L'Inps ha comunicato i nuovi requisiti per l'assegno sociale 2019. Le novità più significative sono l’innalzamento dell’età a 67 anni e l’aumento della cifra erogata. L’assegno può essere intero o ridotto a seconda del reddito e del nucleo familiare del soggetto.
L’assegno sociale è una forma di assistenza, che una volta veniva definito con il termine "pensione sociale", riconosciuta ai soggetti più deboli e quindi non in grado di provvedere in maniera autonoma a procurarsi un reddito utile al loro mantenimento.
L’istituto incaricato ad elargire la cifra concordata alle persone che ne hanno il diritto è l’Inps, ma non dobbiamo confondere la normale pensione che viene data a fronte dei contributi versati durante la vita lavorativa con l’assegno di assistenza sociale.
Per il calcolo dell’assegno sociale, infatti, non vengono considerati i contributi versati, in quanto ha lo scopo di aiutare coloro che non hanno avuto la possibilità di maturare i requisiti minimi per la loro pensione. In altre parole si tratta di un aiuto assistenziale e non previdenziale, che si basa su specifici requisiti come l’età e il reddito come vedremo a breve.
In particolare le condizioni necessarie per potere richiedere l’assegno sono cambiate per il 2019, portando alcune novità significative, che approfondiremo nel seguente articolo.
L’assegno pagato dall’Inps è una forma di tutela per le persone economicamente più deboli, che non hanno la possibilità di ricevere una pensione adeguata in quanto hanno versato pochi contributi o non ne hanno proprio.
Si tratta di un diritto provvisorio, nel senso che la domanda deve essere rinnovata ogni anno, per via telematica e deve essere accettata dall’istituto.
L’Inps, infatti, controlla annualmente se i requisiti di accesso all’assistenza sono ancora validi, valutando la residenza e il reddito. Va sottolineato che per risultare idonei non si devono trascorrere più di 30 giorni all’estero.
L’assegno sociale 2019 è pari a 459,98 euro e viene erogato per 13 mensilità, come accade con la pensione, quindi il suo valore totale è di 5.953,78 euro in un anno.
Ma vediamo in seguito quali sono i soggetti che hanno il diritto di ricevere questa forma di assistenza prevista dallo Stato.
I soggetti che per l’anno 2019 desiderano richiedere l’assegno dall’Inps devono avere le seguenti caratteristiche:
Per quanto i requisiti relativi al reddito il discorso è più articolato. Deve ancora arrivare la conferma da parte dell’Inps, ma in ogni caso i valori non si allontaneranno molto da quelli del 2018:
Per il calcolo del reddito è necessario conoscere quali voci di devono considerare e quali invece vengono escluse dal conteggio.
I redditi da inserire sono quelli:
I redditi da non calcolare, invece, sono quelli:
Abbiamo detto che il valore dell’assegno sociale per il 2019 è di 457,98 euro, ma per alcuni la cifra sarà ridotta mentre per altri interia a seconda del reddito posseduto.
In particolare:
Ricordiamo che il limite del reddito utile deve ancora essere rivalutato dall’Inps, e le cifre che abbiamo indicato sono quelle relative al 2018.
La domanda può essere fatta all’Inps a partire dal giorno successivo al compimento di 67 anni, se sono presenti anche tutti gli altri requisiti.
La richiesta va fatta trasmettendo il modulo per via telematica all’Inps, attraverso il sito web e il relativo pin per accedere ai servizi. In ogni caso è possibile rivolgersi gratuitamente ai Caf o ai Patronati per avere una consulenza in merito.
E’ necessario allegare i seguenti documenti alla domanda:
L’assegno sociale verrà erogato a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
Se l’Inps decidesse di rigettare la la richiesta, il soggetto interessato ha il diritto di presentare un ricorso amministrativo presso il Comitato provinciale dell’Istituto di previdenza, entro 90 giorni dalla comunicazione del diniego.
In base a quanto stabilito all’interno della legge di Bilancio 2019, a partire da gennaio 2019, tutti i pensionati che ricevono un assegno previdenziale inferiore a 780 euro netti al mese, hanno il diritto alla cosiddetta pensione di cittadinanza.
Si tratta di una ulteriore misura di assistenza nei confronti dei soggetti più deboli della società, un modo per adattare la capacità economica ai livelli necessari per avere una esistenza dignitosa, in base al costo della vita.
Anche chi ha il diritto a ricevere l'assegno sociale, può beneficare dell'integrazione prevista dal Governo per arrivare a potere vivere con almeno 780 euro al mese, ovviamente in questo caso verranno valutati diversi requisiti legati anche agli indicatori Isee.
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