Mediazione e arbitraggio in giurisprudenza

Mediazione a arbitraggio, nella giurisprudenza italiana, rappresentano la procedura migliore per velocizzare le tempistiche di un processo civile o amministrativo. In questo modo si evita di rendere ancora più lenta la macchina della giustizia, tentando di risolvere alcune questioni in modo alternativo.

L’ accordo sottoscritto dalle parti, tramite mediazione e arbitraggio, ha lo stesso valore di una sentenza, ciò significa che, in caso di inadempimento l’altra parte può agire direttamente, senza la necessità di ulteriori cause.

La figura centrale è quella del mediatore, un soggetto terzo e imparziale, che aiuta le parti a trovare delle soluzioni amichevoli, proponendo delle proposte di conciliazione. Il suo compito è di spingere le parti avversarie a cercare un confronto pacifico, rivedendo le proprie posizioni e analizzando da nuovi punti di vista la situazione.


Tipologie di mediazione e arbitraggio

La mediazione può essere:

  • facoltativa: decisa dalla parti che intendono procedere in modo pacifico per risolvere la controversia
  • obbligatoria: per certi ambiti è la legge stessa a imporre un tentativo di accordo pacifico, prima di ricorrere in giudizio
  • delegata: in alcuni casi è il giudice stesso a consigliare tale procedura nel corso della causa.
Mediazione e arbitraggio: la mediazione tributaria

In ambito di mediazione e arbitraggio, la mediazione tributaria è obbligatoria se un soggetto intende impugnare un accertamento fiscale dell’Agenzia delle Entrate, ma anche di enti locali. Il tentativo di accordo deve essere fatto per tutti gli importi uguali o inferiori a 50 mila euro. Ciò significa che, prima di ricorrere a una causa in Tribunale, è necessario tentare una via alternativa.

Si tratta di un procedimento inerente all'ambito di mediazione e arbitraggio obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2016, ma che ha subito delle modifiche negli ultimi anni. Infatti, ora è stato innalzato il limite massimo da 20 mila euro a 50 mila euro, per rendere il sistema ancora più snello e flessibile.

L’innalzamento del valore degli atti, per quanto riguarda la mediazione obbligatoria, ha lo scopo di rendere il sistema più flessibile, cercando di risolvere le questioni più lievi con procedimenti alternativi.

La mediazione tributaria è obbligatoria per le controversie inerenti a:

  • avvisi di accertamenti fiscali
  • avviso di liquidazione
  • sanzioni
  • iscrizioni a ruolo
  • diniego o revoca agevolazioni
  • rifiuto alla restituzione di tributi
  • cartelle di pagamento
  • iscrizioni di ipoteche su immobili

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