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Contratto d'opera: cos’è e come funziona?

Il Contratto d'opera è una forma particolare di rapporto lavorativo, con la quale un soggetto si obbliga a compiere un’azione o un servizio a favore di un altro, in cambio di un corrispettivo economico. Si tratta di una prestazione autonoma, senza vincoli di subordinazione.

Tra le varie forme di lavoro autonomo previste dall’ordinamento giuridico italiano, quella del contratto d’opera è particolare in quanto presume la totale autonomia del lavoratore, ma l’obbligo di portare a termine il compito assegnato, nei tempi e nelle modalità previste.

Semplificando il concetto, si può lavorare di giorno, di notte, nei weekend, al mare, in montagna, in treno, a casa, ovunque, basta che si porti a termine il lavoro, con gli standard adeguati.

Non si tratta, in questo caso, di ricevere un pagamento a fronte di tempo speso per altri, ma di retribuzione per avere svolto una specifica mansione.

Si tratta di un contratto simile a quello di appalto, e in un certo senso al contratto di collaborazione, come vedremo in a breve.

Contratto d'opera: caratteristiche

Il contratto d’opera è una prestazione lavorativa svolta in modo autonomo, portando a termine particolari compiti entro le scadenze previste, ottenendo i risultati prefissati. In un certo senso è molto simile al lavoro professionale, effettuato attraverso una partita Iva.

Si tratta infatti di una tipologia di contratto autonomo, nella quale il lavoratore organizza da solo il proprio tempo e i propri mezzi allo scopo di svolgere la prestazione nel migliore modo possibile, garantendo i risultati richiesti al proprio datore di lavoro.

Il contratto d’opera è definito dall’art 2222 del codice civile, che afferma:

Quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente, si applicano le norme di questo capo

Le caratteristiche di questa particolare tipologia di lavoro autonomo sono:

  • lavoro svolto in modo indipendente
  • assenza di vincoli di subordinazione
  • obbligo di risultati
  • consegnare il lavoro entro le scadenze previste

Contratto d'opera: i contributi

Le prestazioni d’opera non sono soggette a contributi Inail, cioè quelli infortunistici, ma bisogna versare quelli previdenziali attraverso la gestione separata Inps.

Come previsto per le collaborazioni occasionali, anche per il contratto d’opera scatta l’obbligo del versamento dei contributi Inps, solamente se vengono superati i 5000 euro all’anno.

In questo caso verranno pagati solo per la parte eccedente, nel seguente modo:

  • ⅔ a carico del committente
  • ⅓ a carico del prestatore

Il committente, inoltre, trattiene solitamente al prestatore una ritenuta d’acconto pari al 20% del compenso.

Contratto d'opera: registrazione contratto?

Non esistono leggi o indicazioni che obbligano alla registrazione di un atto scritto per quanto riguarda il contratto d’opera.

Teoricamente, quindi, può essere fatto un accordo verbale tra le parti, sia sulla cifra relativa al compenso, sia sul compito da svolgere. L’unica cosa da fare per regolarizzare il tutto, è emettere la ritenuta d’acconto a fronte del pagamento.

Ci sono però dei rischi. Nel caso di controllo da parte di un Organo di Vigilanza, ci potrebbe essere la contestazione di lavoro nero, visto che tale rapporto non è giustificato da nessun contratto lavorativo reale.

E’ doveroso ricordare l’esistenza di una maxisanzione per lavoro nero e la possibilità che l’azienda venga chiusa, in presenza del 50% dei lavori non regolarmente assunti.

Per scongiurare possibili problemi, quindi, è consigliabile registrare un atto scritto per rendere il rapporto più regolare.

Ma come si può registrare?

  • potrebbe essere sufficiente, anche, inviare il testo del contratto attraverso la pec, conservando la ricevuta di consegna, in qualità di prova dell’accordo fatto
  • firmare il contratto di fronte a un notaio in grado di certificare la data e l’autenticità delle firme, anche se un po’ costoso
  • il contratto può essere presentato all’Agenzia delle Entrate, per essere registrato come atto privato, al costo di 200 euro circa

Indipendentemente dal mezzo utilizzato devono venire indicate le seguenti informazioni:

  • descrizione dettagliata dell’opera in questione, cioè i servizi richiesti
  • tempi di consegna da parte lavoratore
  • il prezzo pattuito
  • i tempi di pagamento
  • la data e le modalità di recesso

Contratto d'opera: cosa avviene in caso di inadempimento?

Abbiamo detto che il prestatore d’opera può lavorare in maniera assolutamente autonoma ma deve garantire una prestazione adeguata, entro gli standard stabiliti dall’accordo.

Se l’opera non corrisponde a quanto previsto, la normativa italiana consente al committente di agire per tutelarsi,

Come prima ipotesi si possono fissare dei nuovi termini, entro i quali il lavoratore deve conformarsi. Se ciò non avviene il contratto si può recedere, chiedendo eventualmente un risarcimento danni.

Ovviamente tutto ciò è possibile solamente se è stato registrato un contratto tra le parti, nel quale è stato chiaramente specificato il compito da eseguire e le relative scadenze.

La norma di riferimento è l’art 2224 del codice civile:

Se il prestatore d'opera non procede all'esecuzione dell'opera secondo le condizioni stabilite dal contratto e a regola d'arte, il committente può fissare un congruo termine, entro il quale il prestatore d'opera deve conformarsi a tali condizioni.​Trascorso inutilmente il termine fissato, il committente può recedere dal contratto,  salvo il diritto al risarcimento dei danni.

Differenza tra contratto d'opera e lavoro occasionale?

Si tratta di due tipologie di lavoro, che a prima occhiata potrebbero sembrare simili, ma non lo sono.

Proviamo ad analizzare le differenze e le peculiarità di entrambi.

Innanzitutto il lavoro occasionale ha molti vincoli, in particolare, non si possono superare i 5000 euro all’anno, e 2500 euro all’anno percepiti dalla stessa azienda, nel caso di più committenti. 

Con il contratto d’opera non esistono, invece, limiti retributivi e si possono perciò trovare soluzioni più favorevoli per entrambe le parti. Come già detto, non ci devono comunque essere vincoli di subordinazione, ma solo accordi sulle tempistiche e sul lavoro da svolgere.

Differenza tra contratto d'opera e contratto d’appalto?

Il contratto d’appalto è sempre svolto in autonomia, e deve rispettare tempistiche e qualità del lavoro, ma con alcune sostanziali differenze.

In questo caso, infatti, la prestazione lavorativa non viene resa da un contesto aziendale organizzato, ma da una singola persona considerata professionista di un dato settore.

Inoltre, si tratta compiti svolti per piccole realtà imprenditoriale e non per grossi gruppi societari, come avviene con l’appalto.

​Il Contratto d'opera intellettuale

Il contratto d'opera può essere manuale, che ha come obiettivo lo svolgimento di un'opera, oppure intellettuale. In questo caso, ci si avvale di un professionista (ad esempio un avvocato) e come tale deve essere iscritto ad un albo professionale. 

La retribuzione, anche in questo caso deve essere fissata da un accordo. Senza di questo, il calcolo del compenso può essere fatto tenendo conto dall'articolo 2233 del Codice civile. 

Ecco alcune delle caratteristiche che deve avere il lavoro intellettuale:

  • ​Il compenso deve essere proporzionale al lavoro svolto;
  • Il compenso deve essere fatto a prescindere dal risultato;
  • Chi presta l'opera non risponde di eventuali danni, se non in caso di colpa.
CONTRATTI D'OPERA LAVORO AUTONOMO LAVORO OCCASIONALE
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