Il Codice di procedura penale, all’art. 438, definisce “rito abbreviato” un procedimento penale e nel quale l'imputato può chiedere al giudice di rinunciare alla fase detta “dibattimento”, al fine di ottenere un considerevole sconto di pena e una riduzione della durata del processo.
Quindi possiamo affermare che il rito abbreviato è stato inserito nell’ordinamento giuridico anche per accelerare i tempi della giustizia.
Adesso vedremo nel dettaglio la tipologia - termini e condizioni per l’applicabilità, la non applicabilità, quando e perché conviene chiederlo, i vantaggi e gli svantaggi e le fonti normative.
Innanzitutto facciamo presente che possiamo avere due tipi di giudizio abbreviato:
Attenzione, però, che l’integrazione probatoria può essere anche richiesta dal giudice,
quando quest’ultimo ritiene che , allo stato degli atti a sue mani e sulla base delle prove raccolte durante le indagini, non può decidere, ma reputa di aver bisogno di maggiori elementi prima di esprimersi sulla responsabilità o meno dell’accusato.
I vari casi in cui l’imputato può richiedere il giudizio abbreviato:
Inoltre ricordiamo la richiesta del giudizio abbreviato può anche essere presentata assieme alla domanda di opposizione al decreto penale di condanna presentata al giudice per le indagini preliminari.
Invece se è stato predisposto un giudizio immediato, la domanda di giudizio abbreviato deve essere presentata entro 15 giorni dalla notifica del decreto.
Per le forme invece del giudizio direttissimo, la domanda di giudizio abbreviato può essere presentata subito dopo l'udienza di convalida o entro la dichiarazione di apertura del dibattimento.
Per i delitti puniti con l’ergastolo (ad esempio il reato di omicidio aggravato o quello di sequestro di persona aggravato), avvenuti dopo la riforma del 2 aprile 2019, entrata in vigore il 20 aprile 2019 (legge n. 33/2019), il giudizio abbreviato non è più ammesso, e, se richiesto, il giudice si vedrà costretto a dichiarare l’inammissibilità della richiesta.
Nel caso in cui però un soggetto sia accusato di un delitto la cui pena prevista è l’ergastolo, ma successivamente l’avvio del procedimento vi è una derubricazione, quindi il giudice varia la definizione giuridica dell’accusa rispetto alla quale non è più previsto l’ergastolo, allora in quel caso il giudizio abbreviato diventa di nuovo ammissibile. Verrà quindi emesso un decreto che disporrà il giudizio e l’imputato verrà avvisato della possibilità di chiedere il rito entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento o dalla sua lettura.
Perchè avvalersi del giudizio abbreviato? Se l’accusato sa di avere tutte le carte a suo favore per poterne uscire indenne dalle accuse perché non procedere normalmente e non rinunciare a priori a un dibattimento con l’introduzione di soggetti terzi che potrebbero testimoniare a suo favore o con la produzione di atti idonei a scagionalo dalle accuse?
Le ragioni possono essere essenzialmente due:
I principali vantaggi del rito abbreviato sono:
I principali svantaggi sono:
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