Le misure cautelari personali possono essere coercitive o interdittive e servono per evitare che il presunto colpevole continui a reiterare il proprio comportamento, inquini le prove a suo sfavore o si metta alla fuga. Il procedimento penale, infatti, è lungo e bisogna evitare che venga compromesso.
Nel nostro Paese il procedimento penale inizia nel momento in cui la notizia di un reato giunge all’autorità competente, cioè la Procura della Repubblica, e finisce quando viene emanata una sentenza definitiva di assoluzione e condanna.
Detto così il tutto sembra molto semplice, ma in realtà ci sono molte fasi intermedie, per le quali è necessario parecchio tempo, e l’intero percorso potrebbe essere molto lungo.
Risulta evidente che, se un soggetto è indagato per un reato, non può essere lasciato completamente libero nel periodo che intercorre tra l’inizio delle indagini e la sentenza finale.
Esiste, infatti, il pericolo che possa fuggire, che commetta nuovamente degli illeciti, e che manometta le prove che lo riguardano.
Per questo motivo la Giurisprudenza italiana ha adottato alcune precauzioni per evitare di compromettere il regolare svolgimento di un procedimento penale, e per scongiurare altri reati.
Sono misure che vengono adottate in via precauzionale, per evitare che un indagato possa sottrarsi alla giustizia o reiterare un comportamento criminoso. In parole semplici sono utile per impedire che i tempi lunghi della Giustizia possano vanificare l’efficacia di un processo.
Per chiarire l’argomento proviamo a fare alcuni esempi:
Lo scopo è quindi quello di impedire che un soggetto pericoloso possa continuare a fare del male, oltre al rischio di fuga o inquinamento di prove atte a dimostrare la sua colpevolezza.
Si tratta di precauzioni previste anche per il processo civile e amministrativo, ma la loro natura e attuazione è diversa.
Per quanto riguarda il diritto penale, la legge italiane prevede una lista corposa di tutele, che si possono dividere in due macro gruppi:
Le limitazioni della libertà di un indagato sono previste dall’art. 272 del c.p.p e possono essere effettuate solamente nei casi contemplati dalla giurisprudenza.
E’ importante sottolineare tale concetto, in quanto se si amplia ulteriormente la casistica imposta dalla legge si rischia di entrare in conflitto con un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione italiana, cioè quello relativo alla libertà della persona descritto nell'art. 13:
La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dall'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori.
Per questo motivo le misure cautelari personali possono essere imposte solamente nei seguenti casi:
pericolo di inquinamento delle prove
Quando parliamo di limitazioni della libertà personale, inoltre, possono essere
Sono soluzioni preventive che impongono una restrizione alla libertà di spostamento e movimento dell’indagato.
Esse sono:
Ordini volti a limitare alcuni diritti delle persone indagate.
Essi sono:
Si tratta di forme restrittive imposte sugli oggetti, collegati a determinati reati.
Ci può essere un sequestro conservativo se ci sono finalità prevalentemente economiche. Lo scopo, infatti, è quello di sottrarre il bene, mobile o immobile all’imputato, ipotizzando il pagamento di una pena pecuniaria o un risarcimento danni a favore della vittima.Una misura di questo tipo può essere chiesta dalla parte civile o da un PM, ma sarà il Giudice a disporre la relativa ordinanza.
Un sequestro preventivo, invece, avviene quando esiste il reale pericolo che si possa reiterare il reato attraverso un particolare oggetto. Il bene viene perciò confiscato.
Nell’applicare le suddette precauzioni il Giudice deve osservare scrupolosamente quanto affermato dalla legge. Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, c’è il rischio di entrare in conflitto con il diritto alla libertà protetto costituzionalmente.
Quindi, nella scelta della limitazione da adottare è necessario attenersi ad alcuni criteri:
A questo link trovi le informazioni e la possibilità di attivarla con lo sconto del 50% ovvero 60€ + iva anziché 120€.
Scopri l'AcademyA questo link trovi le informazioni e la possibilità di attivarla con lo sconto del 75% ovvero 90€ + iva anziché 360€.
Scopri il servizio Premium