Cerchi un avvocato esperto in
Civile
Guide diritto civile

Certificato medico legale: a cosa serve?

Il certificato medico legale è necessario quando un individuo richiede il riconoscimento dello stato di invalidità, con lo scopo di ottenere le prestazioni sociali previste. A tal proposito la visita viene fatta da un medico dell’Inps.

Nel nostro Paese sono previste specifiche prestazioni sociali in favore dei soggetti con particolari problemi di salute. Essere invalidi, in maniera più o meno grave, infatti, comporta delle difficoltà e dei disagi significativi, e a volte rende totalmente impossibile lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Risulta ovvio, quindi, che un individuo impossibilitato a lavorare e badare a se stesso, necessiti di un aiuto sia di tipo economico che assistenzialistico.

La necessità di proteggere i cittadini con problematiche fisiche o psichiche viene citata anche nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ed è accolta in tutte le democrazie moderne, anche nella nostra Costituzione.

Prima di ricevere gli aiuti previsti dallo Stato, però, il soggetto si deve sottoporre a una visita, utile per redarre poi il cosiddetto certificato medico legale, in grado di attestare il grado di invalidità e i diritto del soggetto.

Cos’è un certificato medico?

Il certificato medico è un documento molto importante in grado di affermare determinati diritti soggettivi previsti dalle legge. In particolare esso può attestare particolari situazioni che hanno una rilevanza giuridica.

Solitamente il certificato viene rilasciato dal proprio medico di base, se richiesto per effettuare una determinata attività fisica, per valutare l’idoneità al lavoro o per controllare se sono state fatte le vaccinazioni obbligatorie.

Ad ogni modo si tratta di una pratica davvero molto veloce, che consiste in una visita più o meno approfondita, a seconda dei casi, durante la quale vengono effettuati alcuni accertamenti sullo stato di salute.

In base a quanto affermato in tale documento un individuo può avere la possibilità o meno di svolgere una determinata mansione lavorativa, intraprendere una carriera sportiva o semplicemente iscriversi in palestra.

Ad ogni modo si tratta di dichiarazioni importanti, che devono essere scritte in modo chiaro, per evitare fraintendimenti, quindi la grafia deve essere comprensibile. 

Devono essere indicati obbligatoriamente:

  • il nome e il cognome del medico 
  • le generalità del paziente
  • l’oggetto della certificazione
  • luogo e data del rilascio
  • firma del medico

Le affermazioni riportate, comunque, devono sempre riferirsi a constatazioni dirette fatte dal medico, attraverso la visita, o da documenti oggettivi.
Si deduce che, non possono essere semplicemente riportate le dichiarazioni del paziente, senza approfondire la questione. Il Codice Deontologico, infatti, impone ai medici di redarre i certificati ponendo la massima attenzione alla veridicità delle informazioni.

Quindi, può accadere che un professionista decida di non certificare quanto chiesto dal proprio cliente, senza prima constatare il tutto con riscontri oggettivi.

Se nella redazione non viene rispettata la legge, si possono verificare due tipi di reati:

  • falso materiale: se ci sono state alterazioni, cancellazioni o aggiunte successive al documento
  • falso ideologico: attestazione di fatti non veri o inesistenti

A cosa serve un certificato medico legale?

Il certificato medico legale viene rilasciato per motivi diversi rispetto a quelli che abbiamo indicato nel paragrafo precedente. L’obiettivo è sempre quello di attestare lo stato di salute, ma per garantire al cittadino di accedere a specifiche prestazioni sociali.

In pratica viene valutato il grado di invalidità di un soggetto, per determinare le sue possibilità di potere accedere al mondo del lavoro e di essere autosufficiente.

La valutazione viene, però, effettuata da un medico dell’Inps, e non da quello di famiglia. 

Lo scopo è quello di mettere in pratica quanto previsto dall’art. 38 della nostra Costituzione:

Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.

Concretamente lo Stato prevede dei benefici, cioè l’invalidità civile, se la capacità lavorativa è ridotta al 33%, quindi meno di un terzo. 

Rientrano tra gli aventi diritto le seguenti categorie:

  • invalidi e inabili
  • ciechi 
  • sordi
  • portatori di handicap
  • soggetti affetti da talassemia e drapanocitosi

Per la valutazione del grado percentuale di invalidità, è necessario che l’interessato si sottoponga a una visita specialistica, e da una responso dato dalla Cmi, cioè la Commissione Medica Integrata.

