Con il termine "permesso di soggiorno illimitato" ci riferiamo ad una particolare tipologia di concessione che ha una durata indeterminata, pur essendo vincolata ad una serie di requisiti e condizioni richiesti allo straniero interessato ad ottenerlo.
Ciò che viene, nel linguaggio comune, definito "permesso di soggiorno illimitato", in reatà corrisponde al permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e rappresenta un documento con validità riconosciuta nell'area dell'Unione Europea che consente al possessore di circolare liberamente e di lavorare in ogni Stato membro UE.
Il riferimento normativo è, in questo caso, il D.Lgs n. 3 dell'8.01.2007, che ha dato attuazione alla Direttiva 2003/109/CE, avente come oggetto lo status di cittadini riferito a stranieri di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo nel territorio UE.
Tale decreto ha, di fatto, rivisto interamente il contenuto dell'art. 9 del Testo Unico sull'Immigrazione, eliminando la vecchia "carta di soggiorno" in vigore e sostituendola appunto con questo nuovo permesso. In questo frangente, è stato inoltre aggiunto l'art. 9 bis, il quale definisce la posizione giuridica degli stranieri nel nostro Paese in possesso di permesso di lungo periodo rilasciato da altri Stati membri UE.
Ma dunque, si tratta di un permesso a tempo indeterminato, come suggerito dal termine di uso comune? La risposta è sì, la concessione è, di base, per un lasso illimitato di tempo.
Vi sono naturalmente circostanze - che approfondiremo di seguito - il cui verificarsi può determinarne la revoca. Risulta inoltre essenziale operare una precisazione: la Legge 23.12.2021 ha puntualizzato una distinzione fondamentale fra la durata dello status acquisito - illimitata - e la durata del permesso di soggiorno che attesta la titolarità di questo status.
Come per altri documenti identificativi (es. carta di identità), questo documento ha una durata predefinita: dieci anni per gli adulti, cinque anni per i minori. Trascorso tale periodo, sarà necessario presentare domanda di rinnovo corredata da fotografia del titolare e, salvo le su accennate circostanze di revoca, il documento verrà automaticamente prorogato. Questo poiché esso rappresenta a tutti gli effetti un documento di identificazione personale per lo straniero.
Il possesso del permesso che sancisce questo status, determina per il titolare una serie di importanti vantaggi, in virtù del godimento di una condizione giuridica particolare. Nello specifico, esso determina:
La concessione può essere rilasciata allo straniero titolare, da almeno cinque anni, di un permesso di soggiorno valido, purché lo stesso possa dimostrare la presenza di un reddito minimo conseguito legalmente e pari almeno all'assegno sociale annuo (per il 2023 si tratta di 503,27 euro per tredici mensilità).
Lo straniero può richiedere il permesso anche per un familiare: coniuge, figlio minorenne, figlio maggiorenne a carico impossibilitato a provvedere autonomamente alle primarie esigenze di vita e privo di adeguato sostegno familiare nel Paese di origine). Egli dovrà però dimostrare la presenza di una dimora idonea, conforme ai parametri minimi regionali per alloggi rientranti nell'edilizia residenziale pubblica, o comunque caratterizzato dai requisiti di idoneità igienico-sanitari confermati dall'ASL di riferimento.
Per quanto concerne le condizioni reddituali, qualora appunto non si parli di un singolo individuo, ma di un nucleo familiare, è prevista una disamina complessiva del patrimonio del nucleo, che include anche i soggetti minorenni.
Altra condizione importante riguarda la conoscenza della lingua italiana: come previsto dalla Legge 94/2009, affinché lo straniero possa ottenere il rilascio dello status di soggiornante di lungo periodo, deve poter dimostrare una conoscenza della lingua italiana che si attesti quantomeno al livello A2 (sulla base della classificazione del Quadro comune europeo di riferimento per l'attestazione della conoscenza delle lingue). Per poter dimostrare di possedere tale conoscenza, lo straniero può scegliere diverse opzioni:
In assenza di certificazioni idonee, il richiedente dovrà sottoporsi ad un test di verifica facendone richiesta, con procedura telematica, alla prefettura della provincia di residenza.
Sono esclusi dall'onere di dimostrare tale conoscenza gli stranieri minori di 14 anni e i soggetti con gravi limitazioni nell'apprendimento, attestate ufficialmente dal personale preposto di una struttura sanitaria.
La concessione può essere riconosciuta agli stranieri che:
Per quanto concerne il vincolo di soggiorno per almeno 5 anni consecutivi, esso si considera interrotto se la persona si assenta per oltre sei mesi consecutivi oppure per dieci mesi complessivi dal territorio nazionale.
Un importante motivo di esclusione riguarda inoltre la pericolosità sociale. La concessione dello status di soggiornante di lungo periodo non può avvenire qualora il soggetto fosse ritenuto pericoloso per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato. La valutazione di questa condizione, prende in considerazione:
Il soggiorno può essere revocato nelle seguenti situazioni:
Urge tuttavia menzionare la pronuncia del Consiglio di Stato sez. III, 03/07/2020, n.3961, la quale afferma, che la sola condanna dello straniero per un reato che può determinarne l'espulsione non genera in maniera automatica la revoca del permesso, la quale va motivata invece sulla base dell'analisi di una serie di elementi, fra i quali: la durata della permanenza del soggetto nel Paese, il livello di integrazione sociale, familiare e lavorativa che egli ha strutturato nel tempo.
Verrai contattato e riceverai i nostri preventivi entro 24 ore.
Scrivici il tuo caso: lo analizzeremo e ti metteremo in contatto con l'Avvocato più preparato nella tua zona.
A questo link trovi le informazioni e la possibilità di attivarla con lo sconto del 50% ovvero 60€ + iva anziché 120€.
Scopri l'AcademyA questo link trovi le informazioni e la possibilità di attivarla con lo sconto del 75% ovvero 90€ + iva anziché 360€.
Scopri il servizio Premium