La riforma del processo penale è indispensabile nel nostro Paese per consentire tempi ridotti è delle cause e garantire i diritti e la sicurezza dei cittadini. Nelle ultime settimane il Governo è al lavoro per stabilire i punti centrali da modificare.
Chi ha dovuto affrontare una causa in tribunale, sa bene che i tempi sono molto lunghi. Prima di arrivare a una sentenza definitiva, sono necessari anche anni, e tutto ciò a volte, impedisce il corretto funzionamento della Giustizia.
Sovente, infatti, accade che alcuni reati, e non sempre quelli più lievi, finiscano in prescrizione, a causa dell’eccessivo intasamento della macchina della Giustizia.
Risulta evidente quindi, la necessità di attuare dei cambiamenti in modo rapido, per dare delle risposte concrete ai cittadini che non si sentono tutelati accuratamente da parte delle Istituzioni.
Sebbene il nostro sistema giudiziario sia considerato un’eccellenza, a livello internazionale, non sempre è possibile operare nel modo più corretto, dato l’elevato numero di cause, e la difficoltà di portare a termine in tempo brevi i vari procedimenti.
Negli ultimi anni sono stati fatti alcuni cambiamenti proprio in quest’ottica, ma non ancora sufficienti per trasmettere ai cittadini un senso maggiore di sicurezza e protezione.
A tal proposito il Governo sta lavorando in queste settimane per procedere a un miglioramento della situazione.
Recentemente abbiamo sentito molto parlare di riforma del processo penale. Il Governo, infatti, sta lavorando per rendere più veloci i vari procedimenti con lo scopo di garantire una maggiore tutela e sicurezza ai cittadini.
Prima di analizzare i vari ambiti di intervento, però, è utile fare un premessa per capire di cosa stiamo parlando esattamente.
Innanzitutto dobbiamo precisare che in Italia esistono le seguenti tre macro categorie del diritto:
Va chiarito, inoltre che, processo e procedimento, sebbene vengano comunemente usati come sinonimo indicano in realtà momenti diversi dell’iter giudiziario.
In particolare per arrivare a una sentenza sono necessarie le seguenti fasi:
Il procedimento rappresenta le fasi iniziali, utili per avviare l’iter giudiziario, mentre con il termine “processo” si indica il dibattito vero e proprio in Tribunale, ovvero il contraddittorio tra le parti.
In altre parole si può parlare di processo penale quando un soggetto smette di essere un indagato e diventa un imputato.
Abbiamo già accennato come i tempi eccessivamente lunghi per arrivare alla conclusione dei contenziosi sia un grave problema per le Giustizia italiana. Il sistema è davvero ingolfato e causa non sono un allungamento delle tempistiche, ma anche l’estinzione di decine di migliaia di reati per prescrizione, e non sempre si tratta di fatti “poco importanti”.
Risulta ovvio che, una tale situazione non è accettabile, e i cittadini stanno perdendo fiducia nei confronti non solo delle Istituzioni ma anche della giustizia in generale. La cancellazione di delitti, anche gravi, infatti, è inaccettabile per le vittime.
Negli ultimi anni sono stati fatti alcuni passi per iniziare a risolvere un problema che necessita di un rapida soluzione, ma il tutto deve essere potenziato.
Nel 2015 è stata introdotta la possibilità per il giudice di non punire alcune fatti considerati particolarmente “tenui”, per lasciare “spazio libero” alle situazioni più gravi.
Ovviamente la tenuità del fatto deve essere verificata concretamente, prendendo in considerazione l’entità dei danni causati e il buon senso.
Nel 2016, invece, sono stati depenalizzati alcuni reati considerati minori, per i quali ora è prevista una sanzione amministrativa, come ad esempio l’ingiuria.
Si tratta di alcuni tasselli posti per risolvere in parte il problema, ma è indispensabile una nuova visione d’insieme, una legge unica in grado di riformare l'intero sistema.
L’art. 112 della Costituzione afferma che:
Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale
Ma tale affermazione deve essere interpretata correttamente, adottando una piccola rivoluzione culturale. In particolare l’azione penale non deve essere esercitata tempestivamente per tutti i reati in modo indistinto tra loro, è necessario effettuare delle scelte fondate, per impedire che i processi vengano ritardati per convenienza in modo del tutto arbitrario.
Lo scopo quindi, dell’imminente riforma del processo penale è proprio quello di recuperare la credibilità agli occhi dei cittadini, proponendo delle soluzioni concrete in grado di garantire una maggiore sicurezza.
Il 2019 è senza dubbio una data importante per effettuare un cambiamento nella giustizia italiana.Vediamo di seguito quali sono le ipotesi sulle quali sta lavorando il Governo in questi giorni.
Con lo scopo di facilitare i procedimenti e i processi, devono essere modificate le modalità per la notifica degli atti giudiziari. In particolare si pensa di dare un maggiore rilievo al difensore, notificando tutti i documenti direttamente a quest’ultimo.
In modo particolare, si prevede che tutte le notificazioni dopo la prima, vengano effettuate presso l’avvocato penalista scelto dal soggetto.
Inoltre, con lo scopo di alleggerire il carico giudiziario verrà prescritta la procedibilità a querela di parte, in caso di lesioni gravi a seguito di incidenti stradali, lasciando inalterata la procedura inerente alla procedibilità d’ufficio.
Sempre nell’ottica di rendere il sistema più snello e flessibile verrà ampliato l’accesso ai cosiddetti riti speciali, tra i quali:
Nel nostro sistema giuridico esistono tre gradi di giudizio, per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza, ed evitare errori di valutazione.
Ovviamente se da un lato tale sistema è fondamentale per garantire i diritti dei soggetti d’altro canto inevitabilmente rallenta i tempi.
A tal proposito verranno adottate delle restrizioni per l’accesso a tale giudizio, in particolare sarà possibile impugnare una sentenza emessa nei confronti di un imputato latitante o non presente soltanto con uno specifico mandato ad impugnare.
Non sarà più possibile appellarsi a sentenze inerenti a reati punibili soltanto con una pena pecuniaria.
Dopo avere descritto in maniera generica quelli che potrebbero essere i prossimi cambiamenti in tema di riforma del processo penale, risulta ovvio che il ruolo dell’avvocato penalista sarà sempre più importante.
Con lo scopo di velocizzare le tempistiche e la burocrazia, infatti, le notifica degli atti verranno fatte direttamente al professionista per fare in modo che le procedure possano svolgersi senza intoppi.
La scelta del legale rappresentate, perciò, è davvero importante, e devono essere valutati molti aspetti prima di decidere. Un professionista preparato ed esperto può fare la differenza non solo durante il contraddittorio in tribunale, ma anche nelle fasi precedenti.
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