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Incidente probatorio: cos’è e come funziona?

L’incidente probatorio consente l’assunzione anticipata dei mezzi di prova, per evitare che possano essere compromessi o persi. La parte interessata deve fare un’esplicita richiesta al giudice. Vediamo quindi come funziona tale strumento.

In Italia il procedimento penale è caratterizzato da diversi step. Ciò significa che dal momento della denuncia, querela o notizia del reato, alla sentenza finale, può trascorre molto tempo. E’ risaputo infatti che la durata dei processi è sempre lunga.

La prima fase riguarda le indagini preliminari, svolte dalla polizia giudiziaria e coordinate dal Pubblico Ministero. L’obiettivo è quello di trovare elementi validi a supportare l’accusa, e rinviare l’indagato a giudizio, in tal caso quest’ultimo diventa un imputato.

Durante il dibattimento, vengono raccolte le prove e le parti in udienza davanti al giudice possono esporre le loro ragioni.

In alcuni casi, però, non si può attendere la fase dibattimentale per l’acquisizione delle prove, in quanto c’è il rischio che possano essere manomesse o addirittura perse.

Cos’è l’incidente probatorio?

L’incidente probatorio rappresenta l’assunzione anticipata delle prove. Come abbiamo già accennato, solitamente ciò avviene in una fase successiva alle indagini preliminari, cioè nel momento centrale del procedimento penale stesso, prima della fase decisoria.

Ma, può accadere che non sia possibile attendere per acquisire la prova, ad esempio se si tratta di una testimonianza di una persona molto anziana o gravemente malata.

Detto ciò, risulta evidente che attendere il normale flusso degli eventi potrebbe essere pericoloso, dato che si rischia di perdere la prova in oggetto.

I tempi della giustizia sono lunghi, tra la conclusione delle indagini e l’udienza possono trascorrere anche anni, se un eventuale non gode di buona salute, c’è il reale rischio che possa morire prima di avere esposto i fatti.

Per evitare che si possa verificare una situazione di questo tipo, si deve chiedere al giudice il cosiddetto incidente probatorio.

La legge prevede che il Pubblico Ministero o l’avvocato del soggetto indagato possano chiedere di procedere in tal senso nei seguenti casi:

  • se c’è un serio e fondato rischio le la testimonianza di una persona non possa essere esaminata durante il dibattimento, a causa dell’infermità o di un grave impedimento della stessa. Ad esempio può succedere che il testimone sia esposto a violenze, minacce, offese o possa essere manipolato e pinto a dichiarare il falso con la promessa di denaro
  • se l’indagato è coinvolto in fatti la cui responsabilità è di altri
  • per un confronto con soggetti che hanno rilasciato dichiarazioni discordanti 
  • se la prova riguardante una persona o un oggetto è soggetta a modificazione non evitabile
  • ricognizione, se per ragioni di urgenza non è possibile rinviare l’atto di dibattimento

Praticamente ogni volta in cui un elemento probatorio non può essere assunto in sede naturale, il Pm o l’indagato possono fare una specifica richiesta al giudice per anticipare l’acquisizione.

Inoltre, l’incidente probatorio è consentito se si tratta di delitti quali lo stalking, la pedopornogragia, la violenza sessuale, e i maltrattamenti in famiglia, cioè quando è coinvolto un minorenne o una persona vulnerabile.

Come funziona l’incidente probatorio?

La richiesta di incidente probatorio può essere effettuata da entrambe le parti coinvolte, depositando l’istanza presso la cancelleria del Gip, e deve poi essere notificata alla controparte.

Nella domanda, comunque, devono essere indicate anche le motivazioni di tale scelta, quindi va specificato perché non è possibile attendere la fase del dibattimento.

Se l’iniziativa è del Pm, quest’ultimo deve allegare anche il fascicolo contenente le indagini svolte fino a quel momento.

Dopo 2 giorni dalla notifica, la controparte può presentare alcune dichiarazioni in merito alla fondatezza e all’ammissibilità della richiesta, depositando eventualmente alcuni documenti, direttamente collegabili alla prova in oggetto.

Il differimento dell’incidente probatorio

Come abbiamo visto l’incidente probatorio ha lo scopo di accelerare i tempi, anticipando una fase del procedimento penale. In alcuni casi, comunque, tutto ciò potrebbe intralciare il regolare corso delle indagini.

Proprio per tale motivo, il legislatore ha previsto che il Pm possa chiedere al giudice il differimento dell’incidente probatorio, se l’esecuzione potrebbe pregiudicare alcuni atti delle indagini preliminari in corso.
Ovviamente tale azione non è consentita se esiste un pregiudizio nei confronti della prova.

Ad ogni modo, il giudice,nell’ordinanza di accoglimento per la richiesta di anticipare la fase di acquisizione di elementi probatori, stabilisce anche la data per l’udienza, che deve essere svolta entro 10 giorni.

Il giudice fa notificare al pubblico ministero, all’indagato, alla persona offesa e ai rispettivi difensori la data in cui è stata fissata l’udienza, con anticipo di almeno due giorni.

Quali sono gli effetti?

Dopo avere visto in quali casi il procedimento penale può seguire un ordine diverso dal normale, vediamo ora quali sono le conseguenze.

Durante l’udienza, fissata dal giudice, che si svolge in camera di consiglio, cioè a porte chiuse, devono essere acquisite le prove.
In altre parole, si svolge il dibattito vero e proprio, con il contraddittorio tra le parti.

Ad ogni modo non è possibile allargare l’assunzione a fatti che non riguardano l’incidente probatorio. Se la questione non si rivolge subito, è possibile rinviare la discussione al giorno successivo non festivo.

Una volta che la prova “ a rischio” è stata ammessa, tutto può proseguire normalmente, quindi le indagini possono riprendere. In sostanza è come se si congelasse un elemento fondamentale per il processo, per evitare di perderlo, in attesa dell’istruttoria vera e propria.

A tutela del diritto di difesa di ciascun imputato, la legge dice che nel dibattimento le prove assunte con l’incidente probatorio sono utilizzabili soltanto nei confronti degli imputati i cui difensori hanno partecipato alla loro assunzione.

Questo perché l’unica prova valida è quella raccolta nel contraddittorio delle parti, cioè alla presenza dei difensori di tutti gli indagati.

Lo stesso discorso si può fare per quanto riguarda la parte civile, ovvero chi è stato danneggiato dal reato.

Se la sentenza di assoluzione viene pronunciata considerando un elemento assunto con incidente probatorio al quale l’interessato non ha partecipato, non può produrre effetti nei suoi confronti, se non c’è stata una tacita accettazione.


​Richiesta di incidente probatorio: cosa deve contenere

A pena di inammissibilità, la richiesta di incidente probatorio deve contenere i seguenti elementi:

  • ​la prova di cui è richiesta l'assunzione e la sua rilevanza per la decisione
  • le persone contro le quali si procede per i fatti oggetto della prova stessa
  • le circostanze che rendono la prova non rinviabile al dibattimento.

In particolare, se è il PM ad aver fatto la richiesta, essa deve contenere anche l'indicazione dei difensori della parte contro cui si procede per i fatti oggetto della prova, la persona offesa e il difensore di quest'ultima.

DIRITTO PENALE INCIDENTE PROBATORIO PROCEDIMENTO PENALE
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