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Procura della Repubblica: cos’è e come funziona?

La Procura della Repubblica è l’ufficio giudiziario nel quale opera il procuratore della repubblica, ovvero il Pubblico Ministero. Ha la funzione di assicurare che le leggi vengano rispettate e che la giustizia sia amministrata in tempo rapidi e senza discriminazioni.

Spesso nei notiziari e in vari programmi televisivi di approfondimento politico e giudiziario si sente parlare di Procura della Repubblica, un termine ormai comunemente conosciuto, anche se sono in pochi a sapere esattamente di cosa si tratti.

In realtà è molto importante capire quali sono le funzioni di tale ufficio, visto che un comune cittadino può sporgere una denuncia o una querela direttamente presso questo organo giudiziario. In ogni tribunale ordinario, per i minorenni, le corti d’appello e di cassazione è presente un Procuratore, fatta eccezione per i giudici di pace.

Il Pubblico Ministero ha svariati compiti, ad esempio controllare che vengano rispettare le leggi, verificare che l’amministrazione della giustizia funzioni a dovere, tutelare i diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, reprimere i reati ed eseguire i giudicati.

Di seguito tratteremo forniremo un quadro completo dell’argomento, per capire il ruolo fondamentale di tale istituto dell’ordinamento giuridico italiano.

Cos’è la Procura della Repubblica?

In Italia la Procura della Repubblica rappresenta gli uffici del Pubblico Ministero situati presso i tribunali ordinari, per i minorenni e militari. La sua principale funzione è quella di controllare che vengano rispettate le leggi e le norme giuridiche in vigore nel nostro Paese, e che i tempi e le modalità operative della giustizia siano corrette. In altre parole deve assicurarsi che la giustizia sia uguale per tutti e venga amministrata correttamente.

Essa si trova presso ogni organo giudicante, quindi presso tutti i tribunali, ad eccezione del Giudice di Pace. In ogni caso presso le corti di appello e di cassazione è presente la procura generale.

Si tratta di un ufficio composto da varie figure:

  • magistrati, cioè il procuratore della repubblica e i sostituti procuratori
  • forze di polizia
  • personale amministrativo

Un cittadino può recarsi nella sede territoriale più vicina per effettuare una denuncia o una querela in forma scritta oppure orale. Un addetto provvederà, infatti, a depositare l’atto e a consegnare la dovuta copia al soggetto.

I singoli magistrati presenti nell’ufficio trattano i procedimenti penali o civili trasmessi alla procura, svolgendo delle indagini e prendendo parte alle udienze. In alcuni casi, alcune funzioni sono effettuate dai vice procuratori, cioè magistrati onorari scelti dal Consiglio superiore della magistratura, per 3 anni. 

Nella Procura della Repubblica è presente anche una sezione di polizia giudiziaria, formata da Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia di Stato, Corpo Forestale etc, che collabora costantemente con i magistrati per svolgere le indagini e gli accertamenti in merito ai reati. 

Il personale amministrativo si occupa, invece, della varie pratiche burocratiche, come la tenuta dei registri, il rilascio di certificati, l’aggiornamento dei dati, e vari lavori di segreteria.

Le funzioni della Procura della Repubblica

L’ufficio della Procura della Repubblica svolge diverse compiti diversi tra loro, come previsto dall’art. 73 dell’ordinamento giudiziario, che afferma quanto segue:

Il pubblico ministero veglia alla osservanza delle leggi, alla pronta e regolare amministrazione della giustizia, alla tutela dei diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci, richiedendo, nei casi di urgenza, i provvedimenti cautelari che ritiene necessari;
promuove la repressione dei reati e l’applicazione delle misure di sicurezza;
fa eseguire i giudicati ed ogni altro provvedimento del giudice, nei casi stabiliti dalla legge

Quindi, possiamo dire che il Pubblico Ministero, e i magistrati che lo compongono devono:

  • vegliare sull’osservanza delle leggi e sull’amministrazione della giustizia
  • tutelare i diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci
  • reprimere i reati
  • fare eseguire i giudicati

Vegliare sull’osservanza delle leggi e sull’amministrazione della giustizia

Le attività che il procuratore è chiamato a svolgere sia in materia civile che penale, sono finalizzate ad assicurare il rispetto della legalità nel nostro Paese. In altre parole si tratta di azioni volte a verificare se le leggi vengono rispettate.

Non si tratta sono di procedimenti di tipo giurisdizionale in senso stretto, infatti il p.m.. in alcuni casi è interpellato per fornire dei pareri in merito a situazioni particolari e per controllare se gli atti extragiudiziali sono effettuati nella legalità. Ad esempio nel diritto civile spesso alcuni atti vengono sottoposti al visto del p.m.

