Cerchi un avvocato esperto in
Civile
Guide diritto civile

Accertamento Tecnico Preventivo: cos’è e come funziona?

L’Accertamento Tecnico Preventivo può essere chiesto al Giudice in casi di urgenza che giustifichino un intervento di un tecnico qualificato prima che lo stato delle cose possa modificarsi, pregiudicando il processo.

In Italia i processi sono molto lunghi, in genere sono necessari anni prima di potere arrivare a una sentenza definitiva. La lentezza del sistema giudiziario a volte rischia di compromettere alcune posizioni giuridiche, che invece dovrebbe tutelare.

Aspettare molto tempo prima di vedere riconosciuto un determinato diritti potrebbe comportare dei danni al soggetto interessato, soprattutto se si tratta di una situazione urgente. Per questo motivo, il legislatore ha previsto uno strumento, ovvero l’Accertamento Tecnico Preventivo o ATP, per verificare lo stato delle cose, prima che vengano deteriorate o distrutte.

In alcuni casi, come vedremo, tale strumento deve essere utilizzato in via preventiva ai fini della composizione della lite.

Ma, facciamo un passo indietro, sottolineando innanzitutto di cosa si tratta esattamente, come funziona e quali sono le conseguenze dell’ATP.

Cos’è un Accertamento Tecnico Preventivo?

L’Accertamento Tecnico Preventivo può essere chiesto al giudice dalla parte interessata se sussistono motivi di urgenza, come sottolineato dall’art. 696 del codice di procedura civile:

Chi ha urgenza di far verificare, prima del giudizio, lo stato di luoghi o la qualità o la condizione di cose può chiedere, a norma degli articoli 692 e seguenti, che sia disposto un accertamento tecnico [191] o un'ispezione giudiziale [118, 258 ss.; c.c. 1513, 1697].
L'accertamento tecnico di cui al primo comma può comprendere anche valutazioni in ordine alle cause e ai danni relativi all'oggetto della verifica

Come possiamo leggere, quindi, è possibile fare la relativa richiesta al giudice quando la lungaggine processuale potrebbe compromettere la condizione delle cose inerenti alla causa civile. Per questo motivo è necessario che un tecnico esperto, effettui un’ispezione prima che sia troppo tardi. Lo stato dei luoghi o delle cose, infatti, potrebbe mutare rapidamente.

In pratica, succede che, non potendo attendere i tempi della giustizia che a volte sono biblici, la legge consente al cittadino di rivolgersi al tribunale per verificare e accertare la situazione, per comprovare i danni riportati. La relazione dell’esperto, detto consulente tecnico d’ufficio o Ctu, fa piena prova durante il processo.

Per chiarire ulteriormente possiamo dire che l’ATP “fotografa” la situazione, dato che potrebbe modificarsi velocemente.

Spesso il tribunale incarica un tecnico, come abbiamo detto, ma in alcuni casi, quando non sono necessarie specifiche competenze è il giudice stesso a fare il sopralluogo, per questo motivo si parla di ispezione giudiziale.

L’art. 258 c.p.c. sottolinea che:

L'ispezione di luoghi, di cose mobili e immobili, o delle persone è disposta dal giudice istruttore, il quale fissa il tempo, il luogo e il modo dell'ispezione[93 disp. att.].

In particolare, il giudice può effettuare l’ispezione anche se deve essere svolta al di fuori della circoscrizione del tribunale, se altre esigenze non lo impediscono, in tal caso viene delegato un giudice del luogo, come precisa l’art. 259 c.p.c.:

All'ispezione procede personalmente il giudice istruttore, assistito, quando occorre, da un consulente tecnico [61 c.p.c. ss.], anche se l'ispezione deve eseguirsi fuori della circoscrizione del tribunale, tranne che esigenze di servizio gli impediscano di allontanarsi dalla sede. In tal caso delega il giudice istruttore del luogo a norma dell'articolo 203

Come funziona l’Accertamento Tecnico Preventivo?

Solitamente l’Accertamento Tecnico Preventivo viene richiesto prima che il processo inizi, infatti, come abbiamo sottolineato più volte esso funge da antidoto alla lungaggine processuale.

Si tratta di uno strumento che ha lo scopo di evitare che il tradizionale iter giudiziario possa in qualche modo compromettere una corretta valutazione dei fatti.
Detto ciò, è necessario precisare che esso può essere richiesto anche in corso di causa, ma comunque prima che vengano disposti i mezzi istruttori.

