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Certificato medico falso: quali sono le conseguenze?

Un certificato medico falso può determinare due diverse tipologie di reato: il falso ideologico e il falso materiale. Vediamo quali sono le conseguenze sia per il paziente che per il medico.

Il certificato medico è un documento molto semplice, si ottiene facilmente recandosi dal proprio medico, ma ha moltissime implicazioni.

Innanzitutto è necessario per dimostrare lo stato di salute di un individuo e capire se può essere idoneo a svolgere determinate prestazioni lavorative, ma anche per valutare se è presente una percentuale di invalidità per la quale è prevista una pensione sociale.

Le conseguenze, quindi, sono molto importanti. Risulta evidente che modificare quanto scritto nel documento redatto da un medico, o dichiarare il falso rappresentino dei comportamenti molto gravi, ovvero dei reati, punibili anche con il carcere.

Nel nostro Paese, purtroppo, si sente spesso parlare di truffe messe in atto da soggetti che si fingono ciechi o malati per ottenere le pensioni che lo Stato prevede per i più deboli e bisognosi.

Ma non solo. A volte medico e paziente sono d’accordo e vengono redatti finti certificati medici per malattia, per consentire al lavoratore di non recarsi in azienda per alcuni giorni, ottenendo comunque la retribuzione.

Vediamo, quindi, di analizzare questo argomento delicato.

Cos’è un certificato medico?

Il certificato medico è un documento estremamente importante, attraverso il quale è possibile determinare particolari diritti soggettivi, previsti dalla legge. In altre parole esso è utile per attestare alcune situazioni che hanno una rilevanza giuridica.
Viene rilasciato dal medico di base o dal medico legale, a seconda delle situazioni.

Infatti, per chiedere una pensione di invalidità, per essere assunti da un’azienda, per iscriversi in palestra, è necessario presentare tale documento, per accertare lo stato di salute.

Lo Stato, infatti, tutela la salute dei cittadini, come espressamente indicato nell’art. 32 della Costituzione:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Proprio per questo motivo, un lavoratore ha il diritto di assentarsi dal lavoro per malattia, ricevendo comunque lo stipendio. 

Il certificato si ottiene in tempi davvero molto rapidi, è sufficiente una visita presso il medico curante, o da un medico legale, per verificare lo stato di salute.

In base a quanto scritto nel documento si possono aprire o chiudere le porte per il soggetto interessato. In modo particolare viene decretato se egli può svolgere alcuni lavori, se può iscriversi in palestra, se può intraprendere una carriera sportiva, o se ha il diritto di ricevere la pensione di invalidità.

Si tratta di informazioni molto importanti, che devono essere indicate in modo preciso, senza dare spazio ad eventuali fraintendimenti. In modo particolare devono essere indicati obbligatoriamente:

  • il nome e il cognome del medico 
  • le generalità del paziente
  • l’oggetto della certificazione
  • luogo e data del rilascio
  • firma del medico

Tutto ciò che viene scritto deve essere frutto di vere constatazioni fatte dal medico, e non di semplici dichiarazioni del paziente. Il professionista, infatti, deve inserire soltanto informazioni vere e oggettive.

Se non si rispetta la legge, il rischio è quello di commettere due diverse fattispecie di reati:

  • falso ideologico: attestazione di fatti non veri o inesistenti
  • falso materiale: alterazioni, aggiunte o cancellazioni al documento originale

Certificato medico falso: falso ideologico 

Viene definito falso ideologico un comportamento volto ad attestare in un documento un contenuto che non corrisponde alla verità.

Si tratta di un reato descritto dagli articoli 479 e seguenti del codice penale. In modo particolare si fa riferimento a informazioni false redatte da un pubblico ufficiale in

  • atti pubblici
  • certificati
  • autorizzazioni

E da soggetto che svolgono servizi di pubblica necessità, nonché commessi da privati in atti pubblici.

Il documento in sé non è contraffatto, come avviene nella fattispecie del reato di falso materiale, ma il contenuto non è veritiero.

Ad esempio un medico che effettua una diagnosi senza avere visitato il paziente, che magari non ha alcuna patologia, rientra in questa casistica. In tal caso certificato medico falso apparentemente risulta essere regolare, ma effettuando una indagine approfondita è possibile scoprire la truffa.

Nel codice penale, tuttavia, non viene descritto soltanto il reato commesso da pubblico ufficiale, ma anche dal privato in atti pubblici. Ciò avviene quando un soggetto, pur essendo obbligato ad affermare il vero, menta al pubblico ufficiale, determinato la redazione di un atto pubblico non veritiero.

La pena prevista è diversa in base alla tipologia:

  • reclusione da 1 a 6 anni: se commesso da un pubblico ufficiale 
  • da 3 a 10 anni: se determina una querela di falso
  • da 3 mesi a 2 anni: autorizzazioni amministrative
  • fino a 1 anno o una multa fino a 516 euro: certificato medico falso
  • fino a 2 anni: se commesso da privati

Certificato medico falso: falso materiale

Se un paziente modifica quanto redatto dal medico a suo piacimento rischia di commettere un reato di falso materiale.

A differenza della fattispecie che abbiamo descritto nel paragrafo precedente, in questo caso esiste un documento originale che riporta il vero, solo che viene successivamente manomesso, aggiungendo informazioni o modificandone altre. 

In particolare ci può essere:

  • contraffazione: se il certificato medico falso è stato scritto da una persona diversa 
  • alterazione: sono state fatte delle modifiche in un secondo momento

Certificato medico falso e malattia

Come abbiamo anticipato, lo Stato italiano tutela la salute dei cittadini, permettendo loro di curarsi, senza perdere lo stipendio. 

Per ottenere tale diritto, però, ovviamente, è necessario dimostrare di avere una patologia. Un lavoratore che non si sente bene, può rimanere a casa per curarsi, ma deve rispettare la procedura prevista dalla legge, per evitare spiacevoli sorprese.

Innanzitutto è necessario avvertire per tempo il datore di lavoro, successivamente, entro due giorni, è obbligatorio ottenere un certificato medico in grado di provare le condizioni di salute.

In molti casi tale procedura viene presa alla leggera, sia da medici che da pazienti, e sovente vengono prodotti documenti che rispecchiano la verità al 100%. 

A parte i rischi che si corrono come abbiamo elencato nei paragrafi successivi, è opportuno considerare che, vengono fatti dei controlli duranti i giorni di malattia, perciò non è possibile allontanarsi da casa per godere del tempo libero, ingiustificato.

Le conseguenze possono essere serie. Ci può essere un licenziamento per giusta causa, ma anche una denuncia per falso.

​Come scoprire un certificato medico falso

Una delle modalità per scoprire se è stato effettuato un certificato medico falso è quella della visita fiscale ad un dipendente. Il medico dell'Inps può contestare quanto dichiarato dal certificato e richiedere il rientro al lavoro del lavoratore. 

A questo punto, anche quest'ultimo può fare ricorso contro la decisione comunicandolo direttamente al medico dell'Inps, che dovrà segnalare il tutto al coordinatore sanitario. Sarà lui a dover decidere se il certificato medico è falso o no.

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