Il nucleo familiare non sempre corrisponde alla famiglia anagrafica, ovvero ai soggetti legati da particolari rapporti che vivono nello stesso indirizzo di residenza. L’individuazione dei vari componenti è fondamentale per ottenere determinati benefici, attraverso il calcolo dell’Isee.
Molto spesso in giurisprudenza vengono utilizzati termini che a primo impatto possono sembrare tra di loro simili, ma differiscono in modo sostanziale in particolari situazioni.
In modo particolare quando si parla di famiglia anagrafica e nucleo familiare, in alcuni casi si fa riferimento allo stesso gruppo di individui, in altri, invece sono diversi. Nel primo caso, infatti, rientrano tutte le persone legate da un particolare legame affettivo o di parentela che vivono presso la stessa abitazione, ovvero nello stesso indirizzo di residenza, nell’altro caso invece si fa riferimento anche a soggetti che vivono altrove.
Ad esempio un figlio, potrebbe vivere lontano da casa per motivi di studio, ma essere ancora a carico dei genitori. Ciò significa che, quest’ultimo deve rientrare nel modello Isee, utile per richiedere dei benefici economici.
Il cosiddetto nucleo familiare in giurisprudenza non corrisponde sempre alla famiglia anagrafica, ovvero ai soggetti legati da un rapporto affettivo o di parentela che hanno la stessa residenza.
Le persone che compongono il medesimo nucleo, infatti, possono vivere anche lontane tra di loro, come uno studente universitario che si allontana da casa per studiare, pur essendo ancora economicamente dipendente dai genitori.
Ma, per comprendere in modo approfondito le diverse sfumature che il diritto italiano prevede per i termini che abbiamo citato, è necessario fare un passo indietro ed analizzare cosa si intende esattamente per “famiglia”.
Si tratta, infatti, di un concetto molto ampio, anche se l’art. 29 della Costituzione afferma che:
La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.
Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare
Da quanto possiamo leggere, quindi, potremmo pensare che soltanto le coppie sposate possano essere considerate una famiglia, ma non è così.
Dal 2016, infatti, la legge italiana riconosce anche le unioni civili, ovvero le forme di convivenza di coppie dello stesso sesso o eterosessuali che hanno deciso di non procedere con il matrimonio. Una famiglia viene intesa, quindi, come una formazione sociale, composta da individui con legami affettivi.
I conviventi di fatto, perciò, fanno parte della stessa famiglia anagrafica e dello stesso nucleo familiare.
Il Comune, o meglio l’ufficio anagrafe può rilasciare un documento valido per elencare tutti i soggetti che vivono nella stessa abitazione, quindi nel medesimo indirizzo di residenza, identificando i diversi rapporti che intercorrono tra di loro. Stiamo parlando dello stato di famiglia.
La richiesta può essere fatta anche online, abbattendo così notevolmente i tempi. La procedura è molto semplice, è sufficiente, infatti, fornire la propria tessera sanitaria, detta anche carta dei servizi.
Tutti gli individuo che vivono sotto lo stesso tetto vengono elencati in tale documento.
Come abbiamo accennato la situazione è diversa se si parla di nucleo familiare, dato che i componenti possono vivere anche in case diverse, sono, infatti compresi anche i soggetti che hanno una residenza diversa ma sono fiscalmente a carico.
E’ importante capire bene le differenze tra i due concetti, dato che le implicazioni possono essere rilevanti. In modo particolare è necessario capire chi si deve inserire per il calcolo del modello Isee, ovvero l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Si tratta di un documento che deve essere presentato per potere ottenere alcuni particolari benefici, come esoneri, agevolazioni fiscali sulle tasse universitarie, borse di studio, abbonamento per il trasporto pubblico, e anche il reddito di cittadinanza.
Dopo avere capito che la composizione del nucleo familiare è un aspetto molto importante quando un soggetto intende fare la richiesta di particolari benefici, proviamo ora a capire come si compone esattamente
Innanzitutto, come abbiamo accennato, è necessaria la presenza dei coniugi, o di una coppia di fatto. Va precisato che, marito e moglie, o conviventi di fatto, anche se vivono in due abitazioni diverse, in attesa di iniziare i procedimenti di separazione, fanno parte dello stesso nucleo, anche se cambia la residenza anagrafica.
Per quanto riguarda i figli il discorso è più complesso in quanto bisogna analizzare l’età di ciascuno, vengono inseriti nel calcolo dell'Isee:
Nel 2019, secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, che i figli maggiorenni sono a carico:
La situazione cambia in a seguito alle seguenti condizioni:
Ad ogni modo i minorenni sono a carico del genitore convivente, anche se sono a carico dell’altro, a seguito della separazione o del divorzio.
Sintetizzando, quindi, possiamo affermare che rientrano nella categoria:
Riuscire a capire esattamente chi includere nel calcolo dell’Isee, per effettuare correttamente la richiesta di specifici benefici fiscali o per ottenere altri tipi di agevolazioni è molto importante.
Nel paragrafo precedente abbiamo visto quali sono i soggetti che rientrano nel nucleo familiare, vediamo ora di elencare chi, invece, è escluso dall’elenco.
In particolare non vengono inseriti:
In realtà per quanto riguarda il coniuge è necessario fare delle considerazioni. In genere si tratta di individui sempre presenti nel nucleo familiare, ma ci sono delle eccezioni. Se, ad esempio, il matrimonio è stato considerato nullo, oppure è stato emesso un decreto di omologazione per la separazione, o di divorzio, non fanno parte dello stesso gruppo.
Lo stesso si può dire per quanto riguarda la perdita di patria potestà o un provvedimento del giudice che impone una diversa residenza.
Come sottolineato più volte l’Isee è un documento utile per verificare la ricchezza familiare, valutando le entrate effettive e tutti i possedimenti materiali. Il calcolo viene fatto tenendo in considerazione la ricchezza personale di ogni singolo componente.
Non sempre il totale corrisponde ai redditi di chi vive nella stessa abitazione.
In modo particolare le norme sono state leggermente modificate a partire dall’entrata in vigore del decreto per il Reddito di Cittadinanza, il 20 gennaio 2019.
Possono essere inclusi nel calcolo dell’Isee:
il governo ha istituito diverse misure di sostegno per agevolare le famiglie in vari momenti cruciali. Tra queste misure rientra il Bonus Bebè, un incentivo finanziario finalizzato ad aiutare le famiglie con nuovi nati, contribuendo a coprire le spese legate all'arrivo di un bambino. L'Assegno di Natalità, invece, è una forma di assistenza economica volta a sostenere le famiglie nel momento della nascita di un figlio, alleviando le spese iniziali. L'Assegno di Maternità rappresenta un supporto concreto per le madri lavoratrici, garantendo loro una copertura economica durante il periodo di maternità. Infine, l'Assegno di Sostegno al Reddito si configura come un aiuto mirato alle famiglie a basso reddito, contribuendo a migliorare le loro condizioni di vita e fornendo un sostegno economico indispensabile. Queste misure riflettono l'impegno sociale a sostenere i nuclei familiari in vari contesti, promuovendo il benessere e la stabilità delle famiglie italiane.
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