La decisione viene in ogni caso presa dal giudice attraverso un’ordinanza, dopo avere sentito le parti, come afferma l’art. 699 c.p.c:

L'istanza di istruzione preventiva può anche essere proposta in corso di causa e durante l'interruzione o la sospensione del giudizio.
Il giudice provvede con ordinanza.

Il protagonista, in genere, è il Consulente Tecnico d’Ufficio, noto come CTU. Si tratta di una figura nominata dal tribunale per verificare i luoghi e le cose oggetto di valutazione.
Tale figura professionale svolge il proprio incarico in maniera del tutto imparziale, ciò significa che non rappresenta gli interessi di alcuna delle parti coinvolte, ma si occupa di acquisire materiali e informazioni utili ai fini processuali.

Conseguenze dell’ATP

Fino ad ora abbiamo visto in quali casi di può chiedere un’ ATP, vediamo ora di capire cosa accade in seguito.

Il CTU conclude il proprio incarico depositando una relazione. Successivamente il tribunale determina il compenso per il suo operato. Il decreto di liquidazione del CTU rappresenta un titolo provvisoriamente esecutivo, che il professionista può rivendicare per ottenere il pagamento.

Il documento entra a far parte del procedimento civile come piena prova.

Il pagamento del compenso è generalmente a carico del richiedente, in virtù del principio di anticipazione delle spese giudiziarie, ma in seguito se il soggetto vince la causa devono essere rimborsate secondo il principio della soccombenza, ovvero chi perde paga anche le spese della controparte. Ciò è stato confermato dalla sentenza della Cassazione n. 324 del 10 gennaio 2017.

Ma cosa accade effettivamente dopo l’Accertamento Tecnico Preventivo?

Vediamo le varie ipotesi:

  • se è stato chiesto prima che la causa sia stata instaurata, il documento può essere usato come prova nel processo a venire
  • se viene chiesto in corso di causa confluisce automaticamente nel giudizio già in essere

Va detto, comunque, che esso può essere contestato.

L’Accertamento Tecnico preventivo ai fini della composizione della lite

L’Accertamento Tecnico Preventivo può essere effettuato ai fini della composizione della lite, anzi a volte è obbligatorio.

L’art. 696-bis c.p.c., sottolinea infatti che:

L'espletamento di una consulenza tecnica, in via preventiva, può essere richiesto anche al di fuori delle condizioni di cui al primo comma dell'articolo 696, ai fini dell'accertamento e della relativa determinazione dei crediti derivanti dalla mancata inesatta esecuzione di obbligazioni contrattuali o da fatto illecito(2). Il giudice procede a norma del terzo comma del medesimo articolo 696. Il consulente, prima di provvedere al deposito della relazione, tenta, ove possibile, la conciliazione delle parti.

Quindi l’ATP può essere richiesto anche se non ricorrono condizioni d’urgenza, ma per risolvere una controversia sorta per un illecito o per un inadempimento contrattuale.

Le modalità sono sempre quelle che abbiamo descritto nei paragrafi precedenti, anche se cambia la motivazione.

In questo caso, però, il CTU, prima di depositare la relazione, tenta la conciliazione delle parti. Se questa ha esito negativo, ognuna della parti può chiedere che la relazione sia acquisita agli atti per il giudizio in tribunale.

In alcuni casi l’Accertamento Tecnico Preventivo è una condizione di procedibilità per iniziare la causa, ad esempio per quanto riguarda controversie in materia di invalidità civile, cecità, sordità, handicap, disabilità e pensione di inabilità, come previsto dall’art. 445-bis c.p.c.

Fonti normative

  • Art. 696 c.p.c. “Accertamento tecnico e ispezione giudiziale”
  • Art. 258 c.p.c. “Ordinanza d'ispezione”
  • Art. 259 c.p.c. “Modo dell'ispezione”
  • Cassazione n. 324 del 10 gennaio 2017
  • Art. 696-bis c.p.c. “Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite”
  • Art. 445-bis c.p.c. “Accertamento tecnico preventivo obbligatorio”
DIRITTO CIVILE ACCERTAMENTO TECNICO PREVENTIVO CTU
Condividi l'articolo:
CERCHI UN AVVOCATO ESPERTO IN CIVILE?
Ho preso visione dell’informativa sulla privacy e acconsento al trattamento dei dati.*

Quanto costa il servizio?
Il costo della consulenza legale, qualora decidessi di proseguire, lo concorderai direttamente con l'avvocato con cui ti metteremo in contatto.