Un grave incidente stradale è uno scontro che avviene su una strada pubblica, che coinvolge almeno un veicolo e che può avere delle conseguenze gravi o gravissime sulla salute di chi vi è coinvolto ed è proprio quest'ultimo aspetto che si vuole, in questa sede, approfondire!
Un grave incidente stradale, oltre a danni materiali, può causare il grave ferimento delle persone coinvolte e, nei casi più gravi, anche la morte.
Il codice della strada, tra l'altro, disciplina il comportamento che il conducente di un veicolo deve tenere in caso di incidente stradale e prevede delle sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto di quanto codicisticamente previsto.
In caso di sinistro con feriti o in grave pericolo di vita, qualsiasi utente della strada e, quindi, anche un pedone, deve fermarsi e cercare di prestare assistenza, contattando, nel frattempo anche il 118, in modo tale da trasportare, nel più breve tempo possibile, il ferito al pronto soccorso più vicino, per le cure del caso! L'obbligo di prestare soccorso è imposto dal Codice della Strada e chiamare l'ambulanza è già sufficiente per assolverlo, soprattutto per chi non ha competenze mediche.
L'omissione di soccorso si configura, innanzitutto, tutte le volte in cui un utente della strada che ha causato un incidente, non si ferma e non si lascia, quindi, identificare oppure se fermandosi, non si adopera per prestare assistenza alle persone ferite o in pericolo di vita.
Nel primo caso è prevista la sanzione della reclusione da sei mesi a tre anni, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre anni, nel secondo caso, invece, è prevista la reclusione da uno a tre anni e la sospensione della patente da un anno e sei mesi a cinque anni.
L'omissione di soccorso si configura anche allorquando l'utente non si ferma e non presta assistenza nel caso in cui l'incidente ha causato solo danni a cose, con una sanzione pecuniaria da € 296 ad € 1.183.
Comunemente parliamo di grave incidente stradale proprio quando tutte o parte delle persone coinvolte sono rimaste ferite, sono in pericolo di vita, sono in prognosi riservata o addirittura sono decedute.
Il nostro legislatore ha atteso tanto prima di creare una fattispecie penale di riferimento e per questo, tali casi non trovavano mai la giusta collocazione giuridica.
Si è dovuto attendere il 2016 prima che venissero introdotte le nuove norme incriminatrici dell'omicidio e delle lesioni stradali, con la Legge n. 41 del 23.03.2016.
La legge ha introdotto nel nostro codice penale l'art. 589 bis, il quale prevede tre ipotesi delittuose, riconducibili all'omicidio stradale, di diversa gravità e con un diverso trattamento sanzionatorio per ognuna.
E' previsto un primo range di pena della reclusione da due a sette anni, un secondo range che prevede la reclusione da otto a dodici anni e infine un range da cinque a dieci anni di reclusione.
La norma è molto chiara nel voler inasprire le sanzioni per chiunque commetta il reato in stato di alterazione psico-fisica, cagionato dall'assunzione di sostanze stupefacenti, psicotrope o alcoliche.
Allo stesso modo, l'art. 590 bis del codice penale, rubricato "lesioni stradali" prevede tre diversi trattamenti sanzionatori, a seconda della gravità delle lesioni.
Gli incidenti causati dalla guida in stato di ebbrezza sono sempre più frequenti e, il più delle volte si tendono a sottovalutare le possibili conseguenze che potrebbero derivare dal mettersi alla guida di un veicolo sotto l'effetto di sostanze alcooliche e/o stupefacenti.
Per questo motivo chiariamo bene che la guida in stato di ebbrezza in Italia, in taluni casi, è reato e viene punita anche molto severamente e in qualche caso il conducente rischia l'arresto e deve affrontare un processo penale.
L'ipotesi meno grave di guida in stato di ebbrezza è rappresentata dal caso in cui il tasso alcoolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro; in questo caso è prevista una sanzione pecuniaria da € 532 ad € 2.127 e la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
Con l'aumentare del tasso alcoolemico, le sanzioni si inaspriscono e la condotta di guida in stato di ebbrezza diventa reato.
Quando il livello dell'alcool supera lo 0,8 grammi per litro e fino a 1,5 grammi, il CdS prevede una multa da € 800 ad € 3200, con l'arresto fino a sei mesi e la sospensione della patente da sei mesi a un anno.
Laddove, invece il tasso alcoolemico dovesse superare gli 1,5 grammi per litro, la multa va da € 1500 ad € 6000, l'arresto da un minimo di sei mesi ad un massimo di un anno e la sospensione della patente da uno a due anni.
Per alcuni conducenti è previsto il divieto assoluto di mettersi alla guida dopo aver assunto alcolici.
Essi sono:
Come sappiamo, le Autorità sottopongono di norma il conducente all'esame etilometrico. L'alcool test permette di misurare il tasso alcolemico presente nel sangue e se il guidatore risulta positivo viene sottoposto ad ulteriori esami, che potrebbero rilevare anche l'assunzione di sostanze stupefacenti.
E' inoltre assolutamente controproducente rifiutare di sottoporsi alla prova dell'etilometro, poichè tale condotta viene punita con la sanzione prevista per il tasso alcolemico più elevato.
Il conducente ha comunque il diritto di farsi assistere da un legale!
Qualora la condotta di guida in stato di ebbrezza integri reato per via dell'elevato tasso alcolemico, l'utente dovrà fare i conti con la sanzione penale.
In questi casi si rivela praticamente inutile tentare la strada per un'assoluzione che è quasi impossibile!
Occorre avere buon senso e scegliere una strada che arrechi minori danni possibili, come i lavori socialmente utili, nella forma dei lavori di pubblica utilità o della messa alla prova.
Se la guida in stato di ebbrezza viene accertata tra le ore 22 e le ore 7, la pena è aumentata da un terzo sino alla metà.
Le eventuali circostanze attenuanti, inoltre, non potranno essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto alla aggravanti.
Le diminuzioni di pena, infatti, si calcoleranno sulla quantità risultante dall'aumento conseguente all'aggravante.
I fattori di rischio legati allo stato del conducente si possono classificare in quattro categorie, poichè possono alterare il suo stato di attenzione.
Essi sono l'alcol, gli stupefacenti, i farmaci e le malattie.
Questi fattori possono aumentare il rischio di incidenti mortali.
La Commissione Europea ha promosso un programma per la sicurezza stradale, che ha come obiettivo il dimezzamento delle vittime della strada.
Tra le misure più importanti vi sono: incoraggiare gli utenti della strada ad assumere un comportamento più responsabile, rendere i veicoli più sicuri grazie ad innovazioni tecnologiche, migliorare le infrastrutture stradali attraverso l'informazione e la comunicazione.
Fondamentale è l'educazione stradale rivolta all'utenza dalle scuole e dalle famiglie.
La prevenzione si rivela importante per evitare le conseguenze dannose e a volte irreversibili che potrebbero derivare da una condotta di guida sbagliata!
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