La proprietà è un diritto tutelato dal codice civile, e prevede una serie di azioni che può svolgere il proprietario, ma anche determinati limiti. Vediamo quindi di analizzare cosa prevede la legge e quali sono le sanzioni per chi non rispetta le norme in questione.
Apparentemente il diritto di proprietà è uno dei più semplici da comprendere, ma in realtà nasconde delle insidie che non tutti conoscono. Accade spesso, infatti, che i proprietari agiscano senza tener conto di particolari limiti che restringono il loro potere di azione, andando in contro a sanzioni e problemi legali.
Semplificando possiamo dire che, un soggetto non può fare tutto ciò che vuole con i suoi beni, dato che deve rispettare anche i diritti di altri individui.
Ad esempio non è possibile circolare con l’auto in determinate zone, soprattutto se inquina più del dovuto, oppure modificarla senza rispettare le norme di riferimento.
Allo stesso modo un proprietario non può disfarsi di un bene, senza rispettare la legge, ad esempio quando si tratta di smaltire rifiuti inquinanti o pericolosi.
Le limitazioni imposte dal legislatore hanno l’obiettivo di tutelare gli interessi della società, evitando che i singoli possano agire in modo incontrollato mettendo in pericolo l’ordine pubblico.
Secondo il nostro ordinamento giuridico la proprietà è considerata un diritto reale, dal latino “res” che significa cosa, infatti si tratta del potere assoluto ed immediato che il titolare ha sulla “cosa” che gli appartiene.
I diritti reali, comunque sono anche di altro tipo e in genere si possono dividere in macro categorie:
Proviamo a descriverne alcuni si seguito:
Come possiamo notare, quindi, solo con la proprietà un soggetto può disporre in modo assoluto di un bene, mentre negli altri casi ci sono dei vincoli precisi stabiliti dalla legge.
Come vedremo, a breve, comunque, è necessario sempre rispettare alcune norme di base, anche in presenza di un diritto assoluto. Ci sono, quindi, dei limiti anche in questo caso.
Prima di procedere ad analizzare i poteri e limiti di un proprietario, è utile elencare le caratteristiche principali dell’unico diritto reale assoluto.
Innanzitutto può essere utile leggere quanto afferma l’art. 832 del codice civile:
Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dall'ordinamento giuridico
In particolare il diritto di proprietà è:
Fino ad ora abbiamo descritto a grandi linee che il proprietario può godere dei suoi diritti, senza superare determinati limiti, così come impone la legge. Ma esattamente cosa può fare? Come può godere del suo bene?
Vediamo quindi di elencare i principali diritti che la proprietà conferisce al titolare di un bene:
Il titolare di un bene, può decidere come utilizzare la cosa, liberamente. Chi possiede un televisore può usarlo come e quanto vuole, chi ha un’auto può usarla per recarsi dove desidera ecc. Ovviamente tutto ciò deve essere fatto nel rispetto delle altre persone. Perciò non si deve tenere il volume della Tv troppo alto la notte, e si devono rispettare le norme del Codice della Strada.
Oltre a trarre un diretto giovamento da un bene, è anche possibile disporne liberamente, ovvero decidere quali operazioni giuridiche compiere in merito. Ad esempio è possibile vendere il bene, concederlo in prestito, affittarlo, ecc. Tali azioni non sono concesse, invece, a chi ha un diritto reale limitato.
Il titolare del diritto di proprietà può escludere tutti gli altri, nel senso che nessun membro della collettività può ostacolare il suo godimento, ovviamente se fatto nel rispetto delle leggi. Ad ogni modo in genere non ci possono essere invasioni da parte di terzi.
Nel paragrafo precedente abbiamo evidenziato i vari poteri che la legge conferisce ad un proprietario, ma non bisogna commettere l’errore di pensare che esso possa agire come vuole, in modo indisturbato.
Vivendo in una società civile, infatti, è necessario porre attenzione agli altri, o meglio stare attenti a non ledere diritti altrui.
Ad esempio il fatto di essere proprietari di una Tv, non consente ad un soggetto di vedere film con un audio elevato a tarda notte, disturbando la quiete dei vicini.
Possiamo dire quindi, che il titolare può godere e disporre delle cose in modo esclusivo, ma entro i limiti stabiliti dall’ordinamento giuridico, come espressamente indicato nell’art. 832 c.c, che abbiamo visto sopra.
In particolari ci sono limiti:
Si tratta di disposizioni che hanno l’obiettivo di far combaciare la tutela della collettività con le esigenze del privato. Ad esempio ci possono essere l’espropriazione per pubblica utilità, l’occupazione e la requisizione, attraverso le quali la Pubblica Amministrazione priva il soggetto della proprietà di un bene, per soddisfare un interesse collettivo. Ovviamente il proprietario riceve in cambio un indennizzo.
In questo caso è necessario fare attenzione alle norme che regolano i rapporti con il vicinato. Bisogna, in altre parole, rispettare i diritti dei vicini di casa, o di chi è accanto in generale.
Si tratta in sostanza di mettere in pratica ciò che dice il famoso detto “la libertà di ciascuno termina dove inizia quella degli altri”. A tal proposito ci sono norme da rispettare per la costruzione di edifici confinanti, tenendo una distanza di almeno 3 metri.
Non sono consentiti comportamenti atti a nuocere o molestare altri, i cosiddetti atti emulativi, descritti nell’art. 833 c.c.:
Il proprietario non può fare atti i quali non abbiano altro scopo che quello di nuocere o recare molestia ad altri
Si tratta di comportamenti realizzati soltanto per infastidire o danneggiare altri, senza che il responsabile ne tragga alcun vantaggio.
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