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Atti giudiziari: cosa sono e come vengono notificati?

Descrizione degli atti giudiziari civili, penali e amministrativi e di come devono essere notificati, registrati e tassati. Vediamo come deve comportarsi chi riceve la classica busta verde o un avviso di giacenza.

Cosa bisogna fare quando il postino o l’ufficiale giudiziario suona alla porta di casa per consegnare una busta verde? Ci dobbiamo preoccupare? Sono sicuramente brutte notizie?

In casi del genere è necessario mantenere la calma, anche se non sempre è facile, e capire cosa possa essere successo. In realtà la cosa certa è che si tratta di atti giudiziari. Il colore della busta, infatti, non lascia spazio all’interpretazione.

Ma cosa significa? Quale potrebbe essere il contenuto?

Non si tratta necessariamente di un documento rivolto alle parti coinvolte in un processo, dato che può essere un semplice invito a testimoniare.

In ogni caso il consiglio è quello di accettare la busta o provvedere al suo ritiro nel caso ci fosse un avviso di giacenza nella cassetta delle lettere. In caso contrario l’atto si considera comunque notificato, anche se l’interessato non l’ha mai letto.

Cosa sono gli atti giudiziari?

​Chi non ha molte conoscenze giuridiche, può legittimamente chiedersi quali possano essere i contenuti della tanto temuta busta verde.

Si tratta, molto semplicemente, di documenti inerenti ad un processo civile, penale o inviati da autorità amministrative. Il mittente non sempre è un giudice, ma possono essere atti provenienti dallo Studio di un avvocato.

Non rientrano in tale categoria, però, eventuali accertamenti inviati dall’Agenzia delle Entrate Riscossione o buste provenienti dall’Inps, dai Carabinieri, dalla Polizia o dai Comuni.

Precisiamo subito che, un eventuale rifiuto alla ricezione della busta o il mancato ritiro della stessa dopo avere ricevuto l’avviso di giacenza, ha una valenza ai fini giuridici. La notifica, risulta in ogni caso avvenuta e possono essere applicate le relative conseguenze.

Quindi chi pensa di fare il furbo, evitando di accettare la comunicazione, in realtà si sta infilando in una situazione ancora più svantaggiosa, dato che non conoscendo il contenuto della stessa, non può preparare una difesa adeguata.

Ad ogni modo ci possono essere atti giudiziari:

  • civili: inerenti alle varie fasi del processo, quindi atti di citazione in giudizio, la sentenza, l’atto di appello o il ricorso per cassazione. Ma non solo. L’avvocato può inviare un decreto ingiuntivo o un atto di precetto per avvisare dell’imminente avvio dell’esecuzione forzata se non viene effettuato un determinato pagamento; un avviso di sfratto per morosità o finita locazione, ecc.. Come anticipato prima, potrebbe trattarsi anche di un citazione in qualità di testimone
  • penali: sono senza dubbio i più temuti in assoluto, e possono riguardare avvisi di garanzia, di richiesta di archiviazione del caso o la comunicazione di conclusione delle indagini preliminari. Quest’ultimo ha l’obiettivo di informare l’interessato che a breve verrà esercitata l’azione penale nei suoi confronti, per permettergli di preparare una difesa adeguata con un avvocato penalista. In seguito possono essere notificati la fissazione dell’udienza preliminare, l’atto di citazione a giudizio, il decreto di condanna, l’ordine di esecuzione con decreto di sospensione, per informare il soggetto della possibilità di chiedere entro 30 giorni una misura alternativa al carcere
  • amministrativi: possono essere inviati il ricorso al Tar o al Consiglio di Stato ma anche il ricorso per ottemperanza, ovvero un giudizio che si avvia quando la P.A. non rispetta i propri obblighi.

Quali sono i più comuni?

Nel paragrafo precedente abbiamo descritto a grandi linee quali potrebbero essere i contenuti di una busta verde, proviamo ora a scendere ancora più nel dettaglio descrivendo quelli che sono i più comuni atti giudiziari che potrebbe ricevere una persona presso il proprio indirizzo di domicilio e residenza.

Tra i più comuni ci sono:

  • le citazioni: un atto utile per invitare la controparte a comparire in un’udienza, specificando l’ora e il giorno. In pratica si tratta dell’avvio di una causa, attraverso il quale si invita “l’avversario” a preparare una difesa.
  • le ordinanze: provvedimenti ad efficacia provvisoria, emessi da un Giudice per risolvere alcune questioni importanti in attesa della sentenza
  • le sentenze: viene resa nota agli interessati la decisione presa dal giudice in merito a una determinata causa
  • i decreti: ad esempio quando vengono disposte delle misure cautelari o altre decisioni relative al processo
  • i precetti: avviso che entro 10 giorni può essere attivato il pignoramento, se non si effettuano i pagamenti richiesti

Come vengono notificati?

La notifica degli atti giudiziari può essere fatta in due modi diversi, ovvero:

  • tramite un ufficiale giudiziario
  • tramite posta

.Nel primo caso si tratta di una consegna a mano, ovvero fatta direttamente nella mani del destinatario, presso l’indirizzo di residenza o domicilio.
Se l’interessato non è a casa, la busta può essere lasciata a una persona di famiglia, a un vicino di casa, o al portiere, a patto che si tratti di un soggetto con almeno 14 anni di età e non palesemente incapace.