Vediamo, perciò, si seguito come si deve procedere per fare la relativa richiesta.

Come ottenere il certificato medico legale?

Per potere fare la richiesta di invalidità, come primo passo è necessario rivolgersi al medico di base, che deve compilare un apposito modulo e inviarlo all’Inps telematicamente. Al paziente deve essere consegnata una ricevuta, contenente un numero di protocollo, indispensabile per potere procedere con le fasi successive.

Infatti, entro 30 giorni al massimo, deve essere inviata la richiesta all’Inps, in caso contrario sarà necessario rifare tutto.

Per fare ciò è sufficiente:

  • accedere al sito web dell’Istituto attraverso il pin o con l’identità digitale Spid
  • telefonare al contact center
  • recarsi presso un caf

Nella domanda deve essere inserito il codice univoco, presente nella ricevuta.

E’ possibile prenotare la visita di accertamento, utile a stabilire il grado di invalidità e quindi i benefici previsti dalla legge.

Qualora ci fossero degli impedimenti e l’interessato non potesse recarsi alla visita è necessario richiedere una nuova data, ma dopo due assenze, e obbligatorio rifare tutto l’iter.

Se il paziente non è in grado di recarsi fisicamente presso l’ambulatorio per la visita, è possibile richiedere che venga effettuata a domicilio, almeno 5 giorni prima della data stabilita.

Il certificato medico legale inerente alla visita specialistica effettuata verrà valutato da una Commissione Medica Integrata, che ha inoltre la facoltà di consultare altri fascicoli inerenti allo stato di salute del soggetto.

Dopo i vari accertamenti la commissioni procede con la scrittura del verbale, che può essere:

  • approvato da tutti, quindi l’interessato può effettivamente ottenere il beneficio richiesto
  • approvato ma non all’unanimità, perciò potrebbe essere richiesta una nuova visita entro 20 giorni.

L’approvazione, comunque, può avvenire, a revisione, cioè con l’obbligo di effettuare nuovi accertamenti dopo un periodo di tempo, per controllare se le condizioni sono cambiate.

Come fare ricorso?

Fino ad ora abbiamo visto che lo Stato prevede alcuni benefici per aiutare le persone con disabilità, impossibilitate ad accedere al mondo del lavoro e ad essere indipendenti.

Si tratta di diritti riconosciuti in tutte le democrazie moderne, che sviluppano forme assistenzialistiche nei confronti dei cittadini bisognosi. 

Per verificare il reale stato di salute di un soggetto, però, è necessaria una visita specialistica e un relativo documento con valore legale in grado di attestare le condizioni del paziente.

La Commissione, attraverso un verbale può approvare o meno la condizione di invalidità, richiesta dal soggetto.

In alcuni casi la decisione non rispetta le aspettative del paziente, che può scegliere di opporsi a quanto stabilito dall’Inps, attraverso un ricorso. In pratica egli deve presentare un’istanza di accertamento tecnico preventivo presso il Tribunale, entro 180 giorni.

Il giudice, per verificare la situazione e capire se tutto è stato fatto accuratamente, nomina un medico legale per una ulteriore visita, La decisione presa da quest’ultimo deve essere rispettata, solo l’Inps può contestare la scelta entro 30 giorni.

​Il rinnovo del certificato medico

Una volta depositato, il certificato medico può essere rinnovato: la sua durata dipende però dall'utilizzo che se ne fa. Come abbiamo già detto, infatti, il certificato medico può essere utilizzato anche per lo svolgimento di attività sportive in palestra o a scuola. Trattandosi di un'attività non agonistica va rinnovato ogni anno.

Diversa è la situazione in caso di incidenti stradali o mutua: in quel caso sul documento il dottore deve già riportare la data di scadenza, ovvero la prognosi per quanto riguarda l'incidente o i giorni necessari per guarire. 

In caso di dipendenti che lavorano più di 20 ore a settimana davanti ad un terminale, il certificato medico ha una durata di due anni. Dopo il suo termine è infatti necessario ripetere controlli agli occhi e all'apparato muscolo - scheletrico per valutare l'idoneità al lavoro.

MEDICO LEGALE VISITA MEDICO LEGALE CERTIFICATO MEDICO LEGALE
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN CIVILE?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.