Cerchi un avvocato esperto in
Edilizia e urbanistica
Guide legali edilizia e urbanistica

Raccomandata atti giudiziari: i codici identificativi

Una raccomandata atti giudiziari è una comunicazione inviata per notificare una informazione importante. Se non ci troviamo a casa viene lasciato un avviso di giacenza, un cartoncino colorato o uno scontrino bianco, attraverso il quale è possibile riconoscere il mittente, analizzando il codice identificativo.

Ogni volta che riceviamo una raccomandata di atti giudiziari ci preoccupiamo parecchio, e apriamo la busta timorosi. Ma, se non ci troviamo a casa e ci viene lasciato il classico cartoncino colorato o lo scontrino bianco di avviso di giacenza, l’angoscia cresce ulteriormente, non potendo verificare subito il contenuto delle comunicazione.

Si tratta di una situazione molte comune, almeno una volta nella vita capita a tutti di tenere in mano il famoso foglietto cercando di estrapolare più informazioni possibili circa il mittente.

Negli anni passati, anche se ancora attivo in alcune località, l’avviso di giacenza era un cartoncino caratterizzato da colori diversi in base al contenuto della busta: verde per quanto riguarda un atto giudiziario.
Se, invece, ci viene recapitato solamente uno scontrino bianco, è necessario fare affidamento ai codici identificativi indicati.

Cosa sono gli atti giudiziari?

Nel momento in cui qualcuno, cioè un ufficiale giudiziario o un postino, suona alla nostra porta e ci porge una busta verde, non ci sono dubbi, si tratta di un atto giudiziario, e nella maggior parte dei casi non saremo felici di riceverlo. Ma di cosa si tratta?

Gli atti giudiziari sono dei documenti relativi a processi civili, penali o amministrativi, che devono essere notificati al destinatario. Il mittente solitamente è un giudice o una cancelleria, ma potrebbe essere anche un avvocato.
Non rientrano in tale categoria eventuali comunicazioni inviate da altri enti, quali Equitalia, Agenzia delle Entrate, Carabinieri, Polizia, Comuni e Inps. 

La consegna può avvenire tramite un ufficiale giudiziario, che consegnerà direttamente a mano la busta, oppure tramite posta raccomandata. Se non ci troviamo a casa, però, ci viene lasciato il classico avviso di giacenza, con il quale ci viene indicato l’indirizzo presso il quale possiamo ritirare la nostra lettera. Ma cosa potremo trovare al suo interno?

Un atto giudiziario può essere:

  • Civile: introduttivi di un procedimento o di una fase particolare del processo. Ad esempio potrebbe essere una citazione in giudizio o un ricorso. Ma, potrebbe trattarsi anche di un atto di precetto, con il quale il debitore viene intimato al versamento della cifra entro un termine di 10 giorni, cioè prima che inizi l’esecuzione forzata; o un atto di pignoramento o di sfratto per morosità. Non sempre indica qualcosa di negativo, infatti si potrebbe trattare di un invito a testimoniare in una causa di terzi. Il Tribunale, potrebbe anche notificare la sentenza e il decreto ingiuntivo.
  • Penale: probabilmente i più temuti in assoluto, in quanto viene segnalata la violazione di una norma e il conseguente reato di cui siamo accusati. Si tratta di una informazione di garanzia, per permettere all’accusato di nominare un proprio avvocato penalista. Può arrivare in seguito una notifica della conclusione delle indagini preliminari e la conseguente archiviazione o fissazione della prima udienza. Infine viene inviato l’eventuale decreto di condanna.
  • Amministrativo: ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, o il ricorso per ottemperanza, con il quale si ottiene l’esecuzione della sentenza.

Quindi in sostanza, nella busta possiamo trovare:

  • sentenze
  • ordinanze
  • decreti
  • citazioni
  • precetti
  • intimazioni a testimoni

Come riconoscere il mittente di una raccomandata atti giudiziari?