Tutelare i diritti dello Stato, delle persone giuridiche e degli incapaci

La Procura della Repubblica può avviare dei giudizi civili, nell’interesse della collettività, ad esempio nei confronti di amministratori di società e sindaci sospettati di avere commesso delle irregolarità particolarmente gravi. 

Il p.m. ha il compito di tutelare le persone più deboli, che a causa di una infermità mentale non possono provvedere in modo autonomo alla gestione dei propri interessi. Quindi, promuove i giudizi di interdizione e inabilitazione, anche a seguito di ricorsi presentati dai familiari o conoscenti della persona da tutelare. Al termine del processo viene nominato un tutore o un curatore per gestire il patrimonio e tutelare i diritti dell’incapace. In pratica la procedura può essere avviata dalla procura in seguito a segnalazioni fatte da parenti o dai servizi sociali.

Reprimere i reati

Alla Procura della Repubblica, quindi al p.m. arrivano le cosiddette notizie di reato, cioè le denunce e le querele fatte per segnalare dei reati che violano la legge. Dopo la ricezione l’ufficio avvia le indagini, in collaborazione con la polizia giudiziaria, effettuando gli accertamenti necessari per constatare se si tratta effettivamente di un reato. Viene stabilito il presunto colpevole e vengono cercate delle prove in merito, da portare davanti al giudice per potere proseguire con il processo.

Si tratta di una fase preliminare che può durare un massimo di 6 mesi, duranti i quali possono essere applicate delle misure cautelari se sussistono determinati requisiti. 

Una volta concluse le indagini preliminari il p.m. valuta se esercitare o meno un’azione penale, in base agli elementi a disposizione. Può decidere di intraprendere il giudizio a carico dell’imputato, sostenendo l’accusa o archiviare il caso.

Esecuzione dei giudicati

Una volta concluso un processo, con una sentenza definitiva emessa da un giudice, la Procura della Repubblica ha il compito di fare eseguire le decisioni prese. In altre parole deve curare l’esecuzione dei provvedimenti previsti.

Quando rivolgersi alla Procura della Repubblica?

Un cittadino può rivolgersi alla Procura della Repubblica per tutelare se stesso o un minore da un reato, violenza, incurie o illeciti.

A seconda del tipo di evento da portare a conoscenza del pm, può essere fatta:

  • una denuncia: cioè un atto tramite il quale chiunque abbia notizia di un reato perseguibile d’ufficio può informare il Procuratore della Repubblica in merito. E’ un’azione facoltativa, anche se in alcuni casi specifici diventa obbligatoria
  • una querela: per determinati reati è necessaria una querela di parte per potere procedere, cioè la vittima deve denunciare il colpevole, descrivendo i fatti, con l’intento di punirlo.
  • un esposto: per richiedere l’intervento dell’Autorità di Pubblica Sicurezza in caso di dissidi tra privati. ​

La Procura per i minori

In materia civilistica, la Procura per i minori è un organo preposto esclusivamente alla tutela dei minorenni. La sua peculiarità, dunque, sta nel fatto che ad essa convogliano tutte le informazioni e le segnalazioni riguardanti minori. Queste segnalazioni arrivano da forze di polizia, servizi sociali, SERT, consultori familiari, servizi di neuropsichiatria infantile, e forze di polizia giudiziaria.

La Procura per i minori, dunque, dopo una prima analisi, formula al Tribunale per i Minori le idonee richieste volte a far intervenire il Tribunale attraverso l'apertura di procedimenti limitativi o altri tipi di intervento.

Il sostituto procuratore e il procuratore aggiunto

In alcuni casi il Procuratore della Repubblica a capo di un ufficio dovrà essere momentaneamente sostituto o affiancato. In questi casi intervengono due figure:

  • sostituto procuratore: è il magistrato che va a sostituire il procuratore e succedere sia per presenziare alle udienze come PM, sia per il coordinamento delle indagini.
    Questa figura può a tutti gli effetti quindi, esercitare l'azione penale.
  • procuratore aggiunto: negli uffici della procura di quelle che sono le repubbliche più grandi, come ad esempio Roma e Milano, è presente la figura del procuratore aggiunto.
    Nell'organizzazione di un ufficio standard è presente una di queste figure ogni dieci sostituti procuratori, mentre nel caso di un ufficio con istituita una direzione antimafia è molto probabile che ce ne sia uno. 


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