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Soccorso istruttorio: quando è previsto?

Il soccorso istruttorio viene concesso al cittadino o alle imprese che hanno commesso degli errori formali nella presentazione di particolari istanze alla Pubblica Amministrazione. Vediamo cosa succede nei concorsi e negli appalti pubblici.

Per accedere a determinati servizi o per partecipare a bandi e concorsi, vengono richiesti molti documenti, per potere valutare i candidati migliori e i requisiti per la partecipazione stessa.
In alcuni casi, però, gli interessati potrebbero commettere degli errori formali, dovuti alla disattenzione o a qualche dimenticanza, che porterebbero al rifiuto della domanda stessa.

Se le omissioni o gli errori non sono gravi, viene concessa la possibilità di modificare la richiesta, per evitare di essere esclusi a priori.

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In alcune situazioni la P.A. ha l’obbligo di chiedere ai partecipanti di regolarizzare i documenti presentati. Mentre in altri casi, non è concessa la modifica, per evitare di causare danni a chi ha compilato tutto correttamente, con diligenza, come vedremo.

Cos’è il soccorso istruttorio?

I procedimenti amministrativi sono caratterizzati da due fasi specifiche:

  • l’iniziativa: presentazione di un’istanza da parte dell’interessato, quindi un cittadino o un’impresa
  • la decisione: un provvedimento di accoglimento o diniego dell’istanza presentata

Per potere decidere la P.A. deve valutare attentamente tutti i dati e i documenti ricevuti, ma se l’interessato ha commesso degli errori formali oppure ha omesso delle informazioni, risulterà impossibile analizzare correttamente la situazione.

In questo caso, quindi l’ente pubblico deve:

  • effettuare degli accertamenti per colmare le parti incomplete e per correggere gli errori
  • chiedere ulteriori documenti o dichiarazioni
  • chiedere una rettifica del materiale già fornito

Risulta evidente, quindi, che il privato deve essere chiamato per fornire gli elementi mancanti, entro un termine fissato, per evitare che la situazione rimanga “in stallo”.

In particolare la legge prevede che il soggetto che riceve la documentazione, ovvero il Responsabile Unico del Procedimento, debba obbligatoriamente invitare il privato a chiarire le informazioni incomplete o mancanti, nei seguenti casi:

  • quando il contenuto presenta delle lacune
  • se le informazioni sono errate
  • se il contenuto non è comprensibile

Se l’interessato non risponde e non fornisce ulteriori elementi utili per la valutazione, l’Amministrazione risponde in modo negativo all’istanza.

In genere, quindi, possiamo dire che attraverso il soccorso istruttorio si intende dare più importanza alla sostanza rispetto alla forma dell’istanza presentata. Tuttavia, questa opzione non è sempre possibile.

Quando è previsto?

Non sempre le domande contenenti errori e omissioni possono essere oggetto di modifica. Innanzitutto non è mai possibile effettuare dei cambiamenti agli elementi essenziali della richiesta, ma soltanto a informazioni marginali.

Quindi, se lo scopo è ottenere una borsa di studio, è possibile rimediare alla mancata indicazione dell’anno di iscrizione all’università, ma non al fatto di non avere proprio indicato l’effettiva frequentazione di un corso di laurea.

Detto ciò, in alcune situazioni specifiche non è possibile effettuare alcuna modifica, per evitare di compromettere altri partecipanti. Ad esempio, nei concorsi e nelle gare d’appalto, il soccorso istruttorio non è ammesso, dato che si violerebbe la parità tra i concorrenti.

Non è possibile, infatti, correggere errori o disattenzioni che potevano essere evitati con una minima diligenza, la stessa utilizzata dagli altri partecipanti che non hanno commesso inesattezze.

In tal senso il cittadino deve essere auto-responsabile quando presenta una istanza, a prescindere dal fatto che si possa modificare in un secondo momento.

Ci sono poi, due condizioni particolari che non prevedono assolutamente la facoltà di porre rimedio a ciò che è stato presentato:

  • omessa presentazione della documentazione: se le informazioni sono totalmente assente non è possibile rimediare. E’ possibile la regolarizzazione solo se il contenuto è presente ma ci sono delle imprecisioni.
  • dichiarazioni non veritiere: chi dichiara il falso con l’obiettivo di ingannare la P.A., non può cambiare idea in seguito. La conseguenza, in questo caso non è solo il rischio di perdere un beneficio, ma anche quello di essere accusati penalmente

Soccorso istruttorio per i concorsi

Quando si tratta di concorsi pubblici, il procedimento è particolare. L’elevato numero di partecipanti, infatti, implica il ricevimento di documentazioni simili tra loro, contenenti ad esempio certificati di laurea, dichiarazioni sostitutive, e l’assenza di carichi pendenti, 

In questo caso l’attivazione di un soccorso istruttorio non sarebbe corretto, in quanto potrebbe portare dei vantaggi ai concorrenti che di fatto sono stati meno diligenti nel compilare la richiesta.
La legge prevede quindi non prevede alcun obbligo per la P.A. in tale circostanza.

Quindi la facoltà di modificare la documentazione non è concessa:

  • se i documenti non vengono presentati affatto
  • se le irregolarità riguardano informazioni utili per valutare l’esclusione dalla procedura
  • se le informazioni mancanti riguardano titoli di studio, ovvero elementi valutabili ai fini della scelta

Soccorso istruttorio per gli appalti

In materia di appalti pubblici, le norme non sono molto diverse da quelle inerenti ai concorsi.

In tale circostanza, infatti, le imprese che intendono partecipare alla gara sono chiamate a fornire una serie di documenti per dimostrare di essere in possesso dei requisiti di partecipazione stabiliti dalle leggi in materia. 

Permettere di sanare alcune informazioni errate o mancanti finirebbe per:

  • favorire alcune imprese a discapito di quelle più diligenti nel fornire le informazioni necessarie
  • utilizzare delle sanatorie che inevitabilmente andrebbero ad alterare in confronto alla pari tra i partecipanti.

Possiamo affermare quindi che il soccorso istruttorio può essere utile per integrare la documentazione quando scorretta o incompleta, ovvero quando sono presenti delle irregolarità formali o non sostanziali.

Tale diritto non è previsto quando:

  • si devono colmare delle carenze dell’offerta, cioè elementi essenziali per la valutazione
  • è già trascorso il termine utile per la presentazione della domanda al bando

Lo scopo di tale strumento, infatti, è quello di non penalizzare le imprese meritevoli, per meri inadempimenti formali, di fatto privandole di avere l’opportunità di aggiudicarsi un appalto per piccole disattenzioni. Non è possibile, invece, permettere a un partecipante di modificare informazioni che possono essere causa di esclusione.

Come impugnare il provvedimento?

Se l’Amministrazione ha negato ingiustamente il soccorso istruttorio a un cittadino o a un’azienda, come possono agire gli interessati?

E’ possibile rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale, impugnando il provvedimento che rigetta l’istanza presentata.

Quindi, se nella domanda erano presenti piccoli errori formali e non è stato avviato il soccorso istruttorio, quando la legge imponeva di farlo, è possibile fare valere i propri diritti.

Se il giudice dà ragione all’interessato, il provvedimento viene annullato e viene riconosciuta al soggetto la possibilità di tornare alla fase di valutazione.

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