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Avvocato per separazione: come scegliere quello giusto?

L’avvocato per la separazione non è sempre necessario, visto che sono state introdotte nuovi procedimenti, ma soltanto con la consulenza di un professionista è possibile tutelare i propri diritti evitando problemi in futuro.

Quando marito e moglie capiscono di non poter più proseguire con la loro vita coniugale, a causa di incomprensioni, desideri diversi, continui litigi, tradimenti, ecc,, si chiedono quali potrebbero essere i risolvi legali.

Non tutti sanno che, da qualche anno è possibile avviare l’iter per chiudere un matrimonio in modo più semplice e veloce rispetto al passato. In modo particolare non è sempre necessario recarsi in tribunale per discutere dei rispettivi diritti e doveri. Le parti possono riuscire a trovare un accordo grazie alla negoziazione assistita dell’avvocato divorzista, o addirittura possono decidere di agire in totale autonomia, semplicemente recandosi in Comune per ufficializzare la rottura.

Ovviamente per scegliere la modalità di intervento più idonea è necessario capire che tipo di rapporto è rimasto tra i coniugi. Se ci sono dei palesi conflitti, infatti, sarà difficile riuscire a collaborare al di fuori delle aule di un tribunale.

Ad ogni modo, di seguito forniremo tutti gli strumenti e le indicazioni utili per potere scegliere come procedere.

Come scegliere l’avvocato per la separazione?

Un aspetto molto importante per riuscire a fronteggiare al meglio una situazione difficile come quella della fine di un matrimonio è rappresentato dalla scelta dell’avvocato per la separazione.

Sebbene, come abbiamo anticipato sopra, sia possibile agire anche senza un legale. gli interessati non possono avere un quadro completo dei loro diritti e doveri e delle problematiche che potrebbero sorgere, senza affidarsi ad un professionista.

Cercare a tutti i costi di risparmiare potrebbe essere controproducente quando si tratta di definire il proprio futuro.
Sono, infatti, molte le questioni da tenere in considerazione per separarsi, ad esempio l’assegnazione delle casa coniugale, la divisione dei beni, l’assegno di mantenimento, l’affidamento dei figli, ecc.

Ma come scegliere il legale più adatto?

Ovviamente è importante scegliere un avvocato esperto in separazioni e divorzi, quindi aggiornato in merito agli ultimi cambiamenti normativi che hanno interessato il settore.

Ma non solo. La tematica è particolarmente delicata, quindi, è indispensabile instaurare un rapporto di fiducia con il legale, che nella maggior parte dei casi diventa quasi un confidente, al quale confidare le proprie paure e stato d’animo.

Inoltre, come noto, la giurisprudenza è caratterizzata da molti tecnicismi, di difficile comprensione per i non addetti ai lavori, per questo un avvocato divorzista competente è in grado di spiegare con semplicità e con chiarezza ciò che prevede la legge, sempre con tatto e discrezione.

Preparazione e umanità sono i due elementi chiave in grado di fare la differenza, in un momento così particolare, nel quale è necessario capire come riorganizzare la propria vita.

A tal proposito sottolineiamo che su Avvocato360 è possibile visualizzare vari profili di avvocati per la separazione, filtrandoli per zona di appartenenza. E’ possibile entrare direttamente in contatto con i professionisti per chiedere una prima consulenza.

Ad ogni modo, è utile chiarire che, le modalità per procedere possono essere molto diverse a seconda che si tratti di:

Avvocato per la separazione consensuale

Un matrimonio può finire di comune accordo tra i coniugi, quando entrambi si rendono conto della situazione e dell’impossibilità di proseguire il cammino insieme. In tal caso non ci sono grosso problemi, ed è possibile procedere in modo pacifico, incentivando il dialogo tra le parti.

Grazie alle legge 132/2014, infatti, le coppie che riescono a mantenere un buon rapporto possono intraprendere varie procedure, alternative alla causa civile in tribunale.

In particolare è possibile optare per:

  • il ricorso al Presidente del Tribunale: è possibile depositare la domanda presso la cancelleria del tribunale presso il quale uno dei coniugi ha la residenza o il domicilio. Devono essere espressamente indicati i termini dell’accordo consensuale raggiunto dai soggetti. Dovranno essere consegnati anche alcuni documenti utili per analizzare la situazione, come la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni di ciascuno e la copia integrale dell’atto di matrimonio. ​Viene poi fissata un’udienza alla quale devono comparire entrambi, durante la quale ci sarà un tentativo di conciliazione.Se l’esito è negativo il presidente emana il cosiddetto decreto di omologazione per validare le condizioni indicate nel ricorso. Da questo momento inizia a decorrere il termine utile per il divorzio breve, ovvero 6 mesi.
  • negoziazione assistita dall’avvocato per la separazione: esiste un modo più rapido per separarsi, rispetto a quello visto sopra, ovvero trovando un accordo grazie alla negoziazione effettuata da un avvocato, o dagli avvocati delle parti.In tal caso non è necessario recarsi in tribunale, ma è sufficiente prendere parte a delle sedute utile per definire i vari aspetti dell’accordo. Si possono prendere decisioni anche in merito all’affidamento dei figli minori e per le questioni patrimoniali 
  • procedura in Comune: la novità probabilmente più eclatante, introdotta negli ultimi anni è la possibilità di separarsi in Comune, quindi senza la necessità di essere assistiti da un legale. Ovviamente è possibile procedere in questo modo soltanto se non ci sono aspetti da chiarire, ovvero se non ci sono figli non autosufficienti e se non si deve decidere in merito al mantenimento o altre questioni economiche

Come possiamo notare, perciò, se la coppia mantiene un buon rapporto può intraprendere una strada più semplice e veloce per formalizzare la rottura. Va sottolineato, comunque, che agire senza il supporto di un legale potrebbe essere controproducente. Senza dubbio è possibile procedere spendendo pochissimi soldi, ma non mettere nero su bianco alcuni aspetti fondamentali potrebbe essere rischioso per il futuro.

Ad ogni modo va detto anche che, se si opta per una separazione consensuale è possibile divorziare dopo soli 6 mesi, invece di 12, grazie a quanto stabilito dalla legge n. 55 del 6 maggio 2015, ovvero sul divorzio breve. 

Avvocato per la procedura giudiziale

Se marito e moglie si trovano a fronteggiare una situazione conflittuale, nella quale è difficile comunicare e trovare delle soluzioni, devono procedere con la separazione giudiziale, come descritto dall’art. 151 del codice civile:

La separazione può essere chiesta quando si verificano, anche indipendentemente dalla volontà di uno o di entrambi i coniugi, fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza o da recare grave pregiudizio all'educazione della prole.
Il giudice, pronunziando la separazione, dichiara, ove ne ricorrano le circostanze e ne sia richiesto, a quale dei coniugi sia addebitabile la separazione, in considerazione del suo comportamento contrario ai doveri che derivano dal matrimonio

Si tratta del procedimento più lungo e costoso, dato che si deve instaurare una causa civile ordinaria per stabilire le questioni più importanti inerenti alla fine del matrimonio.
In questo caso è indispensabile scegliere un avvocato per la separazione.

La sentenza del giudice vengono regolati i rapporti tra i coniugi.

L’articolo 151 c.c. fa riferimento anche all’addebito della separazione, ovvero una parte può chiedere che venga addossa la colpa all’altra. Ma cosa comporta?

Il “colpevole” perde il diritto al mantenimento e i diritti successori 

Fonti normative

  • Art 151 c.c
  • Legge n. 55 del 6 maggio 2015
  • Legge 132/2014
SEPARAZIONI
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