Se la legge non lo vieta espressamente, l’atto giudiziario può essere consegnato anche tramite le Poste italiane, o un altro corriere.
In tal caso se il soggetto è assente viene lasciato un avviso di giacenza, per potere ritirare il documento a partire dal giorno seguente, presso l’ufficio postale indicato, entro la scadenza indicata.

Riconoscere gli atti giudiziari dal codice raccomandata

Se il postino non trova il destinatario a casa, nel momento in cui cerca di effettuare la consegna, lascia nella cassetta delle lettere un avviso di giacenza, ovvero uno scontrino bianco indicante le informazioni necessarie per potere ritirare la busta.

A questo punto non è possibile conoscere a priori quale documento è stato spedito, ma si possono cercare degli indizi proprio leggendo con cura quanto riportato nello scontrino.

In particolare è presente un codice identificativo, che può dare delle indicazioni in merito al contenuto che è stato inviato.

Se sono presenti i seguenti codici, si tratta quasi sicuramente di atti giudiziari:

  • 76
  • 77
  • 78
  • 79

In ogni caso, il nostro consiglio è quello di procedere velocemente con il ritiro, a partire dal giorno seguente. Infatti, l’unico modo per conoscere il contenuto è l’apertura della busta stessa.

Inoltre, come abbiamo detto, è inutile attendere invano continuando a leggere l’avviso di ricevimento, è importante agire in fretta per preparare una eventuale difesa.

Trascorsi 10 giorni, tra l’altro la notifica si considera perfezionata, e quindi possono iniziare a maturare eventuali conseguenze. Dopo 180 giorni, invece, l’atto viene restituito al mittente e non può essere più ritirato dall’interessato. 

Cosa fare se si riceve un atto giudiziario?

Dopo avere capito di cosa si tratta, quindi dopo avere aperto la busta verde consegnata da un ufficiale giudiziario o da un postino, ed avere letto il contenuto della stessa, l’interessato può consultare un proprio legale di fiducia, oppure può individuare su Avvocato360 quello più adatto a risolvere il problema.

Nella maggior parte dei casi nell’atto giudiziario viene indicata una scadenza specifica, entro la quale è necessario attivarsi, per non pregiudicare la difesa.

Come già ribadito, è del tutto inutile, se non controproducente evitare di ritirare il plico e far finta di niente. La notifica, infatti, si considera perfezionata dopo 10 giorni dall’invio della raccomandata o dal tentativo di consegna.

Registrazione e tassazione degli atti giudiziari

Un atto giudiziario, per essere valido, deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrata e tassato, attraverso la cosiddetta “imposta di registro”.

Succede infatti che, dopo essere stati prodotti, i documenti vengono prima depositati presso la Cancelleria del Tribunale e poi trasmesse all’ente, entro determinati termini stabiliti dalla legge.

In particolare, la richiesta di registrazione deve essere inviata al Fisco in base alla tipologia degli atti giudiziari:

  • se la causa è civile: entro 5 giorni dalla pubblicazione della sentenza
  • se la causa è penale: 5 giorni dal passaggio in giudicato
  • procedure esecutive: 20 giorni dalla pubblicazione del provvedimento

Dopo avere ricevuto tutti i documenti il Fisco provvederà a tassare gli atti, imponendo il relativo pagamento alle parti interessate entro 60 giorni.

Solitamente è l’avvocato a farsi carico di controllare se è necessario saldare tali cifre. Infatti, non sempre è presente una imposta di registro.

Sono previste esenzioni fiscali per quanto riguarda:

  • inabilitazioni e interdizioni
  • recupero crediti professionali
  • estinzione del giudizio
  • omologazione del concordato fallimentare
  • sentenze del Giudice di Pace, con valore inferiore a 1.033 euro

È utile sottolineare che, la tassazione degli atti giudiziari grava in modo solidale sulle parti in causa. In altre parole, per il fisco non viene fatta distinzione tra parte vittoriosa o perdente del processo, l’unico aspetto che viene valutato è il pagamento delle tasse.

In realtà accade spesso che, inizialmente il soggetto che ha richiesto una causa in tribunali, paghi tutte le spese per velocizzare i tempi e proseguire con i procedimenti necessari.

Ma, le spese del giudizio, alla fine, vengono sempre addebitate alla parte soccombente, che dovrà quindi rimborsare anche le imposte di registro.

Notifica degli atti giudiziari da parte dell'avvocato

La legge prevede che possano essere anche gli avvocati a provvedere alla notifica degli atti giudiziari. La differenza rispetto a quelle effettuare dagli ufficiali giudiziari è che l'avvocato non può recarsi di persona presso il destinatario.

La notifica da parte dell'avvocato può avvenire solo a mezzo posta o tramite pec (posta elettronica certificata).

Quando l'avvocato si avvale della posta ordinaria, dovrà pagare la normale spedizione postale, senza doversi recare presso gli ufficiali giudiziari e sostenere le relative spese.

Gli adempimenti cui dovrà attenersi sono i seguenti:

  • ​deve usare speciali buste e moduli per gli avvisi di ricevimento, conformi al modello prestabilito dall'Amministrazione postale (le tipiche buste e cartoline verdi);
  • deve provvedere alla relazione di notificazione, scrivendola sull'originale e sulla copia dell'atto, indicando l'ufficio postale di cui si avvale.


Fonti normative

  • Art, 137 del codice di procedura civile "Notificazioni"
  • ​Art. 140 del codice civile "Irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia"
  • Legge n. 890 del 20 novembre 1982 "Notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari"
  • L. n. 53/1994

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