  • rinvio a giudizio: se ci sono elementi sufficienti per supportare l’accusa, viene fatta la richiesta di sottoporre l’indagato a un processo penale.

L’udienza preliminare

La diretta conseguenza del rinvio a giudizio è la fissazione della data dell’udienza preliminare, che si svolge in camera di consiglio, tra l’avvocato penalista dell’imputato e il pubblico ministero, per stabilire come procedere.

L’imputato, infatti, può decidere di sottoporsi a un rito abbreviato, di ricorrere al patteggiamento o richiedere di effettuare lavori di pubblica utilità.

A termine dell’udienza, il giudice si pronuncia in merito, stabilendo un decreto di giudizio o una sentenza di non luogo a procedere, se ritiene infondata l’accusa.

Questa fase non viene sempre assolta. In particolare se si tratta di reati meno gravi, la procedura è più snella e si passa direttamente in giudizio.

Il dibattimento

La discussione o contraddittorio rappresentano il vero e proprio processo penale, durante il quale vengono sentite le parti ed eventuali testimoni, e vengono analizzate le prove.

I legali espongo la loro visione dei fatti e interrogano l’imputato e le persone informate dei fatti.

La sentenza

L’ultimo step è rappresentato dalla sentenza, cioè dalla soluzione della controversia. Il giudice a questo punto può condannare o assolvere l’imputato. Si tratta di una decisione che può essere successivamente impugnata in Appello e in Cassazione, entro i termini definiti dalla legge.

Il ruolo dell’avvocato penalista

Fino ad ora abbiamo analizzato cosa significa diritto penale, e quali sono le fasi per arrivare a un sentenza definitiva. Risulta ovvio che si tratta di procedimenti complessi e molto delicati, in quanto si parla di reati anche molto gravi.

In situazioni di questo tipo solamente gli avvocati penalisti più esperti e preparati riescono a fare davvero la differenza. Trattare casi di questo tipo richiede una grande padronanza delle tecniche e delle norme di riferimento.

Un buon legale penalista, quindi, deve trasmettere tranquillità al cliente e deve essere aggiornato sulle ultime novità normative, per potere dare ottimi consigli e affrontare il processo penale con le mosse giuste.

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