Come abbiamo già anticipato, a volte non siamo a casa nel momento in cui ci stanno consegnando la classica e tanto temuta busta verde, e ci viene lasciato un avviso di giacenza di una raccomandata, contenente le informazioni necessarie per potere ritirare la comunicazione a noi indirizzata. 

Il vero problema sorge proprio in questo momento, in quanto non possiamo conoscere subito il contenuto della lettera, ma allo stesso tempo desideriamo capire chi è il mittente.

Molti, in preda al panico, preferiscono non ritirare la busta, sperando di evitare eventuali conseguenze spiacevoli. Si tratta di un comportamento non solo inutile ma anche molto rischioso, infatti la comunicazione risulterà in ogni caso notificata, anche se il diretto interessato non ne conosce il contenuto. Ne deriva che, i procedimenti inizieranno in ogni caso, senza avere la possibilità di difendersi in modo adeguato.

La soluzione migliore è quella di mantenere il sangue freddo e andare a ritirare la busta il giorno seguente, ma se non riusciamo ad aspettare e siamo ansiosi di natura, possiamo analizzare attentamente quanto scritto nello scontrino bianco o nel cartoncino che ci hanno lasciato, per farci un’idea in merito.

Innanzitutto non tutti gli avvisi di giacenza si riferiscono a una raccomandata di atti giudiziari, e in base al codice identificativo possiamo individuare perlomeno il mittente. In particolare le prime due o tre cifre indicano:

  • una raccomandata veloce (05)
  • una raccomandata indescritta (12, 13, 14, 15)
  • raccomandata atti giudiziari (75, 76, 77, 78, 79)
  • atti della P.A. (608, 609)
  • assicurazioni e sinistri stradali (665)
  • Inps (63, 65)
  • cartelle di pagamento (67, 68)

Quindi, sebbene possa spaventare un po’, non sempre un avviso di giacenza implica la notifica di comunicazioni poco piacevoli.

Raccomandata atti giudiziari e comunicazione di avvenuta notifica (CAN)

Nel 2018 la cosiddetta CAN, cioè la Comunicazione di Avvenuta Notifica, era stata abolita, ma nuovamente introdotta con la Legge di Bilancio 2019. Ma cosa significa?

Innanzitutto, in caso di consegna di un atto giudiziario a eventuali parenti o conviventi, se il diretto interessato non si trova a casa, il postino o l’ufficiale giudiziario, devono provvedere a inviare una seconda raccomandata per notificare l’avvenuta consegna. 

La CAN, quindi, è utile per informare il destinatario della notifica dell’atto giudiziario, avvenuta attraverso la ricezione della busta da parte di un soggetto, che potrebbe essere distratto o smemorato.

Si tratta di una modalità prevista solamente per le comunicazioni più importanti, quindi non è mai esistita per le raccomandate semplici o per cartelle di pagamento,

La tassazione degli atti giudiziari

Per concludere l’argomento è utile sottolineare che un atto giudiziario per essere davvero valido deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, ovvero devono essere pagare le relative tasse allo Stato.

L’imposta di registro deve essere pagata in modo indistinto dalle parti in causa, ed eventualmente alla fine del processo il vincitore può essere rimborsato della somma versata. 

In pratica succede che, i documenti, dopo essere stati realizzati vengono depositati presso la Cancelleria del Tribunale per essere successivamente trasmessi all’Agenzia delle Entrate.

L’Ente provvede poi alla relativa tassazione, richiedendo il pagamento alle parti coinvolte, entro 60 giorni.

Il valore dell’imposta viene calcolato in base al valore totale della causa, e serve per pagare lo Stato per il servizio dato, cioè l’annotazione dell’atto per darne una valenza giuridica.

Solitamente è un compito a carico dell’avvocato scelto dalle parti, ma è comunque utile conoscere l’esistenza di tale obbligo. 

ATTI GIUDIZIARI NOTIFICA ATTI GIUDIZIARI
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN EDILIZIA E URBANISTICA?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.