Successioni e testamenti come effetti giuridici

Successioni e testamenti sono frutto degli effetti giuridici provati dalla morte di una persona cara, momento che già di per sè rappresenta una delle situazioni più difficili nella vita di una persona. In pratica alcuni diritti si estinguono, mentre altri vengono trasmessi ai parenti più vicini. In modo particolare cessano di esistere le situazioni giuridiche personali, quali l’onore, la libertà, la riservatezza, ecc, mentre continuano a vivere in capo ad altri i diritti patrimoniali.

Il luogo di apertura di successioni e testamenti è poi fondamentale per individuare il giudice territorialmente competente nel caso in cui dovessero sorgere controversie o, comunque, si renda necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria.

La legge prevede una distribuzione del patrimonio in quote legittime in base al grado di parentela, dal più vicino fino al sesto grado. Se non ci sono legittimari, le proprietà diventeranno statali.

Tenendo sempre in considerazione le quote di eredità legittima, è possibile però, esprimere delle preferenze, attraverso un testamento, cioè l’indicazione delle volontà di un soggetto.

Successioni e testamenti: il testamento olografo

In ambito di successioni e testamenti, tra le varie tipologie presenti in Italia, la più semplice è il testamento olografo, cioè redatto di proprio pugno dal soggetto interessato, e non necessariamente depositato presso un notaio.

Si tratta di un documento che può essere scritto a mano direttamente dal soggetto interessato, senza ricorrere delle consulenza e dell’operato di un notaio e di testimoni. In esso vengono depositate le volontà del testatore, scritte in totale libertà, pur rispettando la suddivisione delle quote legittime previste per i parenti più stretti.

Il soggetto che possiede il testamento olografo redatto da un altro, per renderlo valido a tutti gli effetti deve effettuare la pubblicazione presso un notaio.

Successioni e testamenti: eredità legittima

Sono davvero poche, infatti, le successioni regolate da un testamento, e quindi già relativamente chiare, nel quale la persona, mentre era ancora in vita, ha chiaramente definito come ripartire i suoi beni. In caso contrario è necessario fare alcune valutazioni, che potrebbero anche causare spiacevoli litigi e incomprensioni proprio tra gli individui che la legge definisce “più vicini” a chi è scomparso.

Il termine eredità legittima indica proprio questa situazione, nel quale non essendo possibile leggere un documento con le volontà esplicite di un soggetto, si seguono le normative vigenti in materia, in questo caso l’art 565 del codice